Giorgio Griffa – Opere 1969…
Giorgio Griffa è uno dei principali esponenti della tendenza, nata sul finire degli anni Sessanta in Italia, chiamata Pittura Analitica o Pittura Pittura. Il suo lavoro si inserisce in quella corrente, che fu un ritorno alla pittura aniconica, ma il suo sguardo e’ rivolto anche alla pittura minimalista di matrice americana.I suoi primi lavori del 1968/1969 si caratterizzano per l’essenzialità del segno che lascia una traccia minima sulla tela libera.
Comunicato stampa
Giorgio Griffa è uno dei principali esponenti della tendenza, nata sul finire degli anni Sessanta in Italia, chiamata Pittura Analitica o Pittura Pittura. Il suo lavoro si inserisce in quella corrente, che fu un ritorno alla pittura aniconica, ma il suo sguardo e’ rivolto anche alla pittura minimalista di matrice americana.I suoi primi lavori del 1968/1969 si caratterizzano per l’essenzialità del segno che lascia una traccia minima sulla tela libera. La sua è una pittura fatta di segni e di colore, è pensata e meditata, è disposta con gesti raffinati, essa colloca essenziali disegni sulla tela. Sono tele senza telaio, sulle quali il colore diventa il tramite di un’azione, e la traccia l’effetto di un pensiero. I segni, le linee, le tracce, le impronte, si dispongono secondo un andamento razionale. Le tele, prive di telaio, vengono così appese direttamente alle pareti. Questo allontanamento dagli elementi classici della pittura suggerisce un’idea di transito, di scorrimento, di movimento, che attraversando la pittura e proseguendo nello spazio che la circonda da ad essa la qualità del finito, del non finito e dell’infinito.Le sue forme, i suoi segni sono liberi, ma “chiusi” in uno schema razionale, minimale, sintetico.Negli anni il suo lavoro si riscalda, i segni si aprono e si liberano privilegiando forme aperte, i segni aumentano e sono di diversa matrice. Il colore si intensifica , appaiono i numeri in sequenza e linee curve, elementi inesistenti nelle opere degli anni ’70, che caratterizzano i suoi lavori più recenti.
Giorgio Griffa nasce a Torino nel 1936, dove vive e lavora. Ricordiamo la sala personale alla Biennale di Venezia nel 1980 e la partecipazione alla mostra Astratta, nel 1988, allestita a Palazzo Forti, a Verona. Nel 1991 la Pinacoteca Comunale di Ravenna è allestisce una sua ampia retrospettiva. Nel novembre 2001 e nel gennaio 2002 la GAM di Torino gli dedica due importanti mostre presentando nella prima opere realizzate dal 1968 al 1973 e nella seconda, opere appartenenti al ciclo rosa e violetto. Ha cominciato la sua collaborazione con la Galleria Fumagalli nel 1995. l’ultima personale nella sede di Bergamo è del 2006.Molte le pubblicazioni sull’artista curate dalla galleria ricordiamo fra tutte l’importante catalogo edito da Silvana Editoriale con i testi di Klaus Wolbert, Marco Meneguzzo e Luca Massimo Barbero pubblicato in occasione delle sue personali al Museo della Permanente a Milano alla Kustlanding Aschaffenburg all’iInsitut Mathildenhohe di Darmstadt.
Una importante mostra personale di Giorgio Griffa è attualmente in corso presso la Galleria Casey Kapland di New York che lo scorso autunno ha presentato una selezione di sue nuove opere all’ultima edizione di Artissima, a Torino.
GALLERIA FUMAGALLI
SPAZIOBORGOGNO