Gianni Mantovani – Nel Vento
In mostra le opere pittoriche dell’artista Gianni Mantovani, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Comunicato stampa
Dal 30 luglio al 28 agosto presso il Castello di Sestola (Mo) ospiteranno le opere pittoriche dell'artista Gianni Mantovani, docente presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna.
La mostra dal titolo "Nel Vento" è accompagnata da un catalogo con scritti critici di Mario Bertoni e Giorgio Celli.
L'inaugurazione è stata fissata per sabato 30 luglio alle ore 17 alla presenza del Vicepresidente della Provincia di Modena Mario Galli, del critico Mario Bertoni e di rappresentanti dell'Amministrazione Comunale.
Gianni Mantovani nasce a Concordia (Mo) nel 1950 dove tuttora risiede.
Studia all'Istituto d'Arte di Modena e successivamente all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
A diciassette anni vince il concorso indetto tra gli studenti delle Accademie d'Arte Italiane
tenuto presso il Palazzo dei Musei di Modena e successivamente partecipa, in rappresentanza
dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, alla “Terza di Mostra di Incisione” presso il Gabinetto
Nazionale delle Stampe a Roma.
Nel 1974 inizia a insegnare Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Bologna.
Verso la metà degli anni '80 la sua ricerca artistica si orienta sul versante astratto in sintonia con
il critico Giorgio Cortenova che teorizza l'”Astrazione arcaica”, presentandolo alla Pinacoteca
di Macerata e alla Galleria Civica di Vicenza.
In quel periodo espone le sue opere improntate ad un' astrazione che diventa sempre più lirica, a
Modena, Firenze, Verona, Roma, Pavia, Sofia (Bulgaria).
Nel 1991 è vincitore del concorso nazionale per l'insegnamento di “Pittura” nelle Accademie
d'Arte italiane in cui i titoli artistici sono fondamentali per l'assegnazione del punteggio.
Nel 1993 è socio fondatore del Circolo artistico “Giorgio Morandi” di Mirandola e viene eletto
primo presidente.
Dal 1994 è docente di ruolo di “Pittura” e in seguito di “Disegno” presso l'Accademia di Belle
Arti di Bologna e per vari anni come segretario dell'Istituto di Pittura organizza e allestisce
mostre di studenti.
L'Università di Bologna gli offre contratti per tenere lezioni ai corsi di specializzazione dei
futuri insegnanti di Educazione Artistica e Discipline Pittoriche.
Gli anni '90 vedono Mantovani appassionarsi all'Arte Tribale, ed in modo particolare a quella
africana, a cui fanno seguito alcuni viaggi di approfondimenti culturali nel continente nero.
Questo interesse contribuisce in modo significativo ad accelerare una svolta creativa che era già
nell'aria in cui le nuove opere pittoriche si caricano di immagini semplici e fantastiche.
Paesaggi, fiori e natura vengono rappresentati attraverso forme primarie ed essenziali
nutrendosi di memorie e di una visione sognante.
Vengono realizzate mostre in spazi pubblici e privati: alla Galleria Romberg di Latina, a
“Riparte” la Fiera d'arte di Roma, alla Galleria Mazzocchi di Parma, all'Istituto di Cultura “Casa
Cini” di Ferrara, all'Istituto di Cultura Italiano di Berlino, alla Galleria Comunale di Angoulême
(Francia), Galleria dell'Università di Parenzo (Croazia), Castello dei Pico di Mirandola.
Hanno dedicato scritti e note critiche:
Mariano Apa, Mario Bertoni, Luigina Bortolatto, Lucio Cabutti, Maria Campitelli,
Toti Carpentieri, Renata Casarin, Antonio Castellana, Giorgio Celli, Claudio
Cerritelli, Vittoria Coen, Diego Collovini, Giorgio Cortenova, Miriam Cristaldi,
Roberto Daolio, Vittorio Erlindo, Michele Fuoco, Armando Ginesi, Walter
Guadagnini, Filiberto Menna, Nicola Micieli, Massimo Mussini, Luigi Meneghelli,
Marco Meneguzzo, Sandro Parmiggiani, Marilena Pasquali, Concetto Pozzati,
Giuliano Serafini, Barbara Silvestri, Carlo Federico Teodoro, Maria Grazia Torri,
Maria Luisa Trevisan, Ferruccio Veronesi, Donatella Verzura.