Giovanni da Rimini. Passato e presente di un’opera
La mostra ruota intorno alla preziosa tavola con le Storie di Santi realizzata da Giovanni da Rimini (notizie 1292-1315 ca,), in prestito dalla National Gallery di Londra.
Comunicato stampa
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma presentano dal 17 novembre 2017 al 18 febbraio 2018, nella sede di Palazzo Barberini, la mostra Giovanni da Rimini. Passato e presente di un’opera, a cura di Alessandro Cosma.
La mostra è l’occasione per il pubblico italiano di ammirare la preziosa tavola con le Storie di Santi realizzata da Giovanni da Rimini (notizie 1292-1315 ca.) acquistata dalla National Gallery di Londra nel 2015 grazie al generoso contributo di Ronald S. Lauder.
Giovanni da Rimini è uno dei principali e precoci esponenti della pittura riminese del Trecento, autore di alcune delle opere capitali per il rinnovamento della pittura adriatica dopo il passaggio di Giotto in città intorno al 1300, dagli affreschi del convento di Sant’Agostino al Crocifisso di San Francesco (Mercatello sul Metauro).
L’esposizione Giovanni da Rimini. Passato e presente di un’opera permette di confrontare direttamente l’opera londinese con le Storie di Cristo realizzate dal medesimo artista e oggi conservate a Palazzo Barberini. Le due tavole, databili agli inizi del Trecento, sono state considerate per lungo tempo parti di un’unica opera: sono infatti molto simili per composizione, impaginazione e stile ed erano forse legate entrambe all’importante convento eremitano di Sant’Agostino a Rimini.
Se non abbiamo notizie certe sulla loro origine, sembra però che alla fine del Seicento fossero conservate insieme proprio nelle collezioni della famiglia Barberini. Da lì presero poi strade diverse: quella di Londra passò nella collezione Camuccini per essere poi acquistata da Algernon Percy, IV Duca di Northumberland, e portata in Inghilterra nel 1835. Quella di Palazzo Barberini passò alla collezione Sciarra e venne infine acquistata dallo stato italiano nel 1897.
Accanto alle due tavole sono esposte anche le Storie della Passione di Cristo realizzate intorno al 1330-1335 da Giovanni Baronzio e oggi a Palazzo Barberini, a mostrare come l’influenza del più anziano Giovanni fosse ancora ben presente anche nella successiva generazione di pittori riminesi.