Gilbert & George – The beard pictures

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Piazzetta Nilo 7 80134 , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Tuesday - Saturday 10 am / 7 pm

Vernissage
16/12/2017

ore 19

Artisti
Gilbert & George
Generi
arte contemporanea, personale

Gilbert & George presentano negli spazi di Piazzetta Nilo la nuova serie THE BEARD PICTURES in onore del 50° anniversario del loro sodalizio artistico. Per la loro quarta personale alla Galleria Alfonso Artiaco (le precedenti nel 2009, 2011 e 2012), gli artisti espongono 21 lavori del recente ciclo dalle diverse dimensioni fino ad opere monumentali.

Comunicato stampa

Gilbert & George presentano negli spazi di Piazzetta Nilo la nuova serie THE BEARD PICTURES in onore del 50° anniversario del loro sodalizio artistico. Per la loro quarta personale alla Galleria Alfonso Artiaco (le precedenti nel 2009, 2011 e 2012), gli artisti espongono 21 lavori del recente ciclo dalle diverse dimensioni fino ad opere monumentali.

I nuovi lavori della serie THE BEARD PICTURES sono violenti, inquietanti, grotteschi, spaventosi e folli. Mostrano un mondo visionario di paranoia, distruzione e pazzia. Gli strani e maliziosi colori dei loro paesaggi insidiosi, distrutti e assurdi affrontano lo spettatore con inarrestabile aggressione.
I THE BEARD PICTURES raccontano un mondo privo di ragione, nel quale la negoziazione non esiste più. Gilbert & George prendono le loro posizioni dentro THE BEARD PICTURES come intense, rosse, con sguardi fissi, sciocche, sinistre versioni di loro stessi. I loro occhi sono ombreggiati e stranamente ingentiliti. Ironici mutanti esploratori o sentinelle morte, sembrano guardare, dentro e attraverso, lo spettatore. Sembrano posseduti e seriosi. Sembrano come se i loro spiriti avessero lasciato i loro corpi. Sembrano severi, assurdi, imprigionati, beffardi e beffati.
In ogni lavoro indossano barbe che sono surreali e simboliche. Barbe fatte di rete metallica, schiuma di birra, di fiori, che raffigurano conigli con lingue a forma di serpenti. La barba secolare e sacra, emblema del ritorno a una giovinezza millenaria e anche simbolo di fede religiosa, è dipinta in THE BEARD PICTURES come maschera e significato: un segno dei tempi.
In alcune delle opere dei THE BEARD PICTURES gli artisti o sono davanti a del filo spinato o a una recinzione metallica, o dietro ad una di esse. Altrove, barre di acciaio arrugginite spuntano da edifici di cemento che crollano. In altre immagini Gilbert & George appaiono come personaggi grotteschi fumettistici non sorridenti, dai corpi piccoli e le teste grandi. Dietro di loro uno spazio vuoto argenteo, uno stravagante fogliame ornamentale, una recinzione metallica, annunci pubblicitari per buttafuori, costruttori e lavoratori del sesso, teste in rilievo di papi, monarchi, dignitari o eroi.
Aggressivamente assurde, distruggenti le raffinatezze artistiche contemporanee ma risonanti di un intenso simbolismo, i THE BEARD PICTURES trasformano la storia in una pazza parata la cui forma muta tra fantascienza, sogni lucidi e caricature vittoriane. E’ una visione e una forma che ricorda il parere di Oscar Wilde sui “Saggi” di Walter Pater:
“… altri sono medievali nella loro stranezza del colore e nella suggestione appassionata, e tutti assolutamente moderni nel vero significato della parola “modernità”. Colui per il quale il presente è l’unica cosa che è presente, non conosce nulla dell’età in cui vive”.
Nella metà del secolo che hanno vissuto e lavorato insieme come “Living Sculptures”, si sono imbarcati in un viaggio visionario attraverso il mondo moderno, sempre insieme e sempre da soli, Gilbert & George hanno fieramente creato una singolare Anti-arte, che è poetica, primitiva ed emozionalmente guidata. Ordine e follia sono messi in tensione, l’assurdità vaudevillana e la rima infantile assumono l’aria di un rituale paranormale.

Più il visitatore contempla i THE BEARD PICTURES, più Gilbert & George appaiono come poltergeist all’interno dell’arte e fantasmi in un mondo impazzito. In questo caos di estetica distrutta e valori capovolti, tutto è diventato simbolo e apparenza: simboli di pazzia, presentati con serietà letale. E come tali studiano il visitatore.

FINE
Michael Bracewell

Un catalogo illustrato, ideato da Gilbert & George e pubblicato dalla Galleria Alfonso Artiaco, accompagna la mostra con il saggio dello scrittore inglese Michael Bracewell.

Gilbert nasce a San Martino in Badia in Italia nel 1943, George a Plymouth, Regno Unito nel 1942; entrambi vivono e lavorano a Londra. Recenti mostre personali sono state organizzate al Ludwig Museum of Contemporary Art, Budapest, Ungheria (2017); Museum of Old and New Art, Tasmania, Australia (2016); The Museum of Modern Art, New York (2015); Nouveau Musée National de Monaco (2014); Deichtorhallen, Amburgo, Germania (2011); Laznia Centre for Contemporary Art, Polonia(2011); Kröller-Müller Museum, Paesi Bassi (2010); the de Young, San Francisco (2008); Tate Modern (2007), poi al Haus der Kunst, Monaco (2007), al Castello di Rivoli, Torino (2007), al Milwaukee Art Museum (2008) e al Brooklyn Museum (2008–09). Gilbert & George hanno ricevuto numerosi premi inclusi il South Bank Award, Londra, e il premio “Lorenzo il Magnifico” alla carriera, Firenze, entrambi nel 2007; lo Special International Award, Los Angeles, nel 1989, e il Turner Prize nel 1986. Nel 2005 hanno rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia.
Il loro lavoro è in numerose collezioni pubbliche e private internazionali, tra cui: Art Institute of Chicago; Cleveland Museum of Art; Guggenheim Museum Bilbao, Spagna; Irish Museum of Modern Art, Dublino, Irlanda; Istanbul Modern, Turchia; Magasin III, Stoccolma, Svezia; Metropolitan Museum of Art, New York; Museum Ludwig, Colonia, Germania; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Museum of Contemporary Art, Sydney, Australia; The Museum of Modern Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Stedelijk Museum Amsterdam, Paesi Bassi; and Tate Gallery, Londra.