Gianni Lucchesi – Signum

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SANTA MARIA DELLA SPINA
Lungarno Gambacorti, Pisa, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Apertura al pubblico dal 5 marzo

Vernissage
05/03/2023
Artisti
Gianni Lucchesi
Generi
arte contemporanea

Un’installazione mozzafiato nella chiesa-gioiello di Pisa che mira a sottolineare il rapporto complesso tra uomo e natura.

Comunicato stampa

Segno, impronta, segnale, ordine, insegna, bandiera, presagio. È questo, ma anche molto altro,
Signum, l’ultima opera di Gianni Lucchesi, in mostra nella Chiesa di Santa Maria della Spina, a
Pisa, dal 5 marzo al 10 aprile. È lo spaesamento del nostro tempo, è l’ansia per il futuro, soprattutto
nelle nuove generazioni, è il rapporto, sempre complicato tra umano, natura e spiritualità, che spinge
l’umano a ritrovare la ‘teologia della natura’, come propone il filosofo Hossein Nasr Seyyed. Da qui
l’intento dell’artista di rappresentare il sintomo latente, inteso come qualcosa che rimane nascosto e
che non appare esternamente se non attraverso la deformazione della morfologia e, quindi, di lavorare
sul pavimento della chiesa che rappresenta il fondamento della fede, l’umiltà, il credere a ciò che non si
vede.
Come si modifica la nostra ‘percezione’ della realtà, e quali sono le conseguenze antropologiche di
queste trasformazioni profonde del nostro stare al mondo? Cosa accade quando il progetto
antropocentrico mette in pericolo l'esistenza stessa della natura e, quindi, della nostra civiltà? Nello
‘spaesamento’ che caratterizza il nostro tempo, l’artista imprime un ‘segno’ che ci interroga e al tempo
stesso si fa presagio di nuove prospettive.
L’installazione di Gianni Lucchesi, realizzata in laboratorio, è semplicemente appoggiata sul pavimento
della Chiesa senza alcun tipo di interferenza.
La luce, elemento funzionale alla drammaturgia dell’installazione, coinvolge il pavimento e la scultura
della Madonna della Rosa di Andrea e Nino Pisano.
“Per il piccolo gioiello architettonico della Chiesa di Santa Maria della Spina a Pisa, ho pensato di
rinunciare a considerare il volume della chiesa come un contenitore espositivo. All’interno delle
suggestive mura di un’architettura sacra, dove lo spirito viene sollecitato indipendentemente dal proprio
credo, accade qualcosa, la manifestazione di un forte segnale, di un sintomo” racconta Gianni
Lucchesi.
“Sotto il selciato c'è (ancora) la spiaggia? In questa frase che trasforma in interrogazione uno degli
slogan più famosi del maggio parigino, sembra essere contenuta la chiave di volta del ‘segno’ impresso
da Gianni Lucchesi. Se, infatti, quelle giornate del maggio annunciavano un nuovo mondo carico di
promesse, in realtà segnavano anche, e forse soprattutto, il tramonto della civiltà moderna e quindi la
fine di una ‘percezione’ del mondo che aveva messo al centro l'uomo e il suo progetto sulla natura”
spiega il critico Nicolas Martino.
Biografia di Gianni Lucchesi
Gianni Lucchesi nasce a Pisa nel 1965. Dal 1985 espone in mostre personali e collettive sia in Italia
che all’estero. Nel 2006 riceve il premio Cisdac, il Centro Italo Svizzero per l’Arte Contemporanea.
Partecipa alla Biennale di Casablanca del 2014 e dal 2016 al 2019 a quattro edizioni del Museo della
Follia curato da Vittorio Sgarbi. Dal 2019 espone in mostre curate e presentate da Nicolas Ballario. Nel
2021 vince il concorso per la realizzazione del monumento a Sandro Pertini a Savona.
Biografia di Nicolas Martino
Nicolas Martino, filosofo e critico, vive e lavora a Roma. Editor della rivista OperaViva Magazine, nei
suoi testi si occupa soprattutto dei rapporti tra arte e politica. Insegna estetica nelle Accademie di Belle
Arti di Sassari e Genova e alla NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Roma.
L’arte di Gianni Lucchesi
Quello che ha contraddistinto il lavoro di Lucchesi degli ultimi anni è stata l’indagine dell’interiore
umano, declinata attraverso varie forme di rappresentazione, giocando sempre tra un “fuori” ed un
“dentro”.
La sua intenzione non è mai stata rivolta verso l’individuo inteso come singola persona, ma bensì uno
sguardo più profondo rivolto ad universali meccanismi psicologici appartenenti alla condizione umana.
Gli stessi titoli delle opere come “l’attesa”, “cherofobia” e “conflitto interiore” esprimono concetti
universali esistenziali, atteggiamenti e sentimenti riferiti a determinate condizioni dell’umano.
Con il progetto OUT THERE presentato nel 2021 a Milano dalla galleria IPERCUBO, Lucchesi ha
ribaltato concettualmente la direzione dello sguardo del suo intervento da una visione antropocentrica
ad una visione proiettata verso l’esterno.
In Signum l’intento è quello di stimolare una riflessione critica da parte dell’osservatore riguardo alla
propria percezione dell’ambiente mediante una sorta di “esperimento psicologico”.
Chiesa di Santa Maria della Spina
Straordinario esempio di gotico pisano, la piccola chiesa di S. Maria della Spina fu edificata nel 1230
sul greto dell’Arno in corrispondenza di un importante ponte, il Ponte Novo, che univa le vie Santa
Maria e Sant'Antonio, distrutto nel corso del XV secolo e mai più ricostruito. Proprio la vicinanza al
ponte determinò l’appellativo di S. Maria del Pontenovo, mutato poi in S. Maria della Spina quando, a
partire dal 1333, la chiesa custodì come reliquia una spina della corona di Cristo, ora esposta nella
chiesa di S. Chiara.
In origine l’edificio era un piccolo oratorio formato da una loggia finché nel 1322, per interessamento del
Comune di Pisa, iniziarono i lavori d’ampliamento che si conclusero circa cinquanta anni dopo, sotto la
guida dell’architetto e scultore pisano Lupo di Francesco. La vicinanza del fiume ha costituito una
costante minaccia per la stabilità dell’edificio che, come attestano numerosi documenti, fin dal
Quattrocento ha subito ripetuti restauri tesi a riparare i danni di cedimento del terreno e a consolidare le
strutture architettoniche. L’intervento più radicale rimane quello del 1871 quando l’edificio fu
completamente smontato e ricostruito ad una quota superiore; in quest’occasione la chiesa fu rialzata
di circa un metro, molte sculture furono tolte e sostituite da copie, mentre la sagrestia fu distrutta,
lasciando un edificio alterato nelle proporzioni e nella forma.
INFORMAZIONI
Titolo: SIGNUM
Artista: Gianni Lucchesi
Testi critici: Nicolas Martino, Ilario Luperini
Allestimento: Arzelà - Studio Architettura
Lighting project: Davide Groppi
Produzione: HANGAR srls
Enti promotori: Comune di Pisa, Archivio Dolfo, galleria IPERCUBO
Main Sponsor: Bundles – azienda leader per la fornitura e lavorazione di marmi e pietre naturali.
Sponsor: Cioni multicentro per l’edilizia
Sponsor Tecnici
Spazio Esperienze: fornitura di corpi illuminanti
Poliart: fornitura di materiali per l’installazione
BMB Italy: fornitura di materiali per le opere in vetro