Giulia Marchi – Bildungsroman
Bildungsroman, la seconda personale di Giulia Marchiin galleria, inedita ricerca fotografica che indaga il concetto di formazione attingendo dal percorso formativo intellettuale dell’artista che spazia dalla letteratura, alla pittura e alla cinematografia.
Comunicato stampa
LABS Contemporary Art è lieta di presentare Bildungsroman, la seconda personale di Giulia Marchi in galleria, inedita ricerca fotografica che indaga il concetto di formazione attingendo dal percorso formativo intellettuale dell’artista che spazia dalla letteratura, alla pittura e alla cinematografia: in rigoroso ordine alfabetico, Antonello da Messina, Annunciata di Palermo (1475); Aby Warburg, Bilderatlas Mnemosyne (1929); Derek Jarman, Wittgenstein (1993); El Greco, Bartolomeo Apostolo(1614); Gilles Deleuze, L’immagine-tempo ( 1985); Henry David Thoreau, Walden ovvero Vita nei boschi(1854); James Joyce, Ritratto dell’artista da giovane (1916); Jean-Luc Nancy, Tre saggi sull’immagine(2002); Johann Wolfgang von Goethe, La vocazione teatrale di Wilhelm Meister (1785); Joris-Karl Huysmans, Controcorrente ( 1884); Lalla Romano, Una giovinezza inventata (1979); Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie (1865); Masolino da Panicale, Battesimo di Cristo (1435); Peter Jackson, Amabili Resti (2009); Pier Paolo Pasolini, Ragazzi di vita (1954); Pier Vittorio Tondelli, Altri libertini(1980); Pontormo, Visitazione (1530); Rainer Maria Rilke, I quaderni di Malte Laurids Brigge (1910); Thomas Mann, La montagna incantata (1924); Virginia Woolf, Orlando (1928); Voltaire, Candido, o l’ottimismo (1760). Tutti Bildungsromane*.
La mostra aprirà al pubblico sabato 13 gennaio 2024 ed è accompagnata da un testo di Fabiola Triolo.
Giulia Marchi (Rimini, 1976) ha studiato lettere classiche all’Università di Bologna e attualmente insegna Fotografia alla LABA Libera Accademia di Belle arti di Rimini, oltre a collaborare frequentemente con università e spazi museali come visiting lecturer. Ricerca letteraria e approccio concettuale alla produzione artistica sono caratteristiche fondamentali della pratica di Marchi. La sua formazione di forte impronta letteraria l’ha portata ad un’espressività spesso connotata di narrazione, anche quando la forma scelta (spesso la fotografia, ma non solo) non rende la lettura così immediata, ma rimanda a combinazioni successive, come codici che prima ancora di essere decifrati si lasciano interpretare da una sorta di fascinazione, sia per il sapiente uso dei materiali che per la comunicatività dell’immagine, spesso ingannevole alla prima osservazione, ma ugualmente attribuibile alla poetica dell’artista.
Tra le mostre personali, si segnalano: Corrispondenza dal sig F., MONOGAO21 Gallery, Ravenna (2023); Una pietra sopra, testo critico di Andrea Cortellessa, Matèria, Roma (2021); La natura dello Spazio logico, a cura di Angela Madesani, LABS Contemporary Art, Bologna (2020); Rokovoko, Matèria, Roma (2015). Tra le mostre collettive: Un tempo lungo, Galleria Ramo, Como (2022); Ridisegnare lo spazio, a cura di Angela Madesani, LABS Contemporary Art, Bologna (2022); Tutto procede con un tempo fortissimo, a cura di Angela Madesani, Biblioteca Jorge Luis Borges, Bologna (2021); Resistance & Sensibility, Collezione Donata Pizzi, Fotografie Forum Frankfurt, Francoforte sul Meno (2020); Grass is greener, Matèria, Roma (2019); Dialogue #1, Matèria, Manifesta12, Palermo (2018). Sue opere sono conservate nella collezione del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, del MAXXI di Roma, del CAMUSAC di Cassino, della Collezione Maramotti di Reggio Emilia, della miramART Collection di Santa Margherita Ligure e in importanti collezioni private nazionali ed internazionali.
* Bildungsroman è il termine tedesco per indicare il romanzo di formazione.