Giovanni Gaggia – Intexěre tempus
Nei suggestivi spazi dell’antico lavatoio di Palazzo Lamperini, costruito nel 1888 nel quartiere San Lorenzo, si svolgerà intexěre tempus (ricamare il tempo), nuova performance dell’artista Giovanni Gaggia (Pergola, 1977).
Comunicato stampa
Mercoledì 18 e giovedì 19 marzo 2015, nei suggestivi spazi dell'antico lavatoio di Palazzo Lamperini, costruito nel 1888 nel quartiere San Lorenzo, si svolgerà intexěre tempus (ricamare il tempo), nuova performance dell'artista Giovanni Gaggia (Pergola, 1977). In un luogo ricco di memoria e di ricordi, i partecipanti avranno modo di interagire direttamente con l’artista e condividere attivamente con lui - attraverso un originale percorso di introspezione e di riflessione - storie vere di uomini e donne vittime di violenza. Un gesto artistico in grado di innescare cortocircuiti visivi ed emotivi con il preciso intento del non voler dimenticare. In intexěre tempus Gaggia usa lo spazio metaforico dell'arte per denunciare le implicazioni etiche legate alle ingiustizie sociali e culturali, le discriminazioni di razza e di sesso e più in generale tutti gli abusi derivanti dalle relazioni di potere che affliggono la società contemporanea. Per questo motivo la performance si avvale della collaborazione di Amnesty International, l’Organizzazione non governativa indipendente e autofinanziata che dal 1961 difende i diritti umani ovunque essi siano violati.
L'opera che nascerà dall'azione sarà presentata al pubblico il 27 aprile 2015 nella mostra personale di Giovanni Gaggia, a cura di Diego Sileo, che inaugurerà la nuova sede della galleria Rossmut nello stesso quartiere di San Lorenzo.
La partecipazione alla performance, con posti limitati, sarà accessibile (per una sola persona alla volta) dalle ore 10 alle ore 17 presso Palazzo Lamperini in via Tiburtina 180, solo su prenotazione contattando la galleria all'indirizzo e-mail [email protected] o al numero di telefono 06-5803788
Giovanni Gaggia nasce a Pergola (PU) nel 1977 dove attualmente vive e lavora. Nel 2008 fonda Sponge ArteContemporanea assumendone la direzione artistica.
L'opera di Giovanni Gaggia è fondamentalmente ricerca d'equilibrio fra azione performativa e disegno. Sono questi i luoghi in cui la sua poetica, sempre e comunque aderente alla fisicità del corpo, è andata definendosi negli anni. In particolare essa si è concentrata sull'immagine del cuore; un cuore anatomico e carnale, protagonista di alcune azioni dal grande impatto emotivo alle quali è seguita una ricerca più delicata, seppur ugualmente potente, evidenziata dalla recente dedizione al ricamo.
Identità, ritualità, sacrificio e condivisione sono gli elementi cardine delle performance, tutte caratterizzate da intense interazioni con l'altro. In esse le identità in gioco subiscono contaminazioni reciproche che rimandano a rituali sciamanici ed iniziatici dove a mutare è lo spirito più profondo dell'essere umano. Il contenuto delle azioni ed i richiami al sacrificio possono essere visti, quindi, come metafora di liberazione e come epifania dell'anima.
Tra le sue personali si ricordano: 2015 – Inventarium, a cura di Serena Ribaudo, Canto217, Palazzi Costantino / Di Napoli, Palermo. 2014 - Centrum Naturae (doppia personale), a cura di Roberto Paci Dalò, Scalone Vanvitelliano / Chiesa della Maddalena, Pesaro. Et Curis (doppia personale), a cura di Loretta Di Tuccio, intervento critico Fabrizio Pizzuto, galleria Rossmut, Roma. 2013 - Sic Dulce Est, a cura di Cristina Petrelli, Palazzo di San Clemente / Archispazio, Firenze. 2012 - Where is your brother? (doppia personale) a cura di Davide Quadrio e Studio Rayuela (Flavia Fiocchi e Francesco Sala) SpongePill-Casa Déclic / Guastalla Pilates, Milano. 2011 - I need you a cura di Claudio Composti, Spazio NovaDea, Ascoli Piceno / Corpo fisico, corpo etereo (doppia personale), a cura di Roberta Ridolfi, Factory – Art gallery, Berlino – Germania. 2008 - Aforismi Simpatetici, a cura di Chiara Canali, Museo dei Bronzi Dorati, Pergola (PU) . 2007 - Di spirito e di Carne, testo critico di Roberta Ridolfi, Factory-Art gallery,Trieste.