Giorgio Morandi / Josef Sudek
L’insistita fedeltà a un comune tema di ispirazione, avvicina e apparenta le vicende creative di Morandi e di Sudek, al di là della distanza delle patrie in cui i due artisti hanno vissuto e operato e della differenza dei linguaggi e delle tecniche rispettivamente utilizzati.
Comunicato stampa
Le straordinarie opere di due grandi artisti come Giorgio Morandi e Josef Sudek saranno al centro della prossima grande mostra del Palazzo del Governatore di Parma, in programma dal 24 settembre 2011 al 15 gennaio 2012. Dopo il grande successo ottenuto dalla mostra "Naufragio con spettatore" di Claudio Parmiggiani, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma celebra due maestri del XX secolo con un'altra esposizione di grande intensità. Mostra che avrà come curatore scientifico il professor Pier Giovanni Castagnoli, mentre il coordinamento generale sarà affidato a Stefania Aluigi.
Nella biblioteca di casa Morandi, tra i libri appartenuti al pittore, si conserva una monografia dedicata a Josef Sudek, grande fotografo ceco e maestro indiscusso della fotografia europea del xx secolo. Il libro era stato donato a Giorgio Morandi e a lui dedicato da un estimatore dell'artista bolognese, con la trasparente evidenza della volontà di fargli un omaggio gradito, consegnando alla sua contemplazione una corposa antologia di quelle nature morte che Sudek aveva insistentemente offerto, per l'arco di una vita, all'obiettivo della propria camera oscura e che gli avevano procurato la considerazione e la fama per cui il suo lavoro è oggi meritatamente celebrato. Anche Morandi, com'è noto, ha dedicato gran parte della propria attenzione di pittore alla natura morta, trovando in essa fonte continuamente rinnovata di ispirazione e il soggetto primo tramite cui conferire sostanza altissima di poesia alla rappresentazione del tempo e intrattenere per il suo tramite, scrutando la polvere delle cose, una profonda, umanissima indagine sul senso dell'esistenza. L'insistita fedeltà a un comune tema di ispirazione, avvicina e apparenta le vicende creative di Morandi e di Sudek, al di là della distanza delle patrie in cui i due artisti hanno vissuto e operato e della differenza dei linguaggi e delle tecniche rispettivamente utilizzati.
La mostra offrirà al pubblico l'opportunità e l'occasione per verificare questa affinità ideativa e per riflettere e ragionare, nel confronto istituito tra fotografia e pittura, su una questione determinante, per la relazione delle arti, nell'esperienza novecentesca: problema mille volte affrontato dalla letteratura artistica, ma mai del tutto e definitivamente sceverato. La mostra di Parma presenterà con una ricchissima antologia di fotografie, la più ricca e completa rassegna organizzata in Italia dell'opera di Sudek e un ritratto compiuto e indimenticabile di uno degli interpreti più segreti e profondi della realtà delle cose e della misteriosa, irresistibile seduzione che esse sanno esercitare su di noi, quando ci si offrono attraverso lo sguardo dei poeti. A fianco di questa antologia, una selezione mirata di dipinti e acqueforti di Morandi indurrà il visitatore a esplorare un'ampia catena di relazioni tra l'opera dei due autori, in grado di moltiplicare i punti di vista e gettare luce di ulteriore e nuova intelligenza su quanto apparenta e ciò che differenzia i mezzi e le proprietà di fotografia e pittura.