Gianni Fiorito – Cronache dal set
Nella Project Room del Centro di via delle Rosine 18 a Torino, “Cronache dal set: il cinema di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito”, curata da Maria Savarese, presenta circa quaranta fotografie che raccontano il cinema del premio Oscar partenopeo.
Comunicato stampa
In concomitanza con la mostra “Arrivano i Paparazzi! Fotografi e divi dalla Dolce Vita a oggi”, CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia propone una selezione di scatti di Gianni Fiorito, fotografo di scena di Paolo Sorrentino. A partire dall’11 ottobre nella Project Room del Centro di via delle Rosine 18 a Torino, “Cronache dal set: il cinema di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito”, curata da Maria Savarese, presenta circa quaranta fotografie che raccontano il cinema del premio Oscar partenopeo.
In una carrellata di immagini si alternano, tra scenografie e pause di set, il giovane Papa Jude Law della serie The Young Pope, il protagonista de La Grande Bellezza Jep Gambardella interpretato da Toni Servillo, presente in mostra anche nei panni de Il Divo Giulio Andreotti, e Sean Penn, la rock star Cheyenne di This Must Be the Place.
“Nella sua ricerca fotografica - commenta la curatrice Maria Savarese - Gianni Fiorito non si accontenta di restituire una o più immagini che siano rappresentative dei film, ma da ciascuna di esse cerca di trarre una visione ulteriore che mai si pone a commento di quella già data dal cinema. Ciò che tenta di fare la sua fotografia è ’vedere oltre’, ragionando sugli elementi fondamentali della scena: l’attore, il regista, la troupe, i luoghi. Fotografare il cinema non è semplice: meno frequente è trovarsi di fronte a risultati che valicano il limite della documentazione per produrre visioni portatrici di senso.
La narrazione di Fiorito non si riferisce solo al ‘dietro le quinte’, ma con la sua macchina fotografica, racconta il cinema colto, sincopato di Sorrentino mettendo in atto la perenne lotta fra la narrazione che scorre e l’interruzione del tempo. E poi c’è l’empatia con il ‘bagaglio’ professionale del regista: il suo particolare modo di lavorare sul set, la ricerca della concentrazione, della giusta inquadratura, del confronto continuo con gli attori e il personale tecnico sulla scena, il controllo maniacale di ogni particolare del trucco, dei vestiti, dei volti di ogni comparsa, degli oggetti in scena, raccontato alla maniera di un fotoreporter costantemente presente, ma invisibile e attento, al centro del set.”
Classe 1959, Gianni Fiorito svolge l’attività di fotogiornalista dal 1980 con particolare attenzione alla complessa realtà napoletana, documentando, tra l’altro, il fenomeno camorristico e l’illegalità diffusa, la realtà sociale e urbanistica delle periferie, la dismissione della città contemporanea e la trasformazione del paesaggio urbano. Negli anni Ottanta collabora come fotografo con il gruppo teatrale “Falso Movimento” di Mario Martone e l’associazione di artisti “Idra Duarte”. Dal 1999 si dedica sempre di più all’attività di fotografo di scena cinematografico, portando avanti una personale ricerca sull’uso del territorio italiano nel cinema. In questo campo si segnalano le collaborazioni con Paolo Sorrentino, Luca Miniero, John Turturro, Antonio Capuano.