Giovanni Giaretta / Renato Leotta – Vaalbara
Tra i lavori esposti Effetto Majorana (la solfatara, recording of disapperance) 2014, video inedito, realizzato da Giovanni Giaretta e Renato Leotta, che documenta alcuni esercizi di sparizione nello spazio. Durante il periodo della mostra verrà presentato un contributo di Cesare Pietroiusti.
Comunicato stampa
Alcune evidenze scientifiche attuali dimostrerebbero l'effettiva esistenza della Vaalbara, il primo supercontinente che si suppone si sia formato sulla Terra circa tre miliardi di anni fa. La ricostruzione di un protopaesaggio è possibile solamente attraverso le tracce che ha lasciato nel paesaggio visibile, residui di un'epoca che si perde tra gli eoni. L'analisi di queste impronte permette di ipotizzarne le evoluzioni, dalla sua formazione ad oggi, nei termini però di una umana comprensione. Questo luogo d'origine può essere evocato facendo affidamento su quelle certezze che occupano uno spazio liminale fra la realtà e l'ignoto e permettono l'orientamento in un ambiente strutturato su queste due coordinate.
Il paesaggio si mostra e si nasconde, è immobile e mutevole insieme, immaginario ideale e ciclico avvicendamento di momenti riconoscibili in periodi simili distesi sull'asse della memoria. Mappe mentali della nostra consapevolezza, ordine e conforto della nostra coscienza che delineano geografie quotidiane, cosmogonie e massimi sistemi.
Se quello che vedo è quello che conosco, il paesaggio immaginario è forse un tentativo d'intendere lo stesso senza le categorie e le applicazioni umane, un altrove temporale - e temporaneo - che sottintende il cambiamento come forma e materia proprie. I residui di un paesaggio primordiale si riversano in un altro paesaggio a cui l'occhio costantemente si abitua.
Vaalbara inaugura il 14 febbraio alle ore 19 e sarà visibile dal 17 febbraio al 12 aprile in Galleria FuoriCampo. Tra i lavori esposti Effetto Majorana (la solfatara, recording of disapperance) 2014, video inedito, realizzato da Giovanni Giaretta e Renato Leotta, che documenta alcuni esercizi di sparizione nello spazio. Durante il periodo della mostra verrà presentato un contributo di Cesare Pietroiusti.
Giovanni Giaretta è nato nel 198 a Padova. Attualmente vive e lavora ad Amsterdam. Dopo la laurea in Progettazione e Produzione delle Arti Visive presso l'Università IUAV di Venezia, nel 2010 prende parte al programma di residenza della Dena Foundation for Contemporary Art a Parigi e alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, nel 2011 partecipa al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti con Susan Hiller visiting professor. Giaretta ha mostrato il suo lavoro in numerose mostre in Italia e all'estero, in spazi istituzionali come: Macro (Roma, IT); De Ateliers, (Amsterdam, NL); Fondazione Botin (Santander, SP); La Tolerie (Clermont Ferrand, FR); Départemental Musée d'art contemporain de Rochechouart, (Rochechouart, FR); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, (Torino, IT); Motive Gallery (Amsterdam, NL) e Peep-Hole (Milano, IT). Nel 2013 è stato selezionato per il 5 × 5 Castello. Premi internazionale d'arte contemprani Disputaciò de Castello (Castello, SP). Suoi lavori video sono stati proiettati al Vide oart Yearbook 2008 alla Galleria Civica di Trento, evento parallelo di Manifesta 7 e Villa Medici all'interno di TEATROЯOTATE, curato dal artista Laurent Montaron.
Renato Leotta è nato nel 1982 a Torino, dove attualmente vive e lavora. Nel 2007 si laurea in fotografia presso l'Istituto Europeo di Design di Torino, nel 2008 partecipa al programma di residenza della Fondazione Spinola Banna. Oltre alla sua ricerca artistica, nel 2008, fonda CRIPTA747, una piattaforma curatoriale, con sede a Torino, interessata al riconoscimento delle espressioni artistiche più radicali presenti in Italia.
Leotta ha partecipato a numerose mostre collettive, in spazi indipendenti e istituzionali come la mostra alla Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Le Magasin di Grenoble, la Fondazione Morra Greco, Napoli, Fondation Antoine De Galbert, Parigi, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Barriera, Torino, Palais des Beaux-Arts, Bruxelles, Galerie nazionale d'Art, Nancy, Palazzo Reale, Milano
Cesare Pietroiusti è nato nel 1955 a Roma, dove attualmente vive. Arriva all'arte da studi di medicina, con una tesi in clinica psichiatrica alla fine degli anni '70. I suoi libri d'artista Pensieri non-Funzionali (1997) - Pensieri non funzionali (2000) documentano molti dei suoi progetti, realizzati e non-realizzati (www.nonfunctionalthoughts.net). Singolarmente o come membro di collettivi, Pietroiusti ha esposto dal 1977, in spazi privati e pubblici, deputati e non, in Italia e all’estero, tra cui "Exhibit A" (Serpentine Gallery, Londra, 1992); "Nowhere" (Louisiana Museum, Humlebæk, 1996); Biennale di Venezia (1990, 1999, 2003); Biennale di Tirana (2005), Performa 07, New York (2007) e la Biennale di Atene (2009). Sue mostre personali sono ospitate a Jartrakor, Roma (1978, 1980, 1983, 1984, 1985), Studio Casoli, Milano (1987), Galleria Alice, Roma (1989); Galleria Primo Piano, Roma (1994); Ikon Gallery, Birmingham (2007); MAMbo, Bologna (2008, con Stefano Arienti); Galleria Franco Soffiantino, Torino (2009); e Wilkinson Gallery, Londra (2009). Pietroiusti è stato professore presso l'Università di Venezia (IUAV) dal 2004 ed è professore presso l'Art Institute di Boston (2009-in corso), nonché curatore del programma di residenza Fondazione Ratti a Como (2007-2011). Co-fondatore di molti progetti gestiti da artisti, tra cui lo spazio sperimentale Jartrakor a Roma (1977-1985), il Gruppo di Piombino (1986-1992), Giochi del Senso e / o nonsenso (1996), Oreste (1997-2001), Nomads e residenti a New York (2000-2001), Lu Cafausu (2007-in corso), Trastevere 259 (2009-in corso), e Museo dell'Arte Italiana in esilio (2010-in corso). Pietroiusti sta amministrando (2012-in corso) la gestione di una clinica medica quasi in fallimento a Roma.
VAALBARA
Giovanni Giaretta | Renato Leotta
with a contribution by Cesare Pietroiusti
opening 14 february 7 pm
17 february - 12 april 2015
There is some modern scientific evidence that appears to show that Vaa lbara did once exist. This was the first supercontinent that it is believed formed on the Earth around three billion years ago. The reconstruction of a proto-landscape is only possible through the traces it left in the visible landscape, left over from an age that existed many, many eons ago. An analysis of these traces allows scientists to suggest how it might have developed and changed, from its formation up until the present day, but in terms of ordinary, human understanding. This place of origin can be pictured in the mind's eye by having recourse to those certainties that occupy a borderline area between the known reality and the unknown, and that allow us to steer a surer course in a more fixed space, centred around these two coordinates.
The landscape reveals itself and conceals itself, it is immobile and changeable at the same time; it is a conceptual and cyclical imaginary succession of distinct moments that can be recognised as belonging to similar periods that are carefully laid out along the axis of memory. Mental maps of our awareness, order and a reassurance for our conscience that delineate daily geographies, cosmogonies and the universal order.
If what I see is what I know, the imaginary landscape is perhaps an attempt to understand that which I know, without human categories and applications, another place in time – and a temporary one – that lies behind change, or underneath it, in terms of its own form and matter. The residual traces of a primordial landscape are transferred into another landscape, which the eye constantly accustoms itself to.
Vaalbara opens on 14 February at 19.00, and will be on view from 17 February until 12 April at Galleria FuoriCampo on show Effect Majorana (la solfatara, recording of disapperance) 2014 realized by Giovanni Giaretta e Renato Leotta. The unedited video documents some exercises to disappear in space. The contibution of Cesare Pietroiusti will be presented during the period of the exhibition.
Giovanni Giaretta was born inPadova in 1983. He currently works and lives in Amsterdam. After graduating in Design and Production of Visual Arts at the University IUAV of Venice, in 2010 took part in the residency program of the Dena Foundation for Contemporary Art in Paris and Bevilacqua La Masa Foundation in Venice and in 2011 he participated to the Advanced Course in Visual Arts of the Fondazione Antonio Ratti with Susan Hiller as visiting professor. Giaretta showed his work in many shows in Italy and abroad, in institutions and spaces like: Macro (Rome, IT); De Ateliers, (Amsterdam, NL); Foundation Botin (Santander, SP); La Tolerie (Clermont Ferrand, FR); Musée départemental d’art contemporain de Rochechouart, (Rochechouart, FR); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, (Torino, IT); Motive Gallery (Amsterdam, NL) and Peep-Hole (Milan,IT). In 2013 was selected for the 5×5 Castellò. Premi International d’art contemprani Disputaciò de Castellò (Castellò, SP).
Renato Leotta was born in 1982 in Torino, where he currently works and lives. In 2007 he graduated in photography at the Istituto Europeo di Design in Torino, and the following year, he have been awarded for the Fondazione Spinola Banna's residency program. Besides his artistic research, in 2008, Leotta founded CRIPTA747, a curatorial platform, based in Torino, interested in the recognition of the most radical artistic expressions in Italy. Leotta has participated in many group exhibitions in indipendent center of art and institution including show at Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Le Magasin di Grenoble, Fondazione Morra Greco, Napoli, Fondation Antoine De Galbert, Paris, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Barriera, Torino, Palais des Beaux-Arts, Bruxelles, Galerie National d'Art, Nancy, Palazzo Reale, Milano
Cesare Pietroiusti was born in 1955 in Rome, where he currently lives. Trained as a medical doctor, Pietroiusti studied Psychiatry in the late 1970s. His artist’s book Pensieri non funzionali (1997) - Non Functional Thoughts (2000) documents many of his projects, both realized and un-realized (www.nonfunctionalthoughts.net). Either singularly or as a member of collectives, Pietroiusti participated in group and solo exhibitions since 1977, including “Exhibit A” ( Serpentine Gallery, London, 1992); “NowHere” (Louisiana Museum, Humlebæk, 1996); Venice Biennale (1990, 1999, 2003); Tirana Biennale (2005), Performa 07, New York (2007) and the Athens Biennale (2009). Solo projects were held at Jartrakor, Rome (1978, 1980, 1983, 1984, 1985), Studio Casoli, Milano (1987), Galleria Alice, Rome (1989); Galleria Primo Piano, Rome (1994); Ikon Gallery, Birmingham (2007); MaMbo, Bologna (2008, with Stefano Arienti); Galleria Franco Soffiantino, Torino (2009); and Wilkinson Gallery, London (2009). Pietroiusti has been a professor of studio practice at the University of Venice (IUAV) since 2004 and is MFA faculty professor at The Art Institute of Boston (2009-on-going), as well as curator at the Fondazione Ratti residency program in Como (2007-2011). Co-founder of many artist-run projects including the experimental space Jartrakor in Rome (1977-1985), Gruppo di Piombino (1986-1992), Giochi del Senso e/o Nonsenso (1996), Oreste (1997-2001), Nomads and Residents in New York (2000-2001), Lu Cafausu (2007-ongoing),Trastevere 259 (2009-ongoing), and Museo dell’Arte Italiana in esilio (2010-ongoing), Pietroiusti is currently (2012-ongoing) administrating a quasi-bankrupt medical clinic in Roma.