Gianni Colosimo – Ammutinamento
Il progetto di Ammutinamento è sintesi e epilogo di un ciclo di mostre dove Colosimo espone opere caratterizzate da autonomia vitale ed estetica che si affrancano dall’autore, dal pubblico e dall’attuale sistema dell’arte: opere ‘ribelli’ che non vogliono sottostare al giogo del ruolo che l’autore-artista gli impone.
Comunicato stampa
Il 16 ottobre 2019, negli spazi di Riccardo Costantini Contemporary a Torino, inaugura la mostra personale di Gianni Colosimo “Ammutinamento”. Colosimo è considerato uno degli artisti di punta dell'area torinese e ha conseguito con la propria ricerca artistica una significativa notorietà internazionale. Celeberrima la sua mostra “Wallpaper: Il vortice del desiderio è privo d'orizzonte”, realizzata nel 2006, in cui utilizzò centomila banconote da un dollaro per tappezzare completamente la galleria Pack di Milano.
Il progetto di Ammutinamento è sintesi e epilogo di un ciclo di mostre dove Colosimo espone opere caratterizzate da autonomia vitale ed estetica che si affrancano dall’autore, dal pubblico e dall'attuale sistema dell'arte: opere 'ribelli' che non vogliono sottostare al giogo del ruolo che l'autore-artista gli impone.
In “Ammutinamento” il gesto della ribellione viene portato alle sue estreme conseguenze: con una coralità epica, le opere esposte manifestano la loro volontà iconoclasta. Con la loro presenza espongono il proprio rifiuto ad aderire alla dittatura delle immagini. Quale metafora estrema, “Ammutinamento” segna un punto di rottura nel mondo dell'arte. L'assenza, il non esserci, diventano per Colosimo l'essenza di un atteggiamento che marca la propria volontà di non adesione e di rifiuto della vuota spettacolazione babelica della nostra esistenza.
La realizzazione del progetto di mostra è in collaborazione con Luisa Bruni.
Gianni Colosimo (1953) inizia la sua attività artistica come performer. Nel 1978 crea la performance "Freud mein Freund" presso la galleria Multipli di Giorgio Persano. Tra il '78 e l '81 si trasferisce a Roma dove svolge la sua attività nell'ambito della ricerca teatrale producendo alcune performance fra cui "Il grande sonno della trapezista" alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Nel '78 e '81 su invito di Renato Barilli, Francesca Alinovi e Roberto Daolio, partecipa alla Seconda ed alla Quarta Settimana Internazionale della Performance di Bologna. Nel 1981 viene invitato dall 'ICC di Anversa dove ripropone la performance "L'uomo di Cosenza”. Nel 1982 partecipa alla mostra "Una generazione Postmoderna" presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Tra l'82 ed il '90 realizza numerose performance tra cui "L'ultimo sogno di Piero Manzoni" alla Galleria Martano di Torino. Negli anni Novanta inizia a produrre le prime opere pittoriche e la performance "Nutella Gutemberg". Nel 2006 realizza l'ormai celeberrima installazione "Wallpaper- Il vortice del desiderio è privo d'orizzonte" dove tappezza l'intera galleria Pack di Milano con 100.000 biglietti da un dollaro. Due anni più tardi la stessa installazione viene riproposta a Roma presso Motelsalieri . Sempre nel 2008 è invitato da Francesco Poli a partecipare alla Biennale di scultura di Carrara . Tra il 2009 ed 2010 Colosimo elimina lo spazio fisico istituzionale della galleria per creare una mostra dal titolo "Il silenzio incestuoso della mia ombra ferita" utilizzando le pagine di quattro riviste d'arte : Artforum, Exibart, Mousse e Nero. Rispettivamente nel 2009 e 2010 realizza le performance "Ultimo frammento onirico di un cuore bizantino infranto" presso il Teatro Carignano di Torino, e "Obsoleti cani randagi con un sapore di cenere in bocca” durante il vernissage di Artissima. Nell'estate del 2011, su invito del direttore Laurent Le Bon, presenta l'esposizione personale "L'arte contemporanea raccontata ai bambini" presso il Centre Pompidou-Metz; la stessa mostra viene riproposta l’anno successivo presso La Sucriere di Lione. Nel 2013 per Marble Week di Carrara realizza la mostra "L'arcana profezia delle sette vacche tibetane". Nel 2014 viene invitato da Maria Teresa Roberto a partecipare con la mostra "Il grande sonno della trapezista" alla sezione Surprise della GAM di Torino; nello stesso anno espone da Riccardo Costantini e a "The Bank" a Torino. Maurizio Cattelan nel novembre 2014 rende omaggio a Colosimo (ed a Hans-Peter Feldmann) incaricando l'artista citazionista Eric Doeringer a creare un 'installazione con 40.000 dollari presso la scalinata di Palazzo Cavour a Torino sede della mostra "Shit and Die". Nel 2015 presenta la mostra personale presso la galleria Giacomo Guidi di Roma dal titolo “Resurrezione”; Sempre nel 2015 la mostra di un solo giorno “Il ritorno dell’Uomo Raggio” alla galleria Riccardo Costantini – Torino; nel 2016 negli stessi spazi, la mostra personale “Uneasiness – Elegia del silenzio e del buio” durante la quale realizza la performance “Deposizione”.Inaugurata nell'ottobre del 2017 fino al gennaio 2018, la mostra insieme a Franko B e Cosimo Cavallo “In ostaggio di loro stessi” a cura di Marco Albeltaro.
Nel 2018 partecipa alla collettiva, a cura di Marco Enrico Giacomelli, “Via del sale 2018”, e viene invitato a realizzare un'opera site-specific al festival Art Sur a La Victoria in Spagna. Nel 2019 è uno degli artisti della mostra “Significato = (parola + simbolo)4” presso GSF Contemporary Art a Torino.