Giosetta Fioroni – L’argento / Faïence

Informazioni Evento

Luogo
LA GALLERIA NAZIONALE
Viale delle Belle Arti 131 — 00197 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì - domenica dalle 10.30 alle 19.30
Chiusura il lunedì

Vernissage
25/10/2013

ore 18,30

Biglietti

Mostra 10 € intero – 8€ ridotto 4€ ridotto scuole

Editori
CORRAINI
Artisti
Giosetta Fioroni
Curatori
Angelandreina Rorro, Claire Gilman
Generi
arte contemporanea, personale

La GNAM rende omaggio con due esposizioni (diverse per taglio, estensione e carattere) a Giosetta Fioroni, tra le personalità più significative dell’arte romana e italiana di secondo Novecento.

Comunicato stampa

Giosetta Fioroni. L’argento, curata da Claire Gilman - che ha avuto un prima tappa presso il Drawing Center di New York, tra il 4 aprile e il 2 giugno scorsi - ripercorre l’attività di Giosetta Fioroni nel ventennio tra la seconda metà degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta, attraverso una ricca presenza di materiale eterogenei: disegni, dipinti, illustrazioni, modelli teatrali, film.
Le carte, i disegni preparatori e le grandi tele sono realizzati con smalti colorati e con l'argento, un colore che in quegli anni veniva associato alla perfezione meccanica degli oggetti industriale e che diventa un marchio di riconoscimento del lavoro dell'artista.

Accanto a l'Argento (mostra organizzata in collaborazione con il Drawing Center di New York) la GNAM presenta un’altra piccola esposizione, Faïence, 1993-2013, dedicata ai più recenti lavori in ceramica, che l'artista ha realizzato negli anni di frequentazione della Bottega Gatti di Faenza.
La mostra, curata da Angelandreina Rorro, comprende una serie di Teatrini e un ampio gruppo di figure ispirate a eroine di libri amati: Ottilia, Agatha, Daisy Miller, Lulù, Komako e molte altre, sino a Un Cappuccetto Rosso Metafisico realizzato nel 2013.

gf_imageGiosetta Fioroni (Roma, 1932) proveniente da una famiglia di artisti, studia all’Accademia di Belle Arti con Capogrossi e Scialoja. Essenziale per la sua formazione artistica è anche l’amicizia con Afro e Burri. Insieme a Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli (con cui forma la cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo, esponendo nel 1964 alla Biennale di Venezia) ha come punto di riferimento la Galleria Tartaruga di Plinio De Martiis a Roma, che a più riprese presenta sue opere. In quegli anni frequenta il gruppo del Verri e il Gruppo 63 e si cimenta col linguaggio Pop, prediligendo icone della realtà urbana e mediatica. Molti ritratti che l’artista imprime su tela o su carta sono ripresi da fotografie, giornali, riviste e valorizzati attraverso l’uso di alluminio, argento e smalti. Il colore è steso costantemente in maniera disomogenea, conferendo una grande vitalità alla materia pittorica. Nel corso degli anni Settanta Giosetta Fioroni si avvicina, nella sua produzione, alle suggestioni del mondo della fiaba. Nel 1990 l'Istituto Nazionale per la Grafica di Roma allestisce un’antologica della sua opera su carta. E’ presente con una sala personale alla Biennale di Venezia del 1993 e negli stessi anni inizia a lavorare con la ceramica.

La mostra di Roma sarà accompagnata da un libro d'artista, che sostituisce il catalogo delle mostre, edito da Maurizio Corraini (Mantova), col quale Giosetta Fioroni ha lavorato in precedenza a più riprese. Ricordiamo Marionettista, Guido Ceronetti nell'alchimia figurativa di Giosetta Fioroni, Lettere ad amici scrittori, artisti e poeti.