Giovanni Gaggia – Ho visto un’alba blu
Il Museo della Ceramica di Savona presenta Ho visto un’alba blu, mostra personale dell’artista marchigiano
Giovanni Gaggia, a cura di Livia Savorelli.
Comunicato stampa
Il Museo della Ceramica di Savona presenta Ho visto un’alba blu, mostra personale dell’artista marchigiano
Giovanni Gaggia, a cura di Livia Savorelli. Il titolo, ispirato dal testo di Blu, canzone dei CSI, ci conduce in una
narrazione poetico-politica in cui il blu è filo conduttore – visivo e metaforico – della fragilità umana, di «una
storia che si tesse insieme, dalla piccola e quotidiana memoria personale ad una più ampia e collettiva».
Blu come il mare che compare in Quello che doveva accadere, video inedito presentato in mostra che chiude
l’omonimo progetto corale – con la partecipazione di più di 50 voci tra artisti, critici, curatori poeti e giornalisti
– dedicato ad una delle pagine più tristi della Storia del nostro Paese, la Strage di Ustica, e presentato
ad Ancona al Museo Tattile Statale Omero: un arazzo ricamato in braille, un libro d’artista, ora un video che
riporta il tragico racconto al mare, prima luogo di morte ora di rinascita, in una sorta di inversione metaforica
del ciclo della vita, per una sospensione da un dolore così strettamente connesso all’umana esistenza. Mare
come dimensione politica.
Blu, nella sue varianti tonali, con l’installazione Cuore a Dio, mani al lavoro composta da 125 cuori in ceramica
realizzati da Gaggia in occasione della residenza tenutasi, tra fine novembre e inizio dicembre 2019 all’Antico
Giardino Laboratori di prossimità di Albissola Marina (SV) su invito dell’Associazione Culturale Arteam, per
realizzare un grande progetto partecipato, in cui le singole parti sono metafora di una comunità consapevole.
Ogni cuore, realizzato a partire dal calco di un vero cuore mummificato – la cui cromia è legata al colore
del mare, alla stessa tradizione ceramica ligure e alla valenza legata al colore blu nella tradizione cristiana,
considerato come simbolo di evasione e pace – è stato personalizzato da ogni persona, lasciando un segno
(un graffio, un disegno o una scritta) che facesse emergere il bianco e ristabilisse l’equilibrio del bianco-blu
della tradizione ceramica. Il segno, intimo e personale, lasciato da ciascuno come membro di una comunità, è
inoltre un inno alla difesa delle differenze e delle diversità.
Il progetto ha inoltre avviato un meccanismo virtuoso che, travalicando ogni confine geografico e fisico, si è
ampliato alla comunità “virtuale” che ha contribuito al progetto con disegni, selezionati dall’artista e da lui
stesso ricreati sul cuore in ceramica e, grazie alla collaborazione con LaboratorioL, estesa anche alle scuole
del territorio albissolese.
Un progetto di: Con la collaborazione di:
M
Civici
Musei
Savona
Blu come l’arazzo su cui compare in oro la scritta ADESSO, blu come la coperta della Marina militare, simbolo
del Mediterraneo e portatrice di una storia di dolore che da personale diviene collettiva, risanata dal gesto
rigenerante del ricamo delle donne in piazza con lo stesso filo oro che dodici anni fa era stato usato per cucire
dei cuori veri in una sua performance del 2009.
La mano accoglie, sfiora l’arazzo, decodifica la frase: ADESSO. Il cerchio si chiude, ora finalmente possiamo
vedere un’alba blu.
LA RESIDENZA
Il progetto annuale di residenze per l’Antico Giardino Laboratori di prossimità presso l’Ostello “Le Stuoie”
ad Albissola Marina (SV) – ideato dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina e curato da Livia
Savorelli – ha visto selezionato come artista in residenza per l’anno 2019, Giovanni Gaggia (1977) – artista
multiforme la cui ricerca muove dalla performance al ricamo, dal disegno alla ceramica – che ha presentato
il progetto Unus papilio erat: Cuore a Dio, mani al lavoro, il cui titolo trae origine dal motto caro alla Santa
Maria Giuseppa Rossello, albissolese d’origine e patrona dei ceramisti liguri, Cuore a Dio, mani al lavoro.
In concomitanza con la residenza, è stato inoltre realizzato sia un laboratorio creativo di inclusione sociale
riservato agli ospiti della Casa Famiglia “Casa Benedetta Rossello”, realizzato con la guida dei maestri
ceramisti Giacomo Lusso e Carlo Sipsz, sia un laboratorio aperto alla comunità albissolese, che ha visto la
partecipazione anche del Vicesindaco Nicoletta Negro, di alcuni membri della Giunta comunale di Albissola
Marina e di alcuni consiglieri delegati.
Concepito come processo relazionale, destinato a continuare anche dopo la fine della residenza, il progetto
ha dato vita ad un meccanismo virtuoso che è continuato anche dopo il termine della residenza coinvolgendo
i bambini delle scuole elementari di Albissola Marina, grazie ai laboratori dedicati condotti da Alessio Cotena
e Marco Isaia di LaboratorioL. La pratica relazionale ha acceso i cuori per la realizzazione di un grande progetto
collettivo e diffuso.
Il progetto ha goduto del sostegno scientifico e promozionale del MuDA - Museo Diffuso Albisola che ha anche
realizzato un’intervista agli attori del progetto, pubblicata sul canale Youtube del MuDA.
GIOVANNI GAGGIA
Nasce nel 1977 a Pergola (PU), dove tutt’oggi vive e lavora.
Nel 2008 fonda Casa Sponge, luogo di accoglienza e rifugio di artisti. Nel 2016 pubblica il libro Inventarium,
presentato in molte istituzioni italiane. Ha partecipato a mostre personali, collettive, progetti di residenza
e conferenze su tematiche sociali e politiche. Le sue performance sono state presentate in teatri, gallerie e
festival. Nel 2019 apre con una sua performance il padiglione di Beverly Pepper, collaterale della 58a Esposizione
Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia. Nel 2020 inizia con il MUSMA Museo della Scultura Contemporanea
di Matera il laboratorio COMPLEX APARTMENT; per lo stesso museo realizzerà l’opera Stanze
complesse, immagine scelta per la XVI giornata del contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei
Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Una delle quattro cover di ESPOARTE 110 per festeggiare i vent’anni
della rivista è a lui dedicata. Dal 2021 il Museo Tattile Statale Omero di Ancona ospita in permanenza un suo
progetto a più voci dal titolo QUELLO CHE DOVEVA ACCADERE: ovvero l’arte come memoria civile. Nello stesso
anno esce per la collana Effusioni di Gusto, Maretti editore, Mauro Uliassi incontra/meets Giovanni Gaggia.
www.giovannigaggia.it
LINK ALLA CARTELLA STAMPA:
https://drive.google.com/drive/folders/1bCXpn3t5WSSTMxBEBXEs686dWC0fE-_T?usp=sharing
Un progetto di: Con la collaborazione di:
M
Civici
Musei
Savona
Giovanni Gaggia
HO VISTO UN’ALBA BLU
a cura di Livia Savorelli
Un progetto di Associazione Culturale Arteam e Fondazione Diocesana Comunità Servizi - Caritas Savona Noli
In collaborazione con MUSA – Civici Musei Savona, Museo della Ceramica di Savona, Fondazione Agostino
De Mari, MuDA - Museo Diffuso Albisola, Laboratorio L, Italia Nostra - Sezione di Savona
30 ottobre - 19 dicembre 2021
Inaugurazione sabato 30 ottobre dalle ore 16.30 con talk di presentazione in Sala conferenze e, a seguire,
visita dell’installazione al Museo della Ceramica
Museo della Ceramica di Savona
Palazzo Gavotti, piazza Chabrol 1, Savona
Programma sabato 30 ottobre 2021:
• Laboratorio performativo di Giovanni Gaggia aperto al pubblico dalle ore 10 alle 12, ingresso gratuito con
prenotazione al link:
http://musa.savona.it/museodellaceramica/laboratorio-gratuito-con-lartista-giovanni-gaggia/
ed esibizione Green Pass all’ingresso
• Talk di presentazione del progetto dalle ore 16.30 con gli interventi di:
Giovanni Gaggia, artista
Livia Savorelli, curatrice della mostra, membro del direttivo di Associazione Culturale Arteam e Direttore Editoriale
della rivista Espoarte
Marco Berbaldi, Presidente Fondazione Diocesana Comunità Servizi
Luca Bochicchio, Direttore scientifico del MuDA Museo Diffuso Albisola e di Casa Museo Jorn
Alessio Cotena, Responsabile del Servizio Educativo della Pinacoteca Civica e del Museo della Ceramica (Palazzo
Gavotti, Savona)
Ingresso gratuito, per un massimo di 45 partecipanti, con prenotazione al link:
http://musa.savona.it/museodellaceramica/presentazione-al-pubblico-di-ho-visto-unalba-blu-di-giovanni-gaggia/
ed esibizione Green Pass all’ingresso.