Gina Klaber Thusek – The Archive of Gina Klaber Thusek

La mostra ‘The Archive of Gina Klaber Thusek’ offre uno sguardo insolito sulla vita e l’opera dell’artista, morta a Merano nel 1983, e sul suo patrimonio, oggi conservato a Palais Mamming Museum.
Comunicato stampa
Il progetto studentesco, realizzato dalla Facoltà di Design e Arti dell’Università di Bolzano in collaborazione con lo stesso Palais Mamming Museum, fa luce su alcuni aspetti del lavoro creativo di Klaber Thusek e mostra disegni, sculture e modelli di moda. Inoltre, offre uno sguardo sulla vita privata dell'artista. Fornisce una risposta sorprendente alla domanda: “Chi è Gina Klaber Thusek?”.
I diari di Gina, in cui l’artista registrò per decenni la sua vita, aprono una prima prospettiva: non sono solo un resoconto, ma anche una narrazione artistica in cui realtà e fantasia lottano tra loro. Le fotografie scattate da amici e amanti - alcune delle quali sotto la sua direzione - mostrano ancora più chiaramente l'inesauribile volontà creativa con cui Klaber Thusek ha cercato di realizzare non solo la sua immagine di artista, ma anche la vita di una donna al di là dei confini abituali, in un gioco tra conformità e trasgressione. Gina Klaber Thusek non ha lasciato solo la storia di una vita femminile che ancora oggi può essere fonte di ispirazione. Ha trasformato la sua stessa vita in una vera e propria “opera”.
Gina (Regina) Klaber Thusek nacque in Moravia nel 1900 e trascorse l’infanzia nella città di Rýmařov per poi trasferirsi a Vienna; lì frequentò l’istituto Wiener Graphische Lehranstalt che le trasmise una solida formazione artistica. Il suo straordinario talento divenne evidente già allora in numerosi disegni di ispirazione realistica. Nel 1921 sposò Oskar Thusek (1893–1973) e successivamente si trasferì con lui a Teplitz-Schönau; nel 1936 l’artista si spostò a Londra per lavorare nell'industria della moda come stilista di maglieria, mentre il marito trovò lavoro in Italia. Proprio in Italia alla coppia vennero ritirati nel 1939 i passaporti ed essi divennero apolidi, ragione per cui l’artista – per metà ebrea – fu confinata a Merano fino al 1946, a guerra conclusa; nel 1955, dopo 16 anni di vita da apolide, la coppia poté ricevere finalmente la cittadinanza italiana. Gina Thusek approfondì i suoi studi di scultura iscrivendosi prima all’Accademia di Belle Arti di Firenze e poi all’Accademia di Brera a Milano, dove venne particolarmente influenzata dall’insegnamento del noto artista Marino Marini. In una vita caratterizzata da una grande irrequietezza e da innumerevoli viaggi, Merano rimase la sua residenza fino alla morte, avvenuta l’11 aprile 1983.