Giorni Felici

Informazioni Evento

Luogo
ZAC - ZISA ZONA ARTI CONTEMPORANEE
Via Paolo Gili 4 , Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/12/2023

ore 18

Curatori
Agata Polizzi
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte contemporanea, collettiva

Un inedito progetto espositivo a cura di Agata Polizzi.

Comunicato stampa

Fondazione Merz presenta, dal 5 dicembre 2023 al 3 marzo 2024, la mostra collettiva Giorni Felici?, curata da Agata Polizzi con opere di Yuri Ancarani (Ravenna, 1972), Per Barclay (Oslo, 1955), Silvia Giambrone (Agrigento, 1981), Joanna Piotrowska (Varsavia, 1985), il duo Genuardi/Ruta (Sciacca, 1986 / Ragusa, 1990) e Chen Zhen (Shanghai, 1995 – Parigi, 2000), realizzata nell’ambito del progetto ZACentrale, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.

L’esposizione trae spunto da una riflessione innescata dal romanzo Nudi e crudi (The Clothes They Stood Up In) di Alan Bennett (2001), nel quale possiamo cogliere dall’ironia paradossale della vicenda una domanda semplice ma necessaria: è davvero questa la vita che vogliamo?
Come scrive la curatrice “Giorni Felici? prova invece a immaginare che è tempo di rispondere alla domanda partendo dai propri conflitti e limiti. Il sé è un elemento marginale se commisurato alla collettività, ma è anche l’elemento minimo costituente, che può determinare il cambiamento su grande scala.” Affidando l’esplorazione allo sguardo degli artisti in mostra “Giorni Felici? è concepito come narrazione progressiva che lascia intravedere quanto vicende personali e sociali siano legate, quanto forte sia il valore di azioni capaci di innescare quelle rivoluzioni che diventano poi ‘fatto culturale’.”

Il film di Yuri Ancarani, Séance (2014), è un viaggio visivo in un ambiente domestico rarefatto, custode di vita e morte. Una situazione rassicurante solo in apparenza. Per Barclay con l’installazione Senza titolo (1992), materializza l’idea della casa come luogo misterioso; colma di acqua trasmette energia attraverso una luce intensa. Silvia Giambrone con i suoi specchi, Mirror realizzati tra il 2019 e il 2023, di diverse misure, lavora sull’alter ego insito in ognuno di noi e custode di ciò che avremmo voluto essere, mentre gli scatti fotografici (2016-2019) di Joanna Piotrowska focalizzano l’attenzione sul tema della fragilità dell’infanzia e sulle sue proiezioni nel presente, rileggendo il concetto di casa inteso come rifugio oppure prigione. La promessa della primavera che sta per arrivare è alla base dell’installazione site-specific Vestita di color fiamma viva (2023) del duo Genuardi/Ruta, un tripudio di colore e speranza, mentre i cortocircuiti che caratterizzano la ricerca di Chen Zhen, qui con l’opera Jardin Lavoir (2020), concedono una “seconda vita” agli oggetti simbolo delle contraddizioni della società contemporanea e della storia.