Giovanni Ciucci – Linee Convergenti
A Cesena, presso la Chiesa di Santa Cristina – opera dell’architetto Giuseppe Valadier – si terrà l’inaugurazione della mostra dell’artista ravennate, dedicata ad un nucleo di disegni inediti
Comunicato stampa
A Cesena, sabato 28 settembre 2024, alle ore 18.00 presso la suggestiva Chiesa di Santa Cristina – opera dell’architetto Giuseppe Valadier – si terrà l’inaugurazione della mostra dell’artista Giovanni Ciucci (Ravenna, 1965), “Linee convergenti”, dedicata ad un nucleo di disegni inediti: sette opere autoportanti, che titolano tutte Linee convergenti, realizzate a stampa UV su Dibond (80 x 150 cm) e disposte seguendo la curvatura dell’ambiente circolare della chiesa neoclassica. La mostra offre un connubio tra percezione visiva e sonora, grazie all’ambientazione musicale dal titolo Moto curvilineo composta dall’artista.
Per l’occasione è prevista l’esecuzione dal vivo del brano Traiettorie composto da Giovanni Ciucci per oboe, viola e sonorità elettroniche; si esibiranno i musicisti Annibale Guarini (oboe) ed Elisa Floridia (viola).
Il catalogo della mostra, Linee Convergenti, a cura di Marisa Zattini, edito da Il Vicolo Editore, verrà pubblicato successivamente, in quanto documenterà, con fotografie di Gian Paolo Senni, l’allestimento.
Scrive Ludovica D’Alessandro nel catalogo: «In questo spazio, l’artista, Giovanni Ciucci, si inserisce tra segno e significato, tra colore ed emozione, invitando l’osservatore a un dialogo con forme e spazi inaspettati, oltre i limiti dell’interpretazione ordinaria, stimolando una personale ricerca di significato. [...] Ciucci, attraverso le sue opere e il suo testo Linee Convergenti, pone l’individuo davanti al fascino dell’atto creativo dove ogni gesto, ogni linea tracciata è un passo verso la rivelazione di un mondo più ampio, più profondo, più autentico».
L’artista è come se lasciasse sbocciare l’esistenza del mondo edificando il suo universo in accordo con possibilità inaspettate e imprevedibili. Ad alcuni elementi “liberi” fanno da controcanto alter ego ingabbiati. Poi gocce ed elementi ascensionali, trasparenze e opacità, metafore di spirito e corpo. Elementi enigmatici senza limiti che innestano dialoghi e interazioni. Un linguaggio fatto di pause e di silenzi, di rarefazioni. Luoghi di immagini per singolarità abissali.
BREVE NOTA BIOGRAFICA - Giovanni Ciucci è nato a Ravenna il 22 ottobre del 1965. Completa gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e sin dagli esordi si interessa a metodologie che possano coniugare arti visive e sonorità. A partire dal 2010 elabora il laboratorio sperimentale Play, mediante il quale predispone una serie di progetti volti a coinvolgere altri musicisti a parteciparvi attivamente, seguendo un percorso di interazione che si completa con la performance dal vivo in spazi espositivi o in teatro. Questa serie di laboratori d’arte intendono sondare l’interscambio tra linguaggio visivo, sonoro e testuale, nonchè condurre un’analisi incentrata sui rapporti interumani, facendo ricorso a una personale metodologia e a strumentazioni diversificate, inclusi i dispositivi elettronici multimediali. Sviluppa negli anni un lavoro di ricerca incentrato sull’influenza reciproca che intercorre tra il canale visivo e il flusso sonoro, ideando sia composizioni sonore che produzioni video. Parallelamente si dedica alla realizzazione di ambientazioni sonore per installazioni d’arte e performance multimediali. Presenta le sue pubblicazioni in diversi centri culturali ed espone sia in mostre collettive che personali in varie città nazionali ed estere. Mantiene una regolare attività di saggista e teorico dell’arte. Attualmente collabora con la rivista “GRAPHIE”, è docente a contratto di “Teoria e metodo dei mass media” presso la Libera Accademia delle belle Arti di Rimini. Con l’editore IL VICOLO ha pubblicato Parametri dell’Arte (2014), Attraversamenti (2017) e Dal libro all’arte (2021).
da sabato 28 settembre 2024 a domenica 27 ottobre 2024