Giorgio Preti – Incubi e sogni di provincia
Giorgio Preti e le arti tra Modena e Reggio Emilia negli anni del miracolo economico.
Comunicato stampa
Nel 2015 è stato donato ai Musei Civici di Modena l'intero studio del promettente artista concittadino Giorgio Preti (1940-1961), posto nell'altana dell'abitazione di famiglia in via Sabbatini e ricco degli arredi originali, dipinti, disegni, cataloghi di mostre, libri e riviste. Grazie alla conservazione dell'assetto originario, rimasto inalterato dalla scomparsa tragica e prematura dell'artista nel 1961 all'età di soli 21 anni, lo studio e i materiali che lo costituiscono offrono la possibilità per rileggere gli anni Cinquanta-primi Sessanta e con essi i diversi fenomeni culturali e storici, indici di una stagione segnata da forti cambiamenti e dalla nascita di una nuova identità giovanile.
Grazie a oltre 150 tra dipinti, disegni, progetti e oggetti di design, il percorso espositivo diventa un viaggio tra gli “incubi” e i “sogni” della neonata società dei consumi, attraversata sia dalle speranze di successo economico-sociale, sia da più sottese ma ugualmente diffuse inquietudini esistenziali.
A restituire l'immagine dell'uomo di metà Novecento spetta principalmente alle arti visive appartenenti all'ultima stagione Informale, immediatamente prima dell’affermazione della Pop Art e delle neoavanguardie, fino al ritorno ad una “nuova figurazione”.
In mostra sono presenti anche tre disegni dei quarantacinque appartenenti alla Galleria civica di Modena, che aveva celebrato Giorgio Preti in una mostra inaugurata nella primavera del 2015 e dedicata alle nuove acquisizioni dell'istituzione modenese. Tratti dalla raccolta della Galleria civica saranno esposti anche alcuni bozzetti di Koki Fregni dal fondo a lui dedicato.