Gino Gini / Fernanda Fedi – 1976-2021
La Fondazione Berardelli è lieta di annunciare la prossima esposizione dedicata a due artisti che, nelcorso della loro lunga e riconosciuta carriera, hanno affrontato il rapporto tra parola e immagine.
Comunicato stampa
La Fondazione Berardelli è lieta di annunciare la prossima esposizione dedicata a due artisti che, nel
corso della loro lunga e riconosciuta carriera, hanno affrontato il rapporto tra parola e immagine:
Gino GINI e Fernanda FEDI.
Nel solco della tradizione iniziata da Paolo Berardelli, la Fondazione propone un’antologia delle
opere donate dai due grandi artisti dalla fine degli anni ‘70 ad oggi. Il percorso di visita, dopo una
sala che introduce alle opere recenti di entrambi gli artisti, si biforca in due percorsi cronologici e
ordinati che corrono paralleli.
Fernanda Fedi negli anni '70 conduce ricerche approfondite e significative in ambito strutturale ma
già verso la fine della decade vira verso studi concettuali, ben rappresentati dalle opere
generosamente donate alla Fondazione, indagando il tema dell'assenza e dello spazio. Dagli anni'
80 si dedica all'intreccio tra parola, scrittura asemica, suono, musica e poesia. In quegli stessi
anni, inizia a dipingere, incidere, scolpire i suoi segni illeggibili. È periodo dell'Ecriture Plastique,
ovvero degli studi sui segni ispirati alle lingue antiche, soprattutto quelle mai decifrate.
Gino Gini partecipa alla Poesia Visiva ed è ritenuto tra i principali protagonisti del rinnovamento di
questa poetica. Il suo lavoro si distingue per un rapporto intenso tra Parola-Immagine-Scrittura. Le
sue ricerche operative principali: The Mythical Image; Viaggio in Italia; Prove e progetti di volo;
Alfabeti; Scritture del quotidiano non trovano riscontro solamente sul terreno della pittura ma anche
nel libro d’artista e nella Mail Art, inseparabili strumenti di lavoro di una vita. Negli ultimi anni si
interessa in particolare al calendario di cui si appropria ed eleva a terreno di ricerca.
La mostra, a cura di Maddalena Carnaghi, vuole altresì ricordare l'alta figura di Paolo Berardelli
che ha dato vita a questa Fondazione con grande coraggio, partecipazione e dedizione