Gilberto Zorio / Agata Boetti
Doppio appuntamento d’arte
Comunicato stampa
Gilberto Zorio
in conversazione con Gianfranco Maraniello
quarto appuntamento con CONVERSAZIONI D’AUTORE
sei incontri con i protagonisti delle collezioni del MAXXI
MAXXI Foyer Guido Reni | MINI READING ROOM
biglietto 5€ – gratuito per possessori di myMAXXI – fino a esaurimento posti
www.fondazionemaxxi.it
Roma 25 maggio 2016. Quarto appuntamento domani, giovedì 26 maggio alle ore 18.00 (Foyer Guido Reni | MINI READING ROOM, biglietto 5€ – gratuito per possessori di myMAXXI – fino a esaurimento posti) con la rassegna CONVERSAZIONI D’AUTORE, sei incontr i con i protagonisti delle collezioni del MAXXim per riflettere sull’arte sull’architettura di oggi.
Protaginista l’artista Gilberto Zorio, in conversazione con Gianfranco Maraniello Direttore del MART di Rovereto. L’incontro viene introdotto da Hou Hanru Direttore Artistico del MAXXI e Bartolomeo Pietromarchi Direttore MAXXI Arte.
Gilberto Zorio nasce nel 1944 ad Andorno Micca, vicino Biella. La ricerca dell’artista pone in primo piano metamorfosi e alchimie, esplorando nel suo lavoro fenomeni naturali di trasformazione come l’evaporazione o l’ossidazione. Da sempre l’idea di energia è la costante che attraversa la sua opera; l’attenzione rivolta all’elettricità lo porta a incorporare nei suoi lavori lampade, incandescenze, fosforescenze; altrove utilizza stelle e giavellotti, forme archetipiche comunque evocatrici di energia. La sua scultura utilizza una vasta gamma di materiali; da essa emergono gigantesche stelle in acciaio o alambicchi in pyrex, contenenti soluzioni liquide in bilico su sottili giavellotti d’acciaio. Sospendendo questi elementi in installazioni volutamente precarie, l’artista parla delle tensioni e della caducità del mondo fisico, chimico e mentale.
CONVERSAZIONI D’AUTORE nasce con l'intento di approfondire progetti e lavori presenti in collezione attraverso il dialogo e il confronto diretto con gli autori.
Gli architetti e gli artisti coinvolti, partendo dalla loro opera esposta nella collezione permanente, guidano il pubblico in una percorso attraverso i molteplici significati dei processi compositivi, presentando le proprie idee attraverso il dialogo con studiosi e critici di arte o di architettura.
PROSSIMO APPUNTAMENTO
Giovedì 9 giugno, ore 18.00 MoDus Architects in conversazione con Pippo Ciorra
Il progetto Conversazioni d’Autore è stato realizzato grazie al sostegno di MINI, Partner MAXXI Public Programs
AGATA BOETTI
IL GIOCO DELL'ARTE
con mio padre, ALIGHIERO
Electa
prefazione di
Jean-Cristophe Ammann
postfazione di
Hans Ulrich Obrist
"Quello di Agata, che esce per Electa, è forse il più bel libro che sia stato scritto su Alighiero Boetti."
Gregorio Botta "La Repubblica"
"Agata Boetti ha compiuto un miracolo: è riuscita a raccontare la simbiosi e la forza osmotica tra un padre e sua figlia."
"Una chiave di lettura sconosciuta, che deriva dai giochi e dalle discussioni tra l'artista e sua figlia (la sua più bella opera d'arte, come ho già sentito dire da Alighiero parlando di Agata). Nessuna interpretazione, nessun riferimento culturale o politico, solo la purezza e la semplicità delle parole e dei gesti tra un artista e sua figlia. Sempre attraverso il gioco"
dalla prefazione di Jean-Cristophe Ammann
"Lo straordinario volume di Agata Boetti Il gioco dell'arte mi ha fatto pensare a Robert Louis Stevenson che una volta dichiarò che 'l'arte è come un gioco da bambini, compresa la serietà con cui i bambini giocano'. Questo concetto di arte come gioco, attività ludica, dà titolo a questa meravigliosa storia tra padre e figlia e ci accompagna in un viaggio privato tra Alighiero e Agata."
"Pensavamo di sapere tutto su Boetti ma, con Il gioco dell'arte, sua figlia ci mostra ancora un altro aspetto di questo grande artista, padre e straordinario maestro di vita."
dalla postfazione di Hans Ulrich Obrist
"Mio padre aveva scritto: le cose nascono dalla necessità e dal caso. Questo libro è come il suo ricamo. Nato dalla necessità di trasmettere finalmente ai miei figli una parte importante della storia familiare attraverso la visione privata di un'opera che ormai appartiene al mondo intero e alla storia dell'arte. Parlare loro del nonno attraverso le sue opere e le sue spiegazioni: un'evidenza perché le sue opere erano lui ed erano anche il catalizzatoe nella nostra straordinaria relazione. In questo libro il peso tra testi e immagini pende a favore di queste ultime: un'altra evidenza. Il mondo di Alighiero era fatto di immagini. Nato dal caso di averlo fatto leggere a due persone care che mi hanno incoraggiato a trasformare in un libro una lunga lettera fotocopiata in tre esemplari destinata ai miei figli, il gioco dell'arte è una raccolta di racconti affettivi che sono ormai felice di condividere, sentendomi dolcemente accompagnata da un papà boettiano che era Jean-Cristophe Ammann e da un fratello boettiano che è Hans Ulrich Obrist."
Agata Boetti
AGATA BOETTI nasce a Torino il 16 marzo 1972, un mese prima che tutta la famiglia si trasferisca a Roma. A diciotto anni lascia Roma per studiare psicologia a Parigi, città dove attualmente vive. Nel 1995, dopo la scomparsa di suo padre, Agata si dedica all'Archivio Alighiero Boetti insieme a tutta la famiglia, senza però abbandonare le sue altre attività a Parigi. Dal 2014 si dedica esclusivamente alla direzione dell'archivio.
Mondadori Electa
pagine 285
foto 400
euro 24,90
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Isabella d'Amico
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