Gianni Maffi – Vedute italiane 2008-2013
Vedute italiane è un progetto complesso che vede l’autore impegnato su più fronti dal punto di vista dei paesaggi indagati ma unificati dallo strumento formale: l’elemento espressivo – nuovo nella ricerca di Maffi − si avvale di un colore parzialmente desaturato in bilico tra bianco e nero e colore che fa prevalere, a seconda del soggetto, l’uno o l’altro aspetto delle due scelte cromatiche della fotografia.
Comunicato stampa
[…] Gianni Maffi è un autore consolidato che ha sempre privilegiato il paesaggio praticato in varie forme, da quella di impostazione classica in suggestivo bianco e nero a varie sperimentazioni con l’uso della distorsione o della duplicazione artificiale dell’immagine che replica se stessa come in uno specchio, all’uso di colori fortemente connotati da situazioni di luci artificiali estreme. […]
[…] Vedute italiane è un progetto complesso che vede l’autore impegnato su più fronti dal punto di vista dei paesaggi indagati ma unificati dallo strumento formale: l’elemento espressivo – nuovo nella ricerca di Maffi − si avvale di un colore parzialmente desaturato in bilico tra bianco e nero e colore che fa prevalere, a seconda del soggetto, l’uno o l’altro aspetto delle due scelte cromatiche della fotografia.
Il risultato è di grande intensità e risponde alle esigenze di una ricerca impegnata – sul piano formale − a scandagliare e verificare le tante possibilità che i più recenti sistemi di acquisizione, post-produzione e stampa offrono al fotografo interessato non a sterili e inutili esperimenti formali ma a una seria elaborazione di strumenti espressivi che rispondano alle esigenze di descrivere rinnovando il linguaggio, adeguandolo alle necessità del progetto.
Le fotografie di questi lavori – sia che descrivano paesaggi marini dove l’elemento principale, il mare, resta sullo sfondo, sia le riprese effettuate in luoghi solitari di montagna che in quelli postmoderni metropolitani – hanno come comune denominatore un senso di malinconica solitudine dove la presenza dell’uomo è forte, evidenziata da segni, tracce, edifici e manufatti: tutti testimonianza delle profonde trasformazioni operate dall’uomo sulla terra e accennate o svelate da Maffi in immagini di intenso rigore formale.
Dal testo di presentazione di Pio Tarantini