Gianmaria Giannetti – Fare il mondo muto
L’occasione della prima mostra romana dell’artista Gianmaria Giannetti coincide con il primo evento che presenta la collaborazione tra le due gallerie, Fondaco di Roma e Orizzonti Arte di Ostuni.
Comunicato stampa
Gianmaria Giannetti
“Fare il mondo muto”
Opere liberamente tratte dalla trilogia poetica di Florinda Fusco
A cura di Gabriella Damiani, Francesca Marino, Flora Ricordy
Galleria Fondaco
via degli Zingari 37 - Roma
11–26 maggio 2012
Vernissage giovedì 10 maggio ore 19.00
L'artista sarà presente all'inaugurazione
L’occasione della prima mostra romana dell’artista Gianmaria Giannetti coincide con il primo evento che presenta la collaborazione tra le due gallerie, Fondaco di Roma e Orizzonti Arte di Ostuni.
L’opera di Giannetti, già molto conosciuta in Italia e all’estero, sarà per la prima volta presentata a Roma con una personale ispirata ai versi della poetessa Florinda Fusco, negli spazi della Galleria Fondaco di via degli Zingari. Tutti i quadri sono stati realizzati per questa personale, così le curiose figure di Giannetti, e le sue parole, le sue frasi, libere e leggere, scritte sui quadri e cancellate, popoleranno la piccola galleria del rione Monti, animandola con voci che sembreranno spingere per uscire non appena “il mondo si fa muto”.
Abbiamo voluto che Fare il mondo muto fosse il titolo della mostra per evocare la poesia presente in tutto il lavoro di Giannetti, con la speranza di lanciare un monito, o piuttosto un auspicio, che sia possibile un mondo che lasci più spazio all’ascolto e alla lievità. Pensiamo che il lavoro di Giannetti riempia un vuoto e possa colmare un bisogno diffuso e la mostra di Roma, città nel bene e nel male straordinariamente viva e caotica, appare quasi una vera e propria sfida.
Giannetti entra in maniera trasversale nel Mondo Segreto della Fusco, lo percepisce, si arricchisce e lo traduce alla sua maniera, raccontandoci della Vita e della Morte come due facce della stessa medaglia, necessarie l’una all’altra, ironicamente inscindibili. Le sue opere raccontano in modo lieve, raccontano storie, sentimenti, emozioni, raccontano con quella leggerezza propria della poesia che consente di arrivare in profondità con la stessa lievità che ci rende effimeri e transitori, e che permette, poi, anche di sollevarci e vedere oltre il dramma, districandoci “leggeri” tra le improbabili, improbe e imprevedibili emozioni della vita.
Delicato e discreto il lavoro di Giannetti urla a chi è pronto ad ascoltare, sussurrando, fra le righe, un’ ironia sottile che riesce a rendere lieve e piccola finanche la morte.
Scrive Antonella Marino nel 2009 …Un tratto funambolico e giocoso caratterizza in apparenza i lavori dell’artista milanese, che da tempo ha lasciato la Liguria dove viveva per trasferirsi a Bari … L’ universo parallelo che Giannetti tratteggia è un universo di “impossibilità”, frammentario e imperfetto, speculare e alternativo alla presunta efficienza di quello in cui viviamo. E’ un universo
che contempla l’errore e il fallimento quali elementi fondamentali per una progressione della conoscenza e implica un “elogio della follia” come base stessa della nostra immaginazione e dunque dell’evoluzione umana. Un universo in cui convivono millenarismo, scienza e profezia, quale antidoto alla mitologia tecnocratica. In cui l’escatologia si accoppia alla levità di una piuma (come recita il suo primo libro di poesie), e le domande sul nostro destino sono formulate col disincanto di chi non possiede verità assolute eppure non rinuncia a cercare una verità. Affidandosi però al potere evocativo delle immagini (o della parola), ad una cifra beffarda che nel metodo richiama la tensione esistenziale di Gino De Dominicis, un altro grande artista capace di rimescolare le carte e rovesciare ovvietà, utilizzando indifferentemente simbologie arcaiche e provocazioni concettuali. …
E ancora Andrea G.Pinketts, … Meglio utilizzare la logica come sogno. Meglio scrivere poesie che vanno lette a più voci per sentirsi meno soli. L’escatologia, il destino finale delle cose e del mondo per l’autore è leggero come una piuma volante e vitale. Una piuma di gallina: La gallina, strozzata, muore mentre la piuma se ne va per i fatti suoi aiutata dal vento. …
A seguire, dal 31 maggio, la Galleria Orizzonti Arte di Ostuni, in sinergia con Fondaco e con l’evento di Roma, presenterà, nella sua sede, un’antologica dell’artista che rimarrà in esposizione fino al 15 di giugno.
Gianmaria Giannetti è nato a Milano nel 1974. Vive e lavora tra Bari e Finale Ligure.
Nel 2011 è alla Biennale di Venezia e Palma d’oro a Cannes per la pittura alla Fiera Internazionale di Arte Contemporanea; numerose, a tutt’oggi, le sue mostre personali e in collettive in Italia e all’estero.