Giulia Garbin – Tipi di Torino
Print About Me e Archivio Tipografico sono lieti di presentare Tipi di Torino, un libro d’artista realizzato in collaborazione con l’illustratrice e graphic designer Giulia Garbin.
Comunicato stampa
Print About Me e Archivio Tipografico sono lieti di presentare Tipi di Torino, un libro d'artista realizzato in collaborazione con l'illustratrice e graphic designer Giulia Garbin. Il volume sarà presentato in un mini tour che si articola in tre date: venerdì 12 dicembre alle ore 19 presso lo spazio & a Bologna, sabato 13 alle 17:30 sarà la volta della libreria Corraini 121+ a Milano e infine domenica 14 alle 17:30 presso la Galleria Van Der di Torino avrà luogo l'inaugurazione della mostra dedicata al libro, visitabile fino al 31 gennaio 2015.
Il progetto nasce come la continuazione di Street of Ink, la tesi di laurea di Giulia Garbin per il master in Comunicazione Visiva al Royal College of Art di Londra, nel quale sono raccolte, in un’edizione limitata di 30 copie, le avventure degli ex stampatori di giornali londinesi nella zona di Fleet Street.
Per Tipi di Torino Print About Me e Archivio Tipografico hanno portato Giulia alla scoperta di storie legate alla scena tipografica torinese, passata e presente: è così nato un volume di 26 pagine, stampato interamente con procedimento tipografico, tirato in 300 copie numerate e realizzato con illustrazioni incise in linocut e testi composti con caratteri mobili. Sono narrate e illustrate le vicende di cinque personaggi, che raccontano il fasto, il declino e la rinascita della stampa tipografica a Torino: una collezione di storie e leggende locali. Il tutto non corre sui binari della nostalgia, ma anzi recupera tradizioni e tecniche antiche - ma non passate - alla riscoperta dell’arte tipografica e della cultura del libro d’artista.
Sono raccontate le storie di Enrico Tallone e della casa editrice fondata dal padre Alberto in Francia nel 1938 e trasferita nel 1960 ad Alpignano; di Felice Vadda, docente ed ex alunno dell'Istituto Tecnico Salesiano Valdocco; di Giuseppe Brachino e Sergio Saviolo, incisori di caratteri della Fonderia Nebiolo; del signor Carlino, tipografo e segreto stampatore di falsi diplomi nobiliari; e di Graziella Marchisio, proprietaria dell’omonima tipografia che per tre generazioni e fino al 2003 ha avuto sede di fianco al Museo Egizio.
Più in generale Tipi di Torino racconta la storia della tipografia e rende omaggio a Johann Gensfleisch zur Laden zum Gutenberg, il padre della stampa a caratteri mobili che nel '500 permise la diffusione e circolazione dei libri stampati, strumento fondamentale per lo sviluppo culturale. Un sondaggio del 1999 condotto dalla BBC ha eletto l’invenzione di Gutenberg come la più importante del millennio, per “avere democraticizzato il pensiero, rendendolo disponibile a un numero sempre maggiore di persone”.
Print About Me e Archivio Tipografico seguono lo stesso principio: rendere disponibili e diffondere l'arte e le tecniche di stampa tradizionale disponibili a un numero sempre maggiore di persone. Lo fanno attraverso workshop di vario livello e collaborando con artisti, grafici e illustratori con cui realizzano progetti ad hoc ed edizioni in tiratura limitata.
Print About Me è un collettivo in difesa della stampa d’arte contemporanea e indipendente composto da Beatrice Zanelli, Paolo Berra, Moisi Guga, Mattia Macchieraldo e Stefano Riba. Inizia l'attività nel 2011 con un bando internazionale di grafica e nel 2012 diventa progetto editoriale con Print About Me Micro-Press. Nel maggio dello stesso anno inaugura Ménage à trois, residenza d’artista i cui protagonisti sono uno stampatore, un artista e un video-maker.
In tre anni di vita Print About Me ha portato in giro oltre duemila stampe, ha progettato, prodotto e stampato a mano 12 libri d'artista per una tiratura complessiva di 1942 copie ed è stato ospitato in 19 città dove ha preso parte a mostre, fiere d'arte e festival di editoria. Tra le ultime mostre a cui il progetto ha partevcipato: Ilustrarte presso il Museu da Eletricidade di Lisbona, Visual Handjobs and Bookbuilder presso il Museo Internazionale di Arti Applicate di Torino, Unfold presso il London Print Studio di Londra e Detour presso la Open Source Gallery di New York. Tra le fiere d'arte contemporanea e di autoproduzione a cui regolarmente partecipa: Set Up, Bologna; The Others, Torino; Monstre, Ginevra; I never read, Basilea; Micro, Milano e Torino; Crack, Roma; Farenheit 39, Ravenna; Fruit, Bologna, Kaleid, Londra.
www.printaboutme.it
Archivio Tipografico è uno spazio per lo studio, la conservazione e l’esercizio della tipografia, composto da Emanuele Mensa, Nello Russo, Anna Follo, Davide Tomatis, Gabriele Fumero e Davide Eucalipto.
Nasce nel 2003 dopo un’accurata raccolta di materiale tipografico proveniente da diverse tipografie ed ad oggi conta circa 2.000 polizze di caratteri mobili tra piombo legno e resina, 8 presse tra platine e piano-cilindriche perfettamente funzionanti e vari tirabozze e strumenti tipografici di ogni sorta e genere.
Un luogo dove il tempo è sospeso e i cui obiettivi sono principalmente due: preservare la tradizione, la qualità, le tecniche e i mestieri delle arti della stampa tipografica e della composizione a caratteri mobili; ed essere il principale esponente italiano del “Letterpress Revival”, tendenza che nell’ultimo decennio ha avuto un deciso impulso soprattutto in ambito anglosassone.
Non si tratta quindi di un museo, ma di una stamperia a tutti gli effetti nella quale si continuano ad acquisire, dopo attenta selezione, macchine tipografiche e polizze di caratteri mobili. Uno spazio di lavoro collaborativo, dove si incontrano vecchi e giovani stampatori, compositori, artisti e designer e si realizzano workshop, progetti grafici e di stampa tipografica artistici e commerciali.
www.archiviotipografico.it
Giulia Garbin (Trieste 1987) è un’illustratrice e grafica che, dopo essersi laureata in Comunicazione Visiva alla Royal College of Art, continua a vivere e a lavorare a Londra, più precisamente nel quartiere di Camberwell. Attualmente collabora con lo Studio PSK e con la rivista Le Petit Néant.
I suoi lavori sono stati pubblicati da Creative Review, Grafik, It’s Nice That, YCN e Forage Press.
Ha recentemente esposto a Lisbona ad Arquivo 237, a Londra al V&A Museum, al Korean Cultural Centre e al FACT di Liverpool.
www.giuliagarbin.com
INFORMAZIONI TECNICHE SUL VOLUME
Titolo: Tipi di Torino
Un progetto di: Print About Me e Archivio Tipografico
Autore: Giulia Garbin
Composizione e stampa: Emanuele Mensa, Nello Russo, Davide Eucalipto, Anna Follo
Pagine: 22 + copertina
Formato: 17x23 cm
Legatura: brossura incollata, french folding per il blocco libro e copertina con alette
Tutti i testi sono stati composti a mano con caratteri mobili in piombo delle Fonderie Nebiolo di Torino.
Sono stati usati i seguenti font in diversi corpi e variazioni seriali: Semplicità, Nova Augustea, Bodoni, Recta, Garaldus, Juliet e Inkunabula.
Il volume è stato stampato a 2 colori presso il laboratorio di Archivio Tipografico su carta Fedrigoni Materica (120g bianco gesso per le pagine interne e 250g terra rossa per la copertina) mediante macchina piano-cilindrica Heidelberg OHZ del 1952 - ribattezzata “la Ferrari” dal nonno Marchisio, il suo primo proprietario.
La stilizzazione della Mole Antonelliana sulla quarta di copertina è composta esclusivamente con filetti, fregi componibili e ornamenti in piombo di provenienza varia.
Le illustrazioni sono state incise a mano dall’autrice secondo la tecnica della linoleografia (o linocut).
Una tecnica introdotta dagli espressionisti tedeschi agli inizi del '900 poi usata dai costruttivisti russi tra cui Vasilij Kandinskij e Aleksandr Rodčenko e usata in seguito anche da Henri Matisse e Pablo Picasso.
La tecnica consiste nella realizzazione di una matrice rilievografica ricavata mediante incisione tramite delle sgorbie (particolari tipi di scalpelli). Il termine "linoleografia" deriva dal nome del supporto (linoleum) e dal greco "grapho" (scrivere). La matrice può venire utilizzata per stampare diverse copie del soggetto inciso, fino a che non sia usurata ed è quindi una tecnica di stampa a bassa tiratura.