Gilda’s wall_Art for value – Francesco Garbelli

Informazioni Evento

Luogo
BANCA DI ASTI
via Manzoni , Milano, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì 8:20-13:00 e 14:30-16:10

Vernissage
09/06/2023

ore 18

Artisti
Francesco Garbelli
Curatori
Cristina Gilda Artese
Generi
arte contemporanea, personale
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Da giugno a settembre, presso la sede della Banca di Asti, continua, con le opere di Francesco Garbelli il progetto “Gilda’s wall_Art for value” a cura di Cristina Gilda Artese.

Comunicato stampa

Da giugno a settembre, presso la sede della Banca di Asti, continua, con le opere di Francesco Garbelli il progetto “Gilda’s wall_Art for value” a cura di Cristina Gilda Artese.

Nella prestigiosa sede della Banca di Asti in via Manzoni a Milano, a pochi passi dal teatro La Scala e da Palazzo Marino, oltre che dal Museo Poldi Pezzoli, ha luogo dal 2019 una rassegna di arte contemporanea a cura di Cristina Gilda Artese. “Gilda’s wall_Art for value” è un progetto che nasce dalla stretta collaborazione fra la sede milanese della Banca di Asti, situata all’interno di un magnifico palazzo storico, e la galleria d’arte contemporanea Gilda Contemporary Art, della quale Cristina Gilda Artese è art director. In fase di ristrutturazione della sede storica, la Banca di Asti, ha deciso di destinare una parete di 13 metri, idoneamente attrezzata, all’esposizione di opere d’arte, al fine di consentirne una libera fruizione sia ai propri clienti, sia a tutti coloro che nutrono una passione per l’arte contemporanea. Anche Cristina Gilda Artese è da tempo impegnata nella promozione e nel sostegno alla libera fruizione dell’arte contemporanea: infatti, oltre a ricoprire il ruolo di Art director presso Gilda Contemporary Art, galleria d’arte fondata nel 2017 e situata nel quartiere storico delle Cinque Vie, è fondatrice dell’Associazione Culturale Arsprima, dedita alla promozione dell’arte contemporanea e editrice della rivista di anomalie contemporanee “Or Not”. Per la Banca di Asti ha ideato, a partire dalla fine di Ottobre 2019, una serie di mostre che hanno come protagonisti artisti rappresentativi del panorama artistico contemporaneo, il cui valore è comprovato non solamente dalla critica, bensì anche dall'attenzione che il mercato rivolge al loro lavoro.

"Gilda’s wall_Art for value” vuole essere una modalità semplice ed immediata di fruizione dell'arte per il pubblico, nella quale le quotazioni delle opere saranno comunicate in maniera diretta, coerentemente ad una logica di trasparenza del valore economico delle opere d'arte all'interno di un settore dove è sempre più necessaria una maggiore professionalità da parte degli operatori. Il valore culturale dell'arte all'interno del sistema paese non può prescindere, infatti, anche da un giusto riconoscimento del suo valore economico, soprattutto nell'ottica della considerazione di eventuali investimenti in questo settore da parte del pubblico.

L’ottavo artista invitato a prendere parte al progetto è Francesco Garbelli.

Garbelli si dimostra essere stato a tutti gli effetti un antesignano della cosiddetta Urban Art, precursore illuminato delle più recenti manifestazioni artistiche del genere. Oltre alle installazioni urbane, i progetti di public art, la sua produzione ha toccato diverse tecniche – dalle sculture in resina con cui ricrea dei veri e propri “pezzi di mare” di straordinaria efficacia visiva, all’utilizzo del mezzo video e fotografico – padroneggiate sempre con grande dimestichezza ed onestà intellettuale, senza mai seguire alcun tipo di seducente forzatura modaiola, mantenendo viva e difendendo la propria autonomia.

Per Gilda’s Wall presenta “Milan Portrait”. Milano negli ultimi anni ha cambiato letteralmente volto. Tra quartieri completamente nuovi o quartieri riqualificati e in fase di trasformazione, la città appare oggi del tutto trasformata in molte sue zone. Francesco Garbelli ritrae questi cambiamenti ridisegnando gli skyline della metropoli da diverse prospettive e inquadrature. Come un attento testimone non registra i cambiamenti solo dal punto di vista fisico-formale ma ne coglie le eventuali contraddizioni - come il pericolo di una eccessiva gentrificazione - esprimendo umori e diversi punti di vista. Sempre armato della sua proverbiale ironia affida questi messaggi a segnaletiche paradossali che inserisce nel contesto urbano creando delle sinergie o a volte dei cortocircuiti tra segni, icone e la città. Il tutto realizzato attraverso l'utilizzo di stencil e vernice spray, la tecnica tipica della street art painting, mentre i segnali sono stampati su pellicole rifrangenti adesive, le stesse che vengono applicate sulla segnaletica stradale.

Visto il luogo dove sarà allestita la mostra - la sede della Banca d'Asti di via Manzoni a Milano, i cui locali sono all'interno dello stesso palazzo ove si trova il prestigioso Museo Poldi Pezzoli - l'artista ha anche realizzato un omaggio all’opera d’arte più iconica tra tutte quelle custodite nel museo: Il famoso “Ritratto di giovane Dama” attribuito a Piero del Pollaiolo.

BIOGRAFIA
Francesco Garbelli si laurea alla Facoltà d’Architettura del Politecnico di Milano nel 1990 e vive e lavora a Milano. È stato tra i promotori e protagonisti della mostra-evento degli anni ’80, a Milano, nell’ex fabbrica Brown Boveri. In seguito – confermando la sua attenzione al contesto urbano – compie i suoi primi interventi di public art concentrando il proprio interesse sulla toponomastica e la segnaletica stradale. Tra la seconda metà degli anni ’80 e la prima metà dei ’90 realizza una serie d’interventi in varie città in Italia ed Europa – inventando nuovi cartelli con sottile ironia – grazie ai quali viene oggi considerato come un vero e proprio precursore della street e urban art a livello mondiale. Negli anni ’90 fa parte del gruppo “Concettualismo Ironico Italiano” con il quale partecipa a una serie di mostre in Musei e Gallerie in Italia e Germania. Alcune sue opere entrano a far parte della collezione VAF- Stiftung, oggi custodita al MART di Trento e Rovereto. Ha inoltre insegnato alla N.A.B.A. Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Negli ultimi anni ha realizzato le mostre personali “Urban Attitude” nel 2018 e “Malgrado tutto una storia d’amore” nel 2019 alla Galleria Gilda Contemporary Art di Milano e "Diario Pubblico" tenutasi nel 2021 alla Galleria La Giarina di Verona. Nel 2018, con l’opera “Idrante Ionico”, ha vinto il concorso biennale “Arte in Balossa” indetto da Ente Parco Nord di Milano e Casa Testori.

Banca di Asti interpreta in chiave innovativa i valori che hanno caratterizzato il momento della sua fondazione: fedeltà, attenzione, ascolto verso il cliente e il territorio, sviluppo professionale e valorizzazione delle persone. Banca di Asti ha scelto di essere una banca commerciale veloce e flessibile, capace di adattarsi al proprio mercato e competere con eccellenza, puntando sulla relazione duratura con il cliente per costruire vantaggi economici reciproci. Grazie all’ampia offerta di prodotti e servizi, Banca di Asti è in grado di soddisfare ogni necessità in modo puntuale e personalizzato. È una banca attenta e sensibile alla situazione economica e sociale in cui si trova a operare e ai mutamenti che la caratterizzano, apprezzata dalla propria clientela per l’impegno dimostrato a sostegno dell’economia.