Gianni Leone

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MUSEO PINO PASCALI
Via Parco Del Lauro 119 (70044), Polignano a Mare, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
12/06/2020

no, solo evento online

Artisti
Gianni Leone
Generi
fotografia

Mostra digitale della Fondazione Pino Pascali.

Comunicato stampa

Continuano gli appuntamenti con le mostre virtuali della Fondazione Pino Pascali che lancia questa volta un focus su un grande maestro della fotografia: Gianni Leone. Ad ospitare il progetto sarà la piattaforma museovirtualepinopascali.it realizzata in collaborazione con myphotoportal e inaugurata lo scorso 30 marzo con il progetto fotografico Camera con vista (qui Leone era uno dei protagonisti) e successivamente con Pino Pascali. Fotografie, entrambe ancora fruibili online.A due anni dalla grande antologica ospitata negli spazi della Fondazione Pino Pascali (Gianni Leone. Inventario: 1979- 2015), il museo torna ad esplorare il linguaggio e lo sguardo di un maestro che fu tra i promotori e gli ispiratori, insieme a Luigi Ghirri e Enzo Velati, di una mostra mitologica come Viaggio in Italia, ospitata nel 1984 dalla Pinacoteca Provinciale di Bari. Di quel linguaggio, che mutò in maniera sostanziale l’immagine dell’Italia da cartolina, Leone rappresenta la visione urbana e mediterranea, qui declinata attraverso un ricco corpus di scatti fruibili in remoto dallo spettatore dal 12 giugno 2020.

Venerdì 26 giugno 2020 si apre invece nelle sale del MUST Museo Storico della Città di Lecce la mostra personale GIANNI LEONE, antologica del fotografo pugliese (Bari, 1939); un progetto dell’Associazione Kunstschau Contemporary Placesin collaborazione con il Comune di Lecce – Assessorato alla Cultura e con la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare. Entrambi gli appuntamenti, quello virtuale e quello “analogico”, sono a cura di Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Pino Pascali.

“Per Gianni Leone– scrive Rosalba Branà– il paesaggio è un altrove teorico, è un complesso sistema di segni, è il luogo del pensiero ma non della nostalgia, poiché questa appartiene ai viaggiatori seriali mentre lui è un sedentario e il suo piacere più grande è tornare a casa. Il nostro autore ama e percorre pianure, costeggia il mare, con passo lento attraversando il fluire del tempo e i cambiamenti di luce. Le flânerie è un concetto che ben si addice a Leone, con la fotografia si appropria lentamente dei luoghi, vi indugia senza fretta, senza retorica […] Percorrere il paesaggio comporta la fatica del conoscere, il nostro autore lo fa attraverso i tagli e la messa a fuoco, catturando dettagli e segni minimi ma essenziali. A Leone interessa il riconoscimento dei luoghi? Credo di no, è interessato al sistema dei segni che va a costruire con la scelta dell’inquadratura, il gioco delle forme, una visione prospettica quasi sempre centrale, ad indicare la propria e unica presenza. Di fatto la presenza umana è irrilevante, poiché il nostro autore preferisce fotografare in solitudine, si percepisce il piacere di essere solo con se stesso, l’altrui presenza umana è solo evocata. La fotografia si presenta non come rappresentazione della realtà ma quale tentativo di sintesi tra memoria, attese, fluire del tempo".