Gianni Rossi – Paesaggi cartesiani

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Via Ercole Bombelli 22, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.

Vernissage
15/09/2015

ore 18

Artisti
Gianni Rossi
Generi
arte contemporanea, personale

Già dal titolo, Paesaggi Cartesiani, Gianni Rossi ci fa intendere che tutto riguarda suggerimenti sentiti e colti tra i “colori e segni della terra”.

Comunicato stampa

Martedì 15 settembre 2015, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la mostra di Gianni Rossi, Paesaggi cartesiani presentata dall’Associazione culturale Movimento Aperto di Napoli e curata da Luigi Paolo Finizio
L’esposizione rimarrà aperta fino al 2 ottobre, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.
L’evento è il primo appuntamento di Spazio Aperto 2015 ciclo di quattro mostre in cui l’associazione culturale Fuori Centro ha invitato gallerie e critici di altre regioni italiane a segnalare artisti appartenenti al proprio territorio per tracciare i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione.

Già dal titolo, Paesaggi Cartesiani, Gianni Rossi ci fa intendere che tutto riguarda suggerimenti sentiti e colti tra i “colori e segni della terra”.
In chiave compositiva, ne viene un gioco di mosse formative, che accentra ed emargina, avanza ed arretra nella trama suddivisa e distribuita dentro il reticolo dei quattro cantoni.
Con il ricorso al modulo del quadrato, impiegando segnali e marchi a collage, frammenti di squadre, piani rettangoli, linee rette e curve, cerchi e semicerchi, Rossi nel divenire compositivo innesta lo squarcio del margine, la frattura tra campi di colore, l’aggetto ruvido e grinzito delle superfici, lo scavo e la movenza del segno corsivo.
In tal modo, la serie dei quadrangoli, il loro proporzionato lato 40x40, ne accoglie e dispone il susseguirsi aperto e senza conclusione, come il naturale proporsi degli eventi percettivi alla sintassi di immagine.
L’inserimento nei dipinti di elementi materici segna, inoltre, un mutamento prospettico dell’opera d’arte che, in altro modo, viene creato dalla profondità delle scrostature segniche, rendendo manifeste le diverse gradazioni dei colori.