Gianni Caravaggio – e mentre il fiume scorre

Mostra personale.
Comunicato stampa
La Galleria Tucci Russo ha ospitato la prima mostra personale di Gianni Caravaggio, dal titolo CAUSE, nel 2004 a Torre Pellice. La collaborazione con l’artista è continuata negli anni e l’esposizione presente costituisce la quinta personale in galleria. Con la mostra e mentre il fiume scorre Gianni Ca- ravaggio espone i suoi lavori per la prima volta nella sede di Tucci Russo Chambres d’Art a Torino in via Davide Bertolotti 2.
Mentre le stelle si allontanano da noi e sembrano al contempo piombare giù come palle di neve, mentre il sole quotidianamente appare nell’inganno di sorgere o tramontare all’orizzonte e mentre il fiume scorre vicino a noi, nello spazio della galleria tre serpenti brillano di un argento dif- ferente e si avvicinano da diverse traiettorie rettilinee per formare un triangolo (mordendosi), ma nell’altra stanza, come in uno spazio tempo parallelo, si vede la stessa scena qualche momento dopo: i serpenti si sono mancati, non si sono azzannati, non hanno formato nessuna figura geometrica e stanno continuando il loro tragitto intorno al globo per potersi incontrare ancora nello stesso punto. Si domandano “ci mancheremo di nuovo?”.
Sperando nella compagnia, l’Uroboro non si intrattiene più in solitudine col tempo.
Nel frattempo in mezzo ai due spazi paralleli una pioggia di coriandoli azzurri, appena piovuti dall’al- to lasciando buchi nel cielo di carta, sta pesando su un cilindro dalla parvenza ghiacciata. Come un “Calippo” gigante esso cede e lentamente si scioglie sotto il peso festoso. Ma tutto ciò si blocca perché il ghiaccio è pietra: un fermo immagine effimero melanconico di un felice pesante inverno (Happy heavy winter).
Non distante un trittico di disegni, come sagome di tre sipari spalancati, svelano tre momenti del tempo cosmico. Tre sguardi meravigliati aprono per un attimo il teatro della realtà; l’aperto può avere il volto di una giornata di pioggia vista dalla finestra.
Il fiume che sta scorrendo al di fuori della galleria è parte integrante delle opere esposte, come ready-made naturale per la durata della mostra.
Più che la sensazione di una presenza istantanea con cui gli oggetti sovente investono la no- stra percezione, i lavori presenti spingono l’immaginazione a compensare un intero flusso tempo- rale evocandoci la sensazione speranzosa di ripetersi ciclicamente, oppure, quella di fuggire ineso- rabilmente verso un destino incerto. L’oggetto in sé non è il protagonista estetico, ma è semmai un agente di un evento che sta ancora continuando a succedere mentre contempliamo l’attimo del suo mostrarsi come un fermo immagine: un attimo visibile dell’intero fluire dell’evento invisibile. È l’intero fluire dell’evento che si estetizza nella percezione.
Gianni Caravaggio
Gianni Caravaggio (Rocca San Giovanni, 1968) vive e lavora a Milano e a Sindelfingen (Germania). Ha esposto i suoi lavori in nu- merose mostre nazionali e internazionali, tra cui: GAM, Torino, 2023; Kunstmuseum, Reutlingen, 2021; Museo Novecento, Firenze, 2018; itinerante presso Musée d’Art Moderne et Contemporain, Saint-Étienne e MAGA, Gallarate, 2014; Triennale di Izmir, 2010; Collezione Maramotti, 2008; Castello di Rivoli, Torino, 2006; Biennale di Mosca, 2005; Casa degli artisti di Milano, 1997.
Nel 2013 riceve il premio ACACIA, nel 2005 il premio Castello di Rivoli e il premio Alinovi e nel 2002 il premio Fondo Speciale PS1 Italian Studio Program.