Gianni Dorigo – Il cielo è rosso
“Il cielo è rosso”, Immagini di cinema in Toscana a cura di Roberta Fiorini. La Toscana, il cinema, i suoi personaggi e le sue storie: tutto questo racchiudono le tele di Gianni Dorigo in una mostra che presenta oltre quaranta opere pittoriche ispirate ad altrettanti film girati in Toscana (dal 1916 ad oggi).
Comunicato stampa
GIANNI DORIGO “Il cielo è rosso”, Immagini di cinema in Toscana a cura di Roberta Fiorini. La Toscana, il cinema, i suoi personaggi e le sue storie: tutto questo racchiudono le tele di Gianni Dorigo in una mostra che presenta oltre quaranta opere pittoriche ispirate ad altrettanti film girati in Toscana (dal 1916 ad oggi). Da sabato 15 settembre (inaugurazione alle ore 17,00) la sala delle Colonne di Pontassieve si trasformerà in una originale cineteca dove le emozioni delle pellicole vengono trasposte sulla tela dalla mano creativa di un importante artista contemporaneo. Protagonista l’artista Gianni Dorigo, impegnato in un nuovo dialogo tra la sua arte e la cinematografia, confermando quello speciale legame che solca gli ultimi dieci anni della sua attività.
Da Le ragazze di San Frediano film di Valerio Zurlini tratto dall’omonimo libro, a La bella mugnaia di Mario Camerini, passando per Metello, La ragazza di Bube, fino a film cult della comicità toscana esportata in tutta Italia come Amici Miei, il Ciclone, Zitti e mosca, Ad ovest di Paperino, Ovosodo, senza tralasciare capolavori degli ultimi anni come il premio Oscar La Vita è Bella di Roberto Benigni. Un lavoro da appassionato e competente cineasta, un omaggio pittorico a quei capolavori che con le loro indelebili immagini e con i loro dialoghi sono entrati a far parte della nostra cultura, in uno spazio dove le tele diventano tanti schermi in un’ideale videoteca di sensazioni. Un viaggio nel cinema fatto con gli occhi dell’artista, libero, soggettivo e sicuramente non didascalico, ma efficacemente autentico.
In un periodo dove è sempre difficile fare cultura di qualità, - spiega l’Assessore alle attività culturali Alessandro Sarti - questa mostra è la testimonianza del nostro impegno che ormai da anni è una concreta dimostrazione del nostro modo di concepire la promozione dell’arte: aperta al dialogo, alle novità, alla contemporaneità, a forme di espressione diverse e soprattutto accessibile a tutti.
La mostra è promossa dal Comune di Pontassieve in collaborazione con il Polo Museale della città di Firenze -Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e della Accademia di Belle Arti di Firenze, con i patrocini di Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Terre del Levante Fiorentino (e la partecipazione di “Le Coste”, “Albor”, “Simultanea - Spazi d’Arte”, “Philia Design Studio”, “Copyland”, “Lucca Film Festival”; bookshop “Auser”),
A corredo dell’evento sono stati realizzati un DVD (a cura del CDA del Comune di Pontassieve) ed un catalogo (a cura di Roberta Fiorini) che contiene la presentazione della curatrice e testi di Alessandro Benvenuti, Claudio Carabba, Stefania Ippoliti, Daniela Pronestì, Maurizio Scudiero ed un racconto di Elisabetta Giorgetti.
Gianni Dorigo, nato a Ferrara nel 1953, vive a Firenze ed opera come artista già dalla fine degli anni Sessanta. La sua ininterrotta attività è stata promossa e seguita da gallerie e firme di rilievo (tra queste, ricorrenti quelle di Tommaso Paloscia, Lara Vinca Masini, Alessandro Tempi, ma anche Eugenio Miccini, Maurizio Corgnati, Omar Calabrese, Philippe Daverio, Pier Francesco Listri). A 21 anni, nel 1974, tiene la sua prima personale e del 1995 è la prima antologica, nel Palazzo Pretorio di Certaldo ( a cura di Claudio Cerritelli). E’ stato invitato a molte delle più importanti rassegne d’arte sia in Italia che in Europa, tra le quali la “Quadriennale” di Roma ed ha tenuto oltre trenta personali. Tappe significative del suo percorso restano i cicli pittorici delle “Scritte sui muri”, degli anni Settanta, le successive “Geografie Terrestri” e “Geografie e Miti”, negli anni Novanta “I luoghi del martirio” e, a partire dal 1998, quello “cinematografico” a cui tutt’ora si dedica. Parte integrante della sua produzione sono da sempre anche i “libri d’artista”: con il suo “Geografie” partecipa nel 1992 alla grande rassegna “Libro d’artista italiano” al “MoMA” di New York. Tra le principali mostre degli anni Duemila: “Il fiore e il serpente” dedicato all’immagine della donna nel cinema orientale (2007, mostra e catalogo a cura di Luca Beatrice, Sala Espositiva del Comune di Castelnovo ne’ Monti, Reggio Emilia); “Il pianeta delle tempeste”, riflessione sulla filmografia sovietica (2009, a cura di Martina Corgnati, Galleria “Sangallo Art Station”, Firenze); “Piccola storia del cinema tedesco” (2010, a cura di Sonia Zampini, “Immaginaria Art Gallery”, Berlino e “Art Karlsruhe”); “Oltre l’inquadratura” (2011, a cura di Sandra Stanghellini, presentazione di Roberta Fiorini, Museo di San Casciano Val di Pesa, Firenze; “Gianni Dorigo - Opere recenti” (2012,“Il teatro e il suo doppio” a cura di Marinella Di Gennaro, Teatro di Cestello, Firenze).Alcune sue opere sono in raccolte pubbliche e, tra le collezioni private, quelle di Mario Monicelli, Folco Quilici, Gillo Pontecorvo, Franco Battiato.