Gipi
In occasione della mostra l’artista espone 150 opere originali con una visione a 360 gradi del suo lavoro, dalle tavole per le celebri graphic novel, alle illustrazioni per giornali alle copertine di libri.
Comunicato stampa
Una grande mostra dedicata a uno dei più significativi artisti contemporanei italiani: Gianni Pacinotti, in arte GIPI.
Sono state selezionate oltre 150 opere originali per quella che si propone come la prima grande mostra antologica sull’autore, con una visione a 360 gradi del suo lavoro, dalle tavole per le celebri graphic novel, alle illustrazioni per giornali quali la Repubblica, Internazionale, süddeutsche Zeitung, alle copertine di libri. Una sezione è dedicata al paesaggio, soggetto molto amato da Gipi, in cui verranno presentati diversi lavori inediti.
“Capace di disegnare parole e parlare attraverso disegni e acquarelli, con la maestria di chi sa fermare il racconto per inondarlo di emozioni”, come nelle parole del critico Luca Raffaelli, Gipi è disegnatore, fumettista, illustratore, regista: un artista in campi diversi, maestro sia del racconto che dell’immagine.
L’enciclopedia Treccani lo definisce “autore, con uno stile nervoso e graffiante, di racconti brevi e storie lunghe di cui sono protagonisti l’Italia di provincia, i diseredati e sofferti temi autobiografici”.
Gipi racconta e disegna appassionando sempre più persone e individuando per ogni storia la giusta tecnica, il modo espressivo che possa perfettamente aderire a ciò che deve rendere visivamente: “in “S.” ad esempio mi sono imposto di non riscrivere mai le cose. In “Questa è la stanza”, in tutte le scene dove i ragazzi suonano, non facevo mai le matite, ma disegnavo direttamente a penna, sbagliando, disegnando un braccio storto e un altro sopra per rimediare… Perché confidavo che in quella perdita di controllo del disegno si riproducesse anche l’incapacità di suonare nostra, che avevamo al tempo, lo spirito di gruppo punk (…) A volte può essere la scelta di una gamma di colori…”
Nella vasta selezione di opere esposte al Museo Luzzati si può seguire il percorso dell’artista nelle sue tappe e variazioni, decifrare nel segno originale i tormenti e le conquiste di un racconto individuale e collettivo che rispecchia i nostri tempi complicati e appassionanti.
A cura di Museo Luzzati, Nugae srl in collaborazione con Tavoleoriginali.net, Porto Antico spa, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi si Genova, Dipartimento di Scienze per l'Architettura, con il patrocinio di Comune di Genova, Regione Liguria, sponsor istituzionale Latte Tigullio, sponsor tecnici Castelli Insurance, Chiarlo, La Fefa, U Giancu, Faber Castell, si ringrazia Goethe Institut