Giorgio Russo – Backstage Exposition
Un nuovo spazio espositivo diretto da Giovanni Coda, a cura di Roberta Vanali. La prima esposizione “Backstage Exposition” è dedicata al fotografo Giorgio Russo e ad alcune delle sue opere realizzate nel set dei film del regista cagliaritano in oltre dieci anni di collaborazione. Seguirà a fine novembre la mostra dedicata a Piergiorgio Welby, artista, pittore, fotografo, intellettuale e attivista per i diritti dell’uomo.
Comunicato stampa
Nasce a Quartu Sant Elena la Social Gallery il nuovo spazio espositivo aperto al pubblico gestito dall’ associazione culturale Labor e diretto da Giovanni Coda fotografo, videoartista e regista pluripremiato cagliaritano. Un “temporary store” che ha come obiettivo quello di promuovere, esporre e vendere le opere di artisti preselezionati, e che di volta in volta potrà spostarsi in nuovi spazi a seconda delle esigenze espositive. Lo spazio in via Eligio Porcu sarà inaugurato l'11 novembre dalle 18.00 alle 21.00 con la prima mostra a cura di Roberta Vanali Backstage Exposition dedicata a una serie di scatti d’autore di Giorgio Russo fotografo cagliaritano sul set di Giovanni Coda dal 2014 in occasione del suo secondo lungometraggio “Bullied to death”. Invitato a esprimere il suo sguardo e le sue necessità espressive attraverso una diversità di molteplici prospettive, da allora una combinazione di stili e intenti hanno portato il fotografo Russo e il regista Coda a un sodalizio professionale e a una lunga e proficua collaborazione che dura da ben dieci anni.
La galleria di immagini fotografiche visitabile fino al 23 novembre (dal mercoledì al sabato dalle 17.30 alle 20.00 ingresso libero espone una serie di fotografie realizzate da Russo nel backstage dei film del regista cagliaritano. “In mostra alcuni scatti in bianco e nero del backstage de “La sposa nel vento”, dove all’orrore del femminicidio si contrappongono gesti poetici e delicati che inevitabilmente catturano lo sguardo. Così come avviene in “Bullied to death” grazie all’armonia e all’eleganza della compianta Assunta Pittaluga” spiega la curatrice dell’esposizione esperta d’arte contemporanea e critica Roberta Vanali - Il percorso espositivo prosegue con alcuni celebri scatti di “ il gendarme che perse la vita nell’attentato a Parigi nel 2017 e di “Mark’s Diary”, opera dedicata all’assistenza sessuale nell’ambito della disabilità, per chiudere con le immagini di “Storia di una lacrima”, inno alla vita che affronta il tema dell’eutanasia, ispirato al libro di Piergiorgio Welby “Ocean Terminal”, dove la straziante pietà interpretata da Bruno Petrosino e Sergio Anrò e capace di lasciare senza fiato chi la osserva Sedo tto dall’arte contemporanea e in particolar modo dagli impressionisti, Giorgio Russo per alcuni anni si dedica alla pittura per approdare definitivamente alla fotografia: "Pennelli e tavolozze mi davano incredibilmente la frustrazione di non riconoscermi nei miei lavori. Attratto dalla fotografia digitale mi sono comprato una piccola macchina fotografica, e ho deciso di usare questo giocattolo per affrontare nel 2004 il mio primo concorso fotografico". Bresson, Salgado, Mc Curry, Erwitt e Patellani sono i grandi maestri ai quali Russo guarda. “Reporter di emozioni” scopre le potenzialità della fotografia di scena e del backstage di teatro e cinema che sfrutta appieno e plasma a seconda delle esigenze sceniche, appropriandosi della luce, strumento imprescindibile, che crea le giuste atmosfere e mette in evidenza tratti somatici, espressioni e luoghi altrimenti oscuri”, aggiunge Vanali. Senza mai trascurare anche altri stimolanti ambiti come il laboratorio “Cagliari per filo e per segni” o il Festival “Leggendo Metropolitano” che ha consentito a Russo di osservare e fotografare importanti esponenti della cultura nazionale e internazionale per oltre dieci anni”: "Il mondo della cultura mi attrae ma non perdo mai l’occasione per esercitare il mio sguardo nella realtà naturale o metropolitana”.
SOCIAL GALLERY
La “Social Gallery” nasce a Quartu in via Eligio Porcu e si inserisce nel progetto più ampio del Comune pensato per restituire centralità e l’attenzione dei cittadini alla via commerciale della città, dotandosi appunto di uno spazio inedito e polifunzionale. “È un’emozione fortissima quando un progetto, progettato e curato da anni, diviene realtà. Il mio impegno nel campo dell’arte, soprattutto quella legata ai temi della giustizia sociale, compie un altro passo in avanti, verso il futuro, e lo fa supportato da un’altra importante organizzazione americana, la Social Justice Film Festival &Institute di Seattle che ha deciso di sposare questo progetto. Un progetto sperimentale che parte dal concetto di “spazio temporaneo” che mi auguro nel tempo possa produrre i frutti sperati, ovvero la promozione dell’arte contemporanea attraverso le nuove generazioni di artisti, ma anche attraverso gli insegnamenti delle generazioni precedenti che tanto hanno dato all’arte, soprattutto in Sardegna”, commenta Giovanni Coda. La prossima mostra, che verrà presentata a fine mese, sarà dedicata a una serie di opere di Piergiorgio Welby, pittore, fotografo e scrittore. Artista, intellettuale e attivista per i diritti dell’uomo, fu pioniere della battaglia per l’eutanasia legale e per il diritto al rifiuto dell’accanimento terapeutico in Italia. Alla sua vita, raccontata dallo stesso Welby nel libro “Ocean terminal” curato da Francesco Lioce, si ispira il film pluripremiato “La storia di una lacrima”, scritto e diretto da Giovanni Coda.
Le esposizioni su Giorgio Russo e Piergiorgio Welby alla Social Gallery rientrano nel progetto più ampio “V-Art-Quartu Exposition” all’interno della XXVII edizione del V-art Festival Internazionale Immagine d’Autore, con la direzione artistica di Giovanni Coda. Dopo le mostre all’Ex Convento dei Cappuccini “Nostra Sanctissima” e “Stand By, dedicate al tempo del coronavirus, i prossimi appuntamenti vedono l’inaugurazione della “Social Gallery”. Organizzazione: Associazione culturale Labor, in collaborazione con Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Quartu Sant’Elena, Fondazione di Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission, Comune di Cagliari.