Giovanni Fattori / Giorgio Morandi
Farsettiarte presenta a Cortina d’Ampezzo due mostre di sicuro richiamo e di notevole interesse storico e artistico.
Comunicato stampa
Da Firenze a Cortina:
l’onda magica della poesia di
GIORGIO MORANDI
Garibaldi, soldati, briganti:
omaggio a
GIOVANNI FATTORI
Dal 9 al 31 agosto 2011 Farsettiarte presenta a Cortina d’Ampezzo due mostre di sicuro richiamo e di
notevole interesse storico e artistico.
Garibaldi, soldati, briganti: omaggio a Giovanni Fattori
La prima rassegna, in ordine cronologico, è il contributo di Farsettiarte alle celebrazioni per il 150° anniversario
della proclamazione del Regno d’Italia.
Il nucleo più significativo è costituito dai dipinti di Giovanni Fattori, che rievocano alcuni episodi del
Risorgimento italiano, come ad esempio Carica di cavalleria (La battaglia della Sforzesca), del 1880 circa o
Bivacco di militari e cavalli (Alle manovre), dipinto nel 1895.
Come è noto, fin dal 1848 il pittore toscano partecipò ai moti risorgimentali, con il compito, modesto, ma
egualmente pericoloso, di fattorino del Partito d’Azione. In seguito dedicò molte tele e acqueforti alle scene
militari, privilegiando gli aspetti umani e sociali della vita quotidiana dei soldati, evitando così la vuota retorica
celebrativa di alcuni suoi contemporanei.
Donne contro: “eroine” e “brigantesse”
La mostra è corredata da un interessante approfondimento, con video, pannelli e fotografie, dedicato ad alcune
figure femminili, che hanno svolto ruoli diametralmente opposti.
Da una parte, infatti, troviamo tre “eroine”: Anita Garibaldi (1821-1849), fedele compagna dell’Eroe dei due
Mondi, Cristina Trivulzio Belgiojoso (1808-1871), editrice di giornali rivoluzionari, scrittrice e giornalista e
Rose (Rosalia) Montmasson (1823-1904), unica partecipante femminile alla spedizione dei mille.
Dall’altra parte troviamo le donne passate alla storia come “brigantesse”, antenate delle brigatiste degli anni
Settanta, che combatterono contro lo Stato unitario, per lo più nelle regioni dell’ex Regno delle due Sicilie.
Erano coraggiose e determinate, a volte persino più combattive dei loro compagni, spinte non solo dal desiderio
di lottare per la libertà delle loro terre, “invase” dai piemontesi, ma anche per affermare la propria libertà
individuale, una primitiva e inconsapevole forma di ribellione al secolare stato di soggezione delle donne. Di
loro si sa ben poco, a volte solo il nome: Maria Brigida, Reginalda Cariello, Anna Cartabellotto, Carolina
Casale, Rosa Cedrone, Filomena Cianciarullo, Teresa e Serafina Ciminelli, Michelina Di Cesare, Maria Lucia
Di Nella, Cherubina Di Pierro, Filomena Di Poto, Maria Rosa Marinelli, Filomena Miraglia, Maria Oliverio,
Maria Pelosi, Filomena Pennacchio e altre ancora. Per quasi tutte fu un’avventura senza lieto fine, terminata nel
carcere o davanti al plotone d’esecuzione.
L’onda magica della poesia di Giorgio Morandi
Dopo il vivo successo di critica e pubblico, fatto registrare la scorsa primavera dalla mostra allestita a Firenze,
Farsettiarte ripropone la figura di Giorgio Morandi, con una selezione di venti dipinti ad olio, che ripercorrono
le tappe salienti della carriera del pittore bolognese. Attraverso i Paesaggi, i Cortili di via Fondazza, i Fiori, ma
soprattutto le tanto celebri Nature morte, il visitatore potrà entrare nel magico mondo poetico di Giorgio
Morandi, cogliere le sottili allusioni, avvertire il fascino discreto della sua interiorità, assaporare con gli occhi i
tocchi lievi della luce che accarezza i colori, avvicinarsi al misterioso ermetismo dei suoi simboli, quasi in
punta di piedi, per non violare i suoi silenzi e la sua concentrazione.
Ogni anno le maggiori gallerie pubbliche e private, italiane e straniere, dedicano ampie retrospettive all’arte di
Giorgio Morandi, eppure ogni volta si scoprono nuovi particolari inediti, si apprezzano i suoi ritmi e le sue
armonie, si svelano i segreti del suo mondo poetico ed il suo paziente e meticoloso metodo di lavoro.
Tra le opere più significative esposte a Cortina, ricordiamo una Natura morta del 1920 (olio su tela, cm 33x38),
una Natura morta del 1927 (olio su tela, cm 32x42,3), una Natura morta del 1940 (olio su tela, cm 34x63,1),
Fiori, del 1942 (olio su tela, cm 25,2x30), un Paesaggio del 1943 (olio su tela, cm 49x53), Cortile di via
Fondazza del 1954 (olio su tela, cm 60,3x40,7) e un Paesaggio del 1963 (olio su tela, cm 36x40,6).
Dal 9 al 31 agosto 2011