Giorgio Milano – Multum in parvo

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO SANTA CHIARA
piazza Santa Chiara 14 Roma, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì ore 9.30 - 13.30
o su appuntamento

Vernissage
27/10/2016

ore 18,30

Contatti
Email: theformatculturegallery@gmail.com
Sito web: http://www.theformatgallery.com
Artisti
Giorgio Milano
Curatori
Valerio Dehò
Generi
arte contemporanea, personale

L’artista, per la sua prima personale a Roma, presenta una nuova serie di dipinti ed una scultura, realizzati appositamente per lo spazio Palazzo Santa Chiara.

Comunicato stampa

«Disse che la casa gli era indispensabile per terminare il poema,
perché in un angolo della cantina c’era un Aleph.
Spiegò che un Aleph è uno dei punti dello spazio che contengono tutti i punti. […]
“Si, il luogo dove si trovano, senza confondersi, tutti i luoghi della terra,
visti da tutti gli angoli.
Non rivelai a nessuno la mia scoperta ma vi tornai ancora…”.»
J.L. Borges, L’Aleph, 1949

The Format – Nomad Contemporary Culture Gallery e Palazzo Santa Chiara sono lieti di presentare: “Multum in parvo” personale di Giorgio Milano a Roma, a cura di Valerio Dehò. Opening 27 Ottobre 2016 ore 18.00, ROMA, Palazzo Santa Chiara, Piazza di Santa Chiara, 14.
L'artista, per la sua prima personale a Roma, presenta una nuova serie di dipinti ed una scultura, realizzati appositamente per lo spazio Palazzo Santa Chiara.
“L’intero lavoro di Giorgio Milano è avvicinabile ad una ricostruzione critico-estetica del rapporto tra visibile e invisibile. Ma quest’ultimo non appartiene alla sfera della non scienza, del non spiegabile perché affioramento di energie sotterranee agitate da forze oscure. In effetti non bisogna ricorrere per spiegare la presenza del non visibile a X Files o a potenze ctonie o notturne, basta rivolgersi alla scienza che nel Novecento ha avuto numerose rivoluzioni che ne hanno spostato le fondamenta. In effetti uno dei paradigmi del lavoro Milano, uno dei suoi referenti culturali, è proprio l’immaginario epistemologico. “
L’interesse di un artista come Giorgio Milano per tematiche scientifiche va proprio nella direzione di confrontare un proprio immaginario con un universo in costante movimento. C’è anche la tentazione di concentrare nel proprio lavoro, sulla tela da dipingere, un punto di vista che in qualche modo sintetizzi le idee accumulate, oltre alla conoscenza dei paradigmi scientifici che ampliano e modificano la nostra visione dell’universo. In fondo siamo tutti calati nell’immaterialità amniotica dello spazio-tempo. Magari la disattenzione del quotidiano apre a delle possibilità di isolamento o d’indipendenza che in effetti non esistono. Il non visibile per Milano è proprio l’universo tenuto insieme dalle quattro forze o interazioni fondamentali (gravitazionale, elettromagnetica, nucleare debole e nucleare forte) che condizionano da sempre tutta la vita dell’uomo, anche se questo non se ne accorge. Allora la sua pittura definibile per convenzione “astratta”, ha in sé l’idea che anche l’arte che dipende da sempre dall’osservatore (Boccioni, Duchamp, etc.) possa diventare un territorio di sintesi di paradigmi scientifici ed estetici. I suoi lavori possiedono una verità che non è spiegabile in termini di metafora della scienza come in artisti le cui immagini rispecchiano quelle di visioni scientifiche e strumentali di cellule, neuroni, viste alla luce di un microscopio elettronico. Giorgio Milano non si abbandona mai alla rappresentazione. Non vuole creare una specularità tra il mondo cellulare, anatomico, biologico e delle immagini che in qualche modo l’arte ruba per portarle dentro l’universo dell’esperienza estetica. Milano vuole creare un nuovo punto di vista in cui il quadro non è uno specchio sull’universo della fisica quantistica, ma ne costituisce una parte importante proprio perché è una lente che fa convergere i raggi che dalla realtà convergono sulla superficie.
In questo certamente un pensiero va all’Aleph protagonista di un celebre racconto di Jorge Luis Borges. Si tratta di trovare un punto di convergenza di tutte le cose che però restano distinte, non si sovrappongono né confondono.” Valerio Dehò.
Giorgio Milano vive e lavora a Napoli. Dal 2009 il suo lavoro è stato presentato in mostre collettive e personali in Italia e all'estero.
2012 ,Premio Basi, finalista sezione disegno; 2010 Premio Arte Mondadori, Targa d’oro sezione pittura; 2009 Premio Moleskine myDetour 5×5.