Giovanni Zaffagnini – Lanterne per lucciole lucciole per lanterne
Guida pratica alle apparenze. Durante gli incontri del progetto bolognese Lucciole per lanterne, l’artista ha invitato i collaboratori a scrivere schede pseudo-scientifiche ispirate alle sue fotografie.
Comunicato stampa
Domenica 19 gennaio alle ore 17.00, presso Lo Spazio di via dell’ospizio, verrà inaugurata la mostra Lanterne per lucciole lucciole per lanterne. Guida pratica alle apparenze di Giovanni Zaffagnini. La mostra fotografica sarà accompagnata da nove disegni di Francesco Guerrini. Durante la serata di inaugurazione alcuni degli scrittori che hanno partecipato al progetto Paolo Albani, Ivan Levrini, Giovanni Maccari, Gianfranco Mammi, Mauro Orletti, Paolo Pergola, Simone Salomoni leggeranno i loro racconti ispirati alle fotografie di Zaffagnini.
Lucciole per lanterne è un progetto artistico-letterario nato a Bologna, dove, per molto tempo, un gruppo di artisti e scrittori si è ritrovato a scrivere, discutere, ironizzare sulle cose del mondo. Durante uno di questi incontri, Zaffagnini ha proposto agli amici scrittori di lasciarsi ispirare da alcune sue immagini fotografiche e di scrivere delle schede pseudoscientifiche di zoologia e botanica. Le foto aprono ad immaginari altri, suggeriscono una surrealtà popolata da esseri e forme nate dal mondo naturale e dal mondo umano, da blocchi di arenaria, da macchinari, dagli interventi effettuati sulla natura stessa. Occhi aperti, atti al sogno, ispirati dalle forme, possono vedere quindi il mondo di Zaffagnini popolato da insetti e piante là dove non si erano mai notati, irrigatori che si trasformano in chiocciole, nastri trasportatori in mantidi religiose, pietre in murene e rospi etc. E' nato così questo schedario, affatto tecnico, assolutamente divertente e finemente letterario. Il mondo di Zaffagnini sarà in mostra fino all'8 febbraio, insieme ai disegni che Guerrini ha realizzato per coronare le schede scientifico/letterarie.
Giovanni Zaffagnini (1945) vive e lavora a Fusignano (Ravenna). Dalle ricerche etnografiche degli anni settanta è passato successivamente alla fotografia di paesaggio, con particolare attenzione agli spazi urbani, all’ambiente e ai vari aspetti della quotidianità, mettendo spesso in relazione la sua opera con altre forme di espressione. Nel 1986, su progetto di Gianni Celati, è stato fra i curatori della mostra itinerante e del volume Traversate del deserto (Ravenna, Essegi Editore). Mostre (selezione): L’insistenza dello sguardo, fotografia italiana 1839-1989 (a cura di P. Costantini e I. Zannier, Venezia, Palazzo Fortuny, 1989); La matière, l’ombre, la fiction (a cura di J.C.Lemagny, Paris, Galerie Colbert, 1994); Modena per la fotografia (a cura di W. Guadagnini, Modena, Palazzina dei giardini, 1997); 32 Italian Photographers: A tribute to Phyllis Lambert (Montreal, Canadian Centre for Architecture, 1999); Pensèes Sauvages (Sceaux, La Galerie du Petit Chateau, 2003); Herbolarium (Bari, Castello Svevo, 2004); Architettura in Emilia-Romagna nel secondo Novecento (a cura di M. Lupano e P. Orlandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, 2005); Un Po di particolari (Blue project, Vila Real de Santo Antonio, Portugal, 2007); Tecla (Bolzano, Galleria Foto-forum, 2008); 54° Biennale di Venezia, Pad. Italia, (Reggio E., Chiostri di San Pietro, 2011); Sembianze (a cura di I. Zannier e R.Maggiori, Rep. di San Marino, Museo San Francesco, 2011); Desert Inn (a cura di C.Garzia, Bari, Castello Svevo, 2012); Deserto Km.0 (a cura di M. Isabel Fernandez, Forlì, Biblioteca A.Saffi, 2012); Fin dove può arrivare l’infinito? a Luigi e Paola Ghirri (a cura di D. De Lonti, Rubiera, Linea di confine, 2012). Monografie (selezione): Terra,case,strade,acqua, (Padova, Interbooks, 1992) Tecla (Fusignano, I figli del deserto, 1994), Carte riciclate (Milano, Charta, 2001); Herbarium (Milano, Silvana Ed. 2003); Io vidi. Il paesaggio nella poesia di Dino Campana, (Ravenna, Longo Ed. 2003); Ville dei sogni (Ravenna, Danilo Montanari Ed. 2006); Gli alberi morti, (Ravenna, Danilo Montanari Ed. 2010); A cielo aperto. Nel paesaggio rurale della Bassa Romagna, (Castel Maggiore, Editrice Quinlan, 2011).