Gino Martori – Astrazioni Naturalistiche

Informazioni Evento

Luogo
MAM - MUSEO D'ARTE MODERNA DELL'ALTO MANTOVANO
Via Guglielmo Marconi 126, Gazoldo degli Ippoliti, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mattino: dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00
sabato dalle ore 9:00 alle ore 12:00
pomeriggio: sabato e domenica, dalle ore 15:00 alle ore 18,00
Sono possibili visite alla mostra su appuntamento.

Vernissage
19/02/2017

ore 17.30

Artisti
Gino Martori
Curatori
Renzo Margonari
Generi
arte contemporanea, personale

In mostra le opere di Gino Martori, indissolubilmente pittore, personaggio e uomo di rara sensibilità.

Comunicato stampa

Gino Martori, indissolubilmente pittore, personaggio e uomo di rara sensibilità spicca tra le figure artistiche che hanno arricchito il profilo del nostro territorio e di quello circonvicino.
Perciò il MAM lo omaggia con una bella personale proposta da Renzo Margonari, lo storico e inossidabile direttore che ha dedicato più di trent’anni della sua vita a questo Museo, non solo arricchendolo, animandolo, trasformandolo, ma anche rendendolo laboratorio del pensiero, luogo d’incontro di gente di cultura, prezioso spazio di opere dell’ingegno locale, nazionale e internazionale.
Villa Ippoliti (sede del Museo e spazio architettonico di pregio) si offre dunque come il contenitore più adatto per dare risalto alle ricerche di un talento ineccepibile mentre il MAM continua a ri-accreditarsi per l’indiscussa qualità dei suoi appuntamenti artistici.
In catalogo il nuovo direttore del Mam parla della profondità poetica e degli orizzonti essenzializzati e riassunti con un colore smunto e tonale di Gino Martori, di uno spazio pittorico che si è oramai radicalmente evoluto, che si è definitivamente trasformato nel teatro della pura creatività. È la luce – afferma Gianfranco Ferlisi - ad affermarsi ora come protagonista nei sui lirici paesaggi gardesani. ≪E la sua ricerca pare coniugare gli esiti migliori del luminismo di Albero Gianquinto e una libertà di segno e di cromie che sembra accrescersi della lezione di Mario Raciti. Lontana oramai è l’antica esperienza delle luci e dei colori del lago, dei pittoricismi descrittivi, delle leggerezze della rappresentazione, delle memorie di quel Chiarismo con cui faceva i conti in gioventù, quando dialogava con Oreste Marini.≫
Renzo Margonari si inoltra, parallelamente, in una approfondita lettura critica per parlare di trascrizione pittorica del sentimento, della capacità di rivelare la profondità delle proprie emozioni. Per Margonari ≪Martori ha composto la struttura dei suoi modi pittorici, aggiornandosi all’estremità più avanzata della paesaggistica contemporanea, mettendosi all’ombra della tradizione figurativa lombardo-veneta che nel suo caso non è solo un luogo culturale, ma anche esistenziale e filosofico. Ciò conferisce una forte distinzione antropologica alla sensualità segnica e cromatica dei suoi dipinti, pienamente percepibile, rafforzandone la verità. Gino Martori è un pittore gestuale, tonale, espressionista. In altre parole un artista che ha cooptato alcune modalità figurative per ricavarne un linguaggio composito capace di restituire un’emozionalità con dati contrastanti, ma concorrenti, dalla dolcezza alla forza, dall’intima riflessione del sussurro alla spontaneità del grido.≫
Trova così conferma uno scenario complesso e stratificato in cui tradizione ed innovazione, temi attuali e tenaci, convivono senza entrare in contraddizione, in uno scenario di grande raffinatezza in cui il vecchio paesaggio trascolora in una astrazione sempre più sapiente.
Alla fine - come spiega il Sindaco Nicola Leoni - ≪la rassegna che si apre in questa ennesima e speciale circostanza è perfettamente coerente con l’esperienza di uno spazio museale pensato per chiunque, appartenente o meno al territorio, apprezzi il bello, voglia conservare, tutelare e valorizzare le più aggiornate espressioni dell'arte moderna e contemporanea. E un museo moderno, riconosciuto e apprezzato non poteva non accogliere un pittore che lo ha a lungo frequentato. Martori è infatti un artista di lunga esperienza e di grande sapienza che trova qui conferma di un percorso di assoluto interesse. Ma Gino non conclude al Mam la sua vicenda estetica. Più semplicemente mostra i suoi approdi recenti. Si prospetta così, per il pubblico, uno spaccato completo delle sue capacità che oltre ad illustrare la particolarità della sua pittura, esprimono tutta la complessità culturale e artistica del suo estro≫.
E Gino Martori, nato a Peschiera del Garda nel 1951, allievo del professor Franco Patuzzi all’Accademia di Belle Arti ‘G.B. Cignaroli’ di Verona, amico di Oreste Marini e di Franz Grau regala a pieni mani una pittura in cui il segno e lo spazio, la materia e i colori sono i soli elementi di riferimento, oltre alla componente di una sensibilità sempre più raffinata, lontana da quell’utilitarismo su cui si arena l’onda della libertà espressiva della maggior parte degli uomini.