Giovanni Morbin – Campo di ricerca
Il progetto è costituito da una trentina di lavori che includono alcune delle opere più significative delle serie dalla fine degli anni Ottanta, a cui si aggiungono nuove opere tra cui alcune realizzate in site-specific per gli spazi della Fondazione.
Comunicato stampa
Fondazione Bevilacqua La Masa ha presentato oggi Campo di ricerca, mostra personale di Giovanni Morbin (Valdagno, Vicenza, 1956), a cura di Daniele Capra. Il progetto è costituito da una trentina di lavori che includono alcune delle opere più significative delle serie dalla fine degli anni Ottanta, a cui si aggiungono nuove opere tra cui alcune realizzate in site-specific per gli spazi della Fondazione.
Morbin, uno dei più importanti body artist italiani, è in questi mesi protagonista di diversi importanti progetti espositivi in spazi istituzionali e gallerie sia all'estero che in Italia che, insieme, rappresentano la più ampia ricognizione mai dedicata alla sua ricerca, che dalla fine degli anni Settanta si struttura tra la performance e la scultura.
A partire dall’approccio libero e anticonformista dell’artista - che si manifesta fin dagli anni dell’università, quando frequenta i corsi di Emilio Vedova all’Accademia di Belle Arti di Venezia, nei quali è l’unico studente a non dipingere - Campo di ricerca analizza, come il titolo suggerisce, l’ampiezza dei campi di ricerca artistica di Morbin, la cui pratica tende a superare le definizioni di contenitore e contenuto.