Gianni Nieddu – Le bugie hanno le gambe corte
Una serie di disegni dedicati dall’artista al personaggio di Pinocchio, figura salda nell’immaginario e nel cuore di numerose generazioni di lettori. Una lettura, quella delle sue avventure, che mai stanca e che nuovamente e sempre sorprende. Surreale in dimensione quotidiana.
Comunicato stampa
Sabato 8 marzo alle ore 18 inaugura presso lo spazio Fiorile+De Diseño, via Caldarese 1\2 Bologna la mostra Le bugie hanno le gambe corte di Gianni Nieddu, a cura di Patti Campani.
Una serie di disegni dedicati dall’artista al personaggio di Pinocchio, figura salda nell’immaginario e nel cuore di numerose generazioni di lettori. Una lettura, quella delle sue avventure, che mai stanca e che nuovamente e sempre sorprende. Surreale in dimensione quotidiana.
L’etimologia del termine burattino segue varie scuole di pensiero, che qui non riporto lasciando alla curiosità dei singoli il piacere della ricerca, ma ne evidenzio una che ne indica l’origine nella commedia all’improvviso della maschera dello Zanni della metà del ‘500; questa pare si ispiri alle movenze secche e rigide dei setacciatori di farina, gli abburattatori appunto. Pinocchio così si muove, come non ancora definito, nelle sue avventure. E nei disegni di Nieddu è accentuata anche visivamente questa caratteristica: segni netti, spezzati, quasi disarmonici…come se a tracciarli fosse stato lo stesso Pinocchio. Queste non sono illustrazioni: il carattere iconografico è abbandonato per lasciare spazio alla realtà altra di Pinocchio, quella che dalla bugia passa alla fantasia come fonte di vita, attraverso il desiderio e la necessità di creare un proprio mondo, sbagliando, il più delle volte, le scelte e seguendo beatamente la propria ingenua dabbenaggine, ma sempre seguendo una propria strada che non si vuole lasciare predefinita.
Un invito ancora tra le righe della narrazione di Gianni Nieddu: l’attenzione (tema prezioso) deve essere posta anche verso le cose più conosciute; infatti chi seguirà la mostra si troverà di fronte ad immagini intruse, che nulla hanno a che vedere col testo di Collodi. In questa preziosissima contaminazione vitale tra lettura e varianti, si inserisce il testo di Alessandra Berardi che accompagna la mostra: un test a risposte multiple, in puro stile Berardi, per creare ancora e nuovamente altri percorsi.
Patti Campani, febbraio 2014
Gianni Nieddu: Nasce nel 1957 ad Alghero dove vive e lavora. Laureato in Giurisprudenza a Sassari, si accosta alle arti visive negli anni Ottanta. Affianca da sempre alla produzione pittorica quella di natura installativa. Si è occupato di illustrazione nel campo dell’editoria. Il suo approccio è sempre antiretorico e ludico, i temi sono affrontati da angolature insolite e ironiche. Nei suoi lavori convivono felici contraddizioni: un rigore compositivo si accompagna spesso a effimere stabilità. In molti dei suoi lavori tradisce una predilezione per le moltitudini ( scolaresche, pulcini stesi o in batteria, ingorghi di autobus o automobili) che gli danno pretesti per allineamenti e enumerazioni.
Alessandra Berardi: autrice e poetessa. Ha pubblicato: con il gruppo Bufala Cosmica Rime Tempestose (Sperling & Kupfer, Milano 1992); con Daniela Rossi Ragazze, non fate versi! (Zona, Arezzo 1999); Patate su Marte (d'if, Napoli 2002); Cogli l'ottimo (Alberto Perdisa, Bologna 2007). Collabora ai progetti dell’etichetta Riso Rosa e a quelli dell'Opificio di Letteratura Potenziale. Scrive e mette in scena spettacoli per grandi e piccoli. Versa versi in cd, video, riviste e antologie. Tiene corsi di creatività della parola. Compone canzoni per il programma di Raidue L'Albero Azzurro.