Gio Urbinati – E mer e la sipa

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA COMUNALE SANTA CROCE
Viale Giovanni Pascoli 21, Cattolica, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

aperto domenica 22 aprile 2012 dalle 16 alle 19; dal 25 aprile al 1°maggio 2012 aperto tutti i giorni dalle ore 16 alle 19. Dal 5 maggio sino al 20 maggio 2012 solo sabato e domenica dalle 16 alle 19.

Vernissage
21/04/2012

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Gio Urbinati
Generi
arte contemporanea, personale

Saranno esposti nello storico spazio dell’ex oratorio cinquecentesco lavori ceramici (terrecotte, gres e smalti) dalla forte impronta visionaria del ceramista riminese. La mostra E mer e la sipa esprime in modo diretto, nella combinazione di elementi simbolici, la prorompente versatilità dell’artista, autonomamente dialogante con la tradizione figurativa del Novecento e con le contaminazioni dei linguaggi contemporanei.

Comunicato stampa

Si inaugura sabato 21 aprile alle ore 18 la mostra di Gio Urbinati E mer e la sipa alla Galleria Comunale S.Croce di Cattolica (via Pascoli 21).
Saranno esposti nello storico spazio dell'ex oratorio cinquecentesco lavori ceramici (terrecotte, gres e smalti) dalla forte impronta visionaria del ceramista riminese. La mostra E mer e la sipa esprime in modo diretto, nella combinazione di elementi simbolici, la prorompente versatilità dell'artista, autonomamente dialogante con la tradizione figurativa del Novecento e con le contaminazioni dei linguaggi contemporanei.
Gio Urbinati non rinuncia mai alla sua espressività irruente e poetica, riversa nella creta una capacità manipolativa e inventiva che si nutre di un lessico artistico magmatico, fatto di timbri antichi e arcaici, di narrazioni che affondano nei miti durevoli del mondo mediterraneo.
Il mare, che da sempre ha stimolato l'immaginario poetico e visivo, è visto come elemento leggendario, non solo come risorsa naturale, si trasforma in luogo di fascinosa contemplazione e seduzione. Gio Urbinati lo vede solcato da onde e pericolose correnti, abitato da creature misteriose, interpretato come una via di fuga e di ricerca verso nuove mete e identità e soprattutto verso inaspettati incontri. Sensuale e materica è la sua traduzione ceramica, che si esprime nella inaspettata relazione di forme corrugate, assoggettate alle leggi misteriose della fusione di vetri e smalti e delle cotture delle argille, e che culmina con l'incontro con una creatura dalle carni molli e prelibate, il cefalopide più comune del nostro Adriatico, la sipa, così chiamata dalle genti di questa nostra costa.

Gio Urbinati (Rimini 1946), tra i più sensibili e noti ceramisti italiani, ha al suo attivo trent'anni di attività e di riconoscimenti. Esordisce nell'atelier riminese di Carla Birolli negli anni '60, nel 1986-1988 realizza opere come La cattedrale dove va a dormire il mare, il Giardino pietrificato, L'arco delle favole e l'Orto dei frutti dimenticati a Pennabilli, sculture architetture nel paesaggio montefeltrano. Numerose sono le sue opere pubbliche diffuse sul territorio romagnolo (S.Marino, Rimini, Valmarecchia, Budrio, Bagnacavallo). All'attivo decine di mostre personali e partecipazioni a collettive e a concorsi nazionali di ceramica (Faenza, Gualdo Tadino). Tra le sue ultime mostre: nel 2011 ai Musei di Rimini 100 ciotole e un vaso, a Bologna, galleria NERA Dolci teatrini, sculture in ceramica (2010), a Cerasolo Ausa, Nafta, a Ravenna, Galleria AMArte, Dolce Combinazione (marzo 2012). Nutrita la sua bibliografia critica, da Tonino Guerra, a Simonetta Nicolini, Virginia Cardi, Rita Giannini, Ennio Grassi, Giorgio Conti, Alessandro Giovanardi, Sabrina Foschini.