Giardini in arte 4° edizione

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MONTE VERITA'
Via Collina 84 CH-6612 , Ascona, Switzerland
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
08/05/2021

ore 17

Uffici stampa
LARA FACCO P&C
Generi
arte contemporanea, collettiva

Torna nel parco e negli spazi del complesso museale la 4° edizione della rassegna annuale che intreccia Arte e Natura, con una mostra collettiva, frutto di una residenza di quattro artisti italiani e svizzeri, e un ciclo di conferenze on line.

Comunicato stampa

Sabato 8 e domenica 9 maggio 2021 torna nel parco e negli spazi di Monte Verità Giardini in Arte, rassegna culturale giunta alla sua 4° edizione, simbolo della stretta unione tra Arte e Natura che caratterizza il complesso sin dalla sua nascita.

Il percorso, dal titolo Luoghi e Voci, ha per protagonisti gli artisti Francesca Gagliardi (Novara 1972), Marco Cordero (Cuneo, 1969), Johanna Gschwend (St. Gallo 1990) e Moritz Hossli (Zurigo 1990), che hanno trascorso sul Monte un periodo di residenza durante l’estate 2020 che li ha visti riflettere sugli umori e l'identità del luogo. Tra il parco e gli ambienti interni dell'albergo in stile Bauhaus, 12 opere dialogano fra loro e segnano le tappe di visita sui percorsi della collina, in stretta sintonia con i temi portanti della storia del Monte.

Francesca Gagliardi presenta alcune sculture a forma di scudo: fusi in bronzo o in alluminio, la struttura degli scudi nasce da ricami di trina leggeri resi solidi dalla materia metallica, allegoria di una femminilità forte e volitiva; accanto a questi, installata nella piantagione del tè, una scultura di marmo nero di Jaipur a forma di rossetto rimanda a un Lingam, simbolo fallico della cultura Indu, unendo idealmente il femminile e maschile che ognuno ha in sé, l’animus-anima junghiano. Gagliardi ha raccolte queste opere sotto il nome Risonanze, alludendo al concetto stesso della risonanza che collega gli spazi a lei destinati, fra la storica Casa dei russi e i punti scelti nei giardini e nell'hotel. Risonanze rimanda anche al suo personale viaggio fra Jaipur in India e il Monte Verità, fra Ameno sul Lago d'Orta dove vive e la residenza artistica compiuta l’anno scorso ad Ascona. Il titolo “prende forma” poi in due grandi Gong in ottone e specchio da cui è nato tutto il progetto, che si possono scoprire lungo il percorso. Fra le installazioni site-specific anche Dea madre, una scultura in bronzo argentato e tessuto, e Frecce una serie in alluminio e legno esposta nelle sale dell’hotel.

Marco Cordero presenta Chora, un’installazione ambientata nella piccola biblioteca del Barone von der Heydt, dove l'artista si confronta con lo spazio, creando volte e un pavimento di libri scavati, scolpiti come mattoni di un’architettura di carta. Il linguaggio della scultura si lega a quello del suono, mescola spazio e forma, sensibile e intellegibile, con la presenza dell'elemento voce grazie ai Giovani Cantori di Torino, per svilupparsi poi negli spazi del Monte con le altre opere esposte: un calco della celebre roccia che, affacciata sul Lago Maggiore, rappresenta uno dei punti magnetici della collina, e un altro calco ricavato dalla parete di pietra che costeggia l'edificio dell'hotel, pensato come un prelievo dal valore fortemente semantico di una porzione di natura, di un angolo della collina denso di sedimentazioni.

Johanna Gschwend e Moritz Hossli presentano un video del dialogo aperto tra il lavoro di Francesca Gagliardi e Marco Cordero e l’ambiente circostante, che documenta il loro avvicinamento allo spirito originale dell’arte e del Monte Verità. Nel corso del progetto di residenza i video realizzati da Johanna e Moritz hanno documentato, riletto e narrato in termini poetici le azioni di Cordero e Gagliardi, il loro tempo sospeso trascorso al Monte dove, abitando, lavorando, scolpendo, disegnando, ascoltando gli umori del bosco e delle dimore della prima colonia anarchica sono nate performance spontanee, raccolte nel video Confluenza di correnti.

Gschwend e Hossli sono altresì autori del video This is not an holiday, con combinazione e contrapposizione fra le strutture architettoniche pulite e semplici e la foresta. Il suono della partita di tennis si combina con la luce che si accende e si spegne per illuminare il percorso dei passanti durante la notte. Inoltre, con l’installazione Monte Johanna Gschwend invita il visitatore, in una forma di arte partecipata, a deporre piccoli pezzi di corteccia che, trasportati da un nastro mobile, andranno a costituire un piccolo cumulo, allegoria del Monte e della sua genesi.

Chiude il weekend verde Scusi lei…, Faccia da Albero, la passeggiata teatrale di Stefania Mariani in programma domenica 9 maggio alle ore 16.00: un percorso lungo i sentieri del Parco di Monte Verità dove gli alberi ci invitano a un incontro con noi stessi attraverso la natura, con storie, racconti, movimenti e colori (evento gratuito con posti limitati – prenotazioni a [email protected]). Lo spettacolo verrà annullato in caso di pioggia.

La rassegna Giardini in Arte – trasmessa in diretta da RSI – L’Ora della terra – si completa con due conferenze online.

Si parte domenica 9 maggio, alle ore 11 con La biodiversità e il museo vivente, incontro che apre la riflessione sul grande tema della sostenibilità ambientale. Come rigenerare la nostra Terra di fronte alle crisi del pianeta? Alcuni esperti si confrontano su sviluppo sostenibile e conservazione della diversità biologica nelle città. Ne parlano Michele Fürst, direttore del Centro Professionale del verde di Mezzana, Chiara Scandolara, responsabile dei progetti di conservazione BirdLife Svizzera, il botanico Rosario Schicchi, direttore dell'Orto Botanico dell'Università degli Studi di Palermo e Christian Bettosini architetto paesaggista, Capo Area Verde Pubblico Città di Lugano. Modera Chiara Gatti.

Mercoledì 12 maggio, invece, alle ore 18:30, sarà la volta di Omaggio a Joseph Beuys. Per il centenario dalla nascita. Arte e natura hanno nutrito l'utopia concreta e possibile del grande artista tedesco. Il suo storico progetto “Difesa della natura” del 1984 fa da sfondo a una tavola rotonda realizzata in collaborazione con Casa Testori di Novate Milanese e Università degli Studi di Palermo. La sua azione di piantare querce come simbolo, non solo ecologista, ma profondamente antropologico, collega idealmente il Monte Verità con il progetto di Bolognano e il suo sogno di rigenerazione della memoria a Gibellina. Ne parlano Nicoletta Mongini, Giuseppe Frangi di Casa Testori, l'architetto e professore Gianfranco Tuzzolino dell'Università di Palermo. Modera Chiara Gatti.

Tutto il programma e le modalità di partecipazione su www.monteverita.org

Immagini, dall'alto: Francesca Gagliardi, Risonanze, 2020-2021; Marco Cordero, Chora, 2020-2021; Johanna Gschwend e Moritz Hossli, This is not an holiday, 2020-2021