Giovanni Morbin

Informazioni Evento

Luogo
CENTRALE FIES
Località Fies 1 , Dro, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

8 – 19 luglio mostra visitabile su appuntamento
20 – 23 luglio / 25 – 28 luglio mostra visitabile dalle 20.00 alle 24.00

Vernissage
07/07/2018

ore 18

Artisti
Giovanni Morbin
Curatori
Denis Isaia
Generi
arte contemporanea, performance - happening, personale

Mostra antologica a cura di Denis Isaia + performance Concerto a Perdifiato

Comunicato stampa

DRODESERA XXXVIII EDIZIONE
S U P E R C O N T I N E N T ²
CENTRALE FIES, DRO (TN)
20_28 LUGLIO

29 GIUGNO
l’artista Giovanni Morbin presenterà in conferenza stampa
Il giro del Mondo con partenza da fermo (Movimento con passo falso), 1985-2018_performance

Giovanni Morbin raccontato da Giovanni Morbin_lecture performance
alla presenza di pubblico e stampa

7 LUGLIO OPENING EXHIBIT
Giovanni Morbin _mostra antologica a cura di Denis Isaia + performance Concerto a Perdifiato
8 – 19 luglio mostra visitabile su appuntamento
20 – 23 luglio / 25 – 28 luglio mostra visitabile dalle 20.00 alle 24.00

21 LUGLIO LIVE WORKS GUEST PERFORMER
Ibridazione 1 -Bodybuilding_durational performance
All’interno di Live Works performance act awards Vol.6 dal 20 al 22 luglio

28 LUGLIO EXHIBIT COLLATERAL EVENT
Conversazione con GO_Ibridazione 7_performance

COMUNICATO STAMPA

Nell’ambito del percorso di valorizzazione e storicizzazione della performance, all'interno della XXXVIII edizione di DRODESERA intitolata quest'anno SUPERCONTINENT², Centrale Fies dedica un approfondimento all'artista concettuale e performativo Giovanni Morbin (Valdagno, 1956).

Il percorso si apre venerdì 29 giugno alle ore 11.00 presso ”Le terme” di Centrale Fies, con la presentazione di Giovanni Morbin de Il giro del Mondo con partenza da fermo (Movimento con passo falso), 1985-2018, una conferenza stampa che lancia la riedizione della storica “grande impresa” dell'artista.
Presa la decisione di non dipingere più, nel 1985 Giovanni Morbin decide di liberarsi delle braccia e spedisce a due indirizzi a caso, uno a est e uno a ovest di Vicenza, una copia fotografica del suo braccio sinistro e una copia del destro con l’invito, per l’ignaro destinatario, a proseguire il tragitto fino a creare idealmente un abbraccio planetario. In occasione del progetto espositivo dedicato all'artista presso Centrale Fies l’impresa riparte da Dro con una conferenza stampa e la prima spedizione delle braccia, in attesa che all’artista siano restituite.

A seguire, alle 14.30, ci sarà una lecture performance per un numero limitato di partecipanti intitolata Giovanni Morbin raccontato da Giovanni Morbin: un momento seminariale di studio e ascolto in cui l'artista, fine conoscitore della storia dell'arte, racconta la sua opera nel contesto artistico e sociale che dal primo '900 arriva ai giorni nostri. Marcel Duchamp, il corpo del fascismo, l'anomalia della rappresentazione fotografica sono solo alcuni degli attori chiamati a raccolta dall'artista in questa speciale e intima narrazione.

Un ulteriore e fondamentale momento di approfondimento si svolgerà venerdì 7 luglio alle 19.00 nello spazio della “Galleria trasformatori” con l'opening della mostra antologica curata da Denis Isaia intitolata Giovanni Morbin.
Il progetto, scandito dalla riproposizione di alcune fra le azioni più note dell'artista, prende spunto da un nucleo di opere per lo più inedito degli anni ’70 e ’80 fino alle più recenti. La mostra, che racconta l’interazione fra i diversi linguaggi delle arti e sviluppa alcuni nuclei tematici cari all'artista e centrali per la sua riflessione su corpo e comportamento umano, sarà accompagnata da un apparato divulgativo che fornirà la più completa monografia sull'artista, frutto sia della documentazione del progetto espositivo di Fies che di un lavoro d'archivio.

A seguire, nello spazio della ”Turbina 1”, si svolgerà alle 21.00 la performance Concerto a Perdifiato dove un'orchestra composta da una ventina di performer volontari eseguirà una partitura su temi proposti dai perfomer stessi, utilizzando ciascuno uno Strumento a Perdifiato: un oggetto creato da Giovanni Morbin che congiunge bocca e orecchio e che permette di “ufficializzare” un’azione altrimenti letta come bizzarra, parlare a sé stessi.

Giovanni Morbin sarà presente anche all'interno di LIVE WORKS Performance Act Award, che si svolgerà a Centrale Fies dal 20 al 22 luglio e che per questa sesta edizione propone al pubblico, oltre ai 12 lavori selezionati dal bando, le ricerche di cinque guest performer: con Giovanni Morbin, Maria Hassabi, Lina Lapelité, Slavs&Tatars, le immagini inedite di Mario Mieli e Franco Buffoni.
Per Live Works, Morbin presenta una delle sue azioni più note e iconiche Ibridazione 1 – Bodybuilding: una performance in cui l'artista cementa parte del proprio braccio all'interno di un muro tentando una forma di ibridazione tra umano e artificiale, forzando lo statuto di corpi e oggetti e ponendoli su uno stesso piano d'azione. Il corpo dell'artista è immobile come la parete e la parete diventa appendice del corpo umano.

La performance che conclude il prezioso progetto di valorizzazione della ricerca performativa di Giovanni Morbin a Centrale Fies si svolgerà infine il 28 luglio, dalle 19.00 alle 23.00 nel Parco della Centrale: Conversazione con GO_ Ibridazione 7 che vede l'artista salire su un albero e restarci sopra per tre ore, rientra nell'ambito della ricerca dell'artista sulle “ibridazioni” tra mondo umano e, in questo caso, mondo naturale.

GIOVANNI MORBIN: nasce a Valdagno, Vicenza, il 9 agosto 1956. Vive e lavora a Cornedo Vicentino. Nel 1982 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver seguito il corso di pittura nel laboratorio di Emilio Vedova. Dal 1978 la sua ricerca è legata ai comportamenti e la performance è il mezzo ideale per esprimere le sue idee. Parallelamente al lavoro comportamentale si interessa alla costruzione di oggetti funzionali all’azione quotidiana e conferisce loro il valore di strumenti (Strumento a Perdifiato, Scultura Sociale, Carta d’apparati e DNA). Nel 1993 ad Ottomat presenta “Forme di comportamento”, è coautore e firmatario della dichiarazione poetica ETICA ESPRESSIVA UNIVERSALE (EEU), pubblicata sul “Corriere della Sera” l’8 maggio 1994 e nello stesso anno inventa lo Strumento a Perdifiato. Nel 1995 fonda SUPERFICIE TOTALE, che diventa il contenitore delle sue azioni e inizia a caratterizzare le sue performance (Ibridazioni) con la presenza animale, vegetale, minerale e artificiale. Dal 2002 è attivo come ritrattista (il mondo esterno) e nella progettazione d’interni (il mondo visto dall’interno) nell’ambito del progetto “Non sto più nella pelle”: si tratta di ritratti su commissione eseguiti col sangue del committente stesso. Negli ultimi anni, conduce una ricerca sulla natura di forma e immagine utilizzando oggetti della vita quotidiana che concretizzano le azioni artistiche svolte. Ha esposto o realizzato performance presso il Museo Marino Marini, Firenze (2014), Centrale Fies – Ambienti per la produzione di Performing Arts, Trento (2013), Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2013), Museo MaGa, Gallarate (2011), Artericambi, Verona (2010), Gallerija Gregor Podnar, Lubiana (2010), Istituto Svizzero, Roma (2010), Mart, Rovereto (2010), ViaFarini, Milano (2009).