Gianluigi Colin – The Wall 2009-2011
Gianluigi Colin dà vita a una sfida che consiste non nel risalire all’antico, né nell’avviare un percorso anacronistico. Insegue tracce classiche riposte dentro il presente: prova a vedere quali sono i simboli greci che attraversano, come echi necessari, la nostra epoca.
Comunicato stampa
Quali sono i simboli classici del nostro tempo? Intorno a questa domanda ruota la nuova ricerca di Gianluigi Colin, il quale investiga sulla dialettica tra le persistenze della memoria e i gesti dell'attualita'. Sulla soglia tra queste due dimensioni, Gianluigi Colin dà vita a una sfida che consiste non nel risalire all’antico, né nell’avviare un percorso anacronistico. Insegue tracce classiche riposte dentro il presente: prova a vedere quali sono i simboli greci che attraversano, come echi necessari, la nostra epoca.
Colin utilizza gli dèi come strumento non per uscire da “questo” mondo, ma per abitarlo in modo diverso. Non suggerisce fughe dal presente. Impegnato a intrattenere un dialogo con la contemporaneità, elabora affreschi imperfetti, sgrammaticati, fondati sul ricorso a una tecnica complessa. Dapprima, sfoglia i quotidiani; poi, preleva pagine su cui appaiono immagini “rivelatrici”; accartoccia quei fogli. Fotografa questi “stropicciamenti”; stampa il file su carta di giornale, che viene appiccicata su un letto fatto a sua volta di sedimentazioni di carte di giornali; infine, interviene con le mani su questo materiale, con ulteriori piegature.
Nascono, così, le opere simili a tessuti increspati, a relitti di un naufragio.