Gianni Casalinuovo – Censure distratte

Informazioni Evento

Luogo
PARCO ARCHEOLOGICO SCOLACIUM
Via Scylletion 1, Borgia, Italia
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Date
Dal al

FESTIVI 9/19,30 FERIALI 9/13,00

Vernissage
07/12/2013

ore 17

Artisti
Gianni Casalinuovo
Curatori
Francesca Londino
Generi
arte contemporanea, personale

Con una sequenza di opere inconsuete, distinte ma inseparabili, che si susseguono in una sorta di frenetico zapping, Gianni Casalinuovo conferma i presupposti formali e concettuali della sua ricerca.

Comunicato stampa

Il 7 Dicembre si inaugura Censure distratte, mostra personale di Gianni Casalinuovo, a cura di Francesca Londino.
Con una sequenza di opere inconsuete, distinte ma inseparabili, che si susseguono in una sorta di frenetico zapping, Gianni Casalinuovo conferma i presupposti formali e concettuali della sua ricerca. Il lavoro dell’artista si pone come una riflessione impegnata sulla dimensione dell’io individuale e collettivo, sui cliché e gli stereotipi dell'immaginario mediale. L’uso combinato della pittura e di materiali particolari – nastro adesivo, carta di giornale, inchiostro di biro o di pennarelli – ne caratterizza lo stile pienamente riconoscibile.
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Colori accesi e toni tenui evidenziano la concretezza delle immagini senza inoltrarsi nel descriverle: tracce di sguardi che portano allo scoperto un ironico e provocatorio spleen da agrimensore insoddisfatto dalla banalità delle regole. Si tratta, però, di opere che non risolvono la possibilità di essere fruite in quei segni, materiali e figure stesse di cui si compongono. Le opere, infatti, attraverso l’interpretazione dell’artista diventano un pretesto per stimolare l’osservatore a spingersi oltre gli orizzonti immediati. La realtà non è rappresentata per come appare: è scandagliata, penetrata, bisturizzata e quello che alla fine emerge è quello che solitamente viene occultato e censurato dall’abitudine, dalla prevedibilità o dalla vuota solennità dell’apparenza. Dipinti che vanno letti come contenitori fluidi di quel processo creativo e critico che diventa il filo attraverso il quale si attua la comunicazione tra l’immagine e l’osservatore.
Il titolo Censure distratte è sicuramente attinente alle opere esposte. Un titolo che rimarca l’importanza del momento in cui si azzerano e censurano i liberi pensieri e l’evoluzione dei costumi.