Gianluca Rona – UpsidedownTown
In mostra un’accurata selezione di scatti realizzati dall’artista durante i suoi soggiorni nelle metropoli di New York e Hong Kong.
Comunicato stampa
Sabato 18 marzo 2017, alle ore 18, inaugura nello Spazio per le Arti contemporanee del Broletto di Pavia la mostra UpsidedownTown, personale del giovane fotografo pavese Gianluca Rona (classe 1983).
L’esposizione, che rimane aperta al pubblico fino al 2 aprile 2017, è organizzata dal Settore Cultura del Comune di Pavia, e presenta un’accurata selezione di scatti realizzati dall’artista durante i suoi soggiorni nelle metropoli di New York e Hong Kong.
Nel nostro percorso di attenzione alla fotografia siamo felici di riaprire lo Spazio Arti Contemporanee ad un percorso di attenzione a questa forma di espressione. Insieme cerchiamo di valorizzare il talento di un giovane artista pavese, che rivolgendo lo sguardo a due grandi città del mondo ha saputo realizzare immagini di grande potenza espressiva. A lui un caloroso benvenuto e un grande in bocca al lupo per il suo percorso artistico, dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.
Dall’America all’Asia, vedute metropolitane, panoramiche e dettagli di due grandi centri e icone del mondo occidentale e orientale: New York e Hong Kong rivivono negli scatti del fotografo Gianluca Rona, virtuoso sperimentatore di tecniche e poetiche.
UpsidedownTown è il risultato di un progetto cominciato nel 2015, quando Rona si trasferisce per un lungo periodo a New York, come corrispondente di stampa estera. Il giovane fotografo si lascia catturare dalla grande mela e sceglie di darne una visione alternativa, trasfigurata attraverso elaborazioni dal sapore fortemente grafico. Nasce così la serie UpsidedownTown – di cui verrà anche pubblicato un libro – che si arricchisce nel 2016 con le immagini scattate a Hong Kong.
Si tratta di fotografie che creano un forte spiazzamento visivo nello spettatore, sospendono, neutralizzano e invertono i rapporti, destabilizzandone la visione. Sono vere e proprie composizioni grafico-pittoriche in cui i colori sono spesso monocromi, e alternano le luminose luci del giorno a quelle più crepuscolari o notturne. Il modulo stilistico che attraversa gran parte delle immagini è quello del rispecchiamento: la fotografia iniziale viene replicata su uno dei lati, orizzontale o verticale, ma non secondo le regole ottiche che duplicano l’immagine nello stesso senso, ma in modo arbitrario, invertendo i lati delle stesse. Si tratta dunque di un finto rispecchiamento che, alterando l’“effetto specchio”, destabilizza la visione dello spettatore.
Le vedute metropolitane sono inoltre il risultato di esposizioni multiple che trasformano il realismo della ripresa fotografica in visioni grafico-geometriche, dove forme e colori sono trasformati in campi tonali senza sfumature.
Biografia:
Gianluca Rona, è nato a Pavia nel settembre del 1983, il suo interesse per la fotografia si manifesta fin da bambino quando riceve in regalo la sua prima macchina fotografica all'etá di 8 anni. All'inizio, come è normale che sia, il mezzo fotografico è un gioco, anche se pian piano si fa strada l'aspetto che più lo lega alla fotografia, ovvero quella strana sensazione che gli fa credere di riuscire a fermare il tempo, quel tempo che gli sembra scorrere in maniera forsennata. Arrivato all'adolescenza nel tentativo costante di esplorare il mondo attraverso un proprio percorso artistico lascia da parte, momentaneamente, la fotografia per avvicinarsi alla musica attraverso il suono di un clarinetto.
La passione per la fotografia riesplode dentro di lui all'inizio della carriera universitaria presso la facoltá di ingegneria elettronica dell'Università di Pavia, sta per cominciare la grande rivoluzione del digitale e da quel momento la fotografia forma parte integrante della sua vita. Dopo, una piccola personale dal titolo “The Butterfly Effect”, panoramica della vita di una farfalla, nel 2008 si trasferisce a Madrid dove rimane per un paio di anni ed insieme ad altri giovani amanti dell'arte fotografica da vita ad un laboratorio analogico/digitale chiamato “Ojos de Pez” all'interno del più importante centro sociale della capitale spagnola, che oltre alle uscite sul “campo”, ha come obiettivo un dialogo costante tra i vari membri del collettivo riguardo il mondo che ci circonda e il modo più efficace di raccontarlo attraverso delle immagini. Ritornato in Italia nel 2010 inizia a collaborare con l'agenzia “Italy Photo Press” con sede a Milano, occupandosi prevalentemente di fotografia sportiva e di spettacolo ricoprendo eventi di grande importanza.
Pubblica le sue immagini su quotidiani e riviste di tutto il mondo. Nell'ottobre del 2015 si trasferisce per alcuni mesi a New York City come corrispondente di stampa estera.
Influenzato dall'atmosfera della cittá si riavvicina al mondo della fotografia artistica, la serie fotografica “UpsidedownTown” realizzata nella grande mela, sfocerà nella pubblicazione del suo primo libro dall'omonimo titolo. Negli ultimi 2 anni alterna il suo lavoro tra l'Italia e NYC, a fine 2016 soggiorna per un breve periodo ad Hong Kong dove continua con il suo progetto fotografico adattandolo al contesto della capitale asiatica.