Giulia Napoleone
Prima mostra a Roma dedicata all’artista italiana Giulia Napoleone, in seguito alla grande retrospettiva Giulia Napoleone. Realtà in equilibrio che si è svolta nel 2018 presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAM).
Comunicato stampa
“L’azzurro è denso di storia […], è il colore dell’intelligenza, del pensiero, della poesia francese”
Giulia Napoleone
Richard Saltoun Gallery è lieta di presentare la prima mostra a Roma dedicata all'artista italiana Giulia Napoleone, in seguito alla grande retrospettiva Giulia Napoleone. Realtà in equilibrio che si è svolta nel 2018 presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea (GNAM).
Il focus comprende sia opere su carta che dipinti, dagli anni Sessanta ai più recenti, caratterizzati dall'ampio uso del colore blu, fil rouge della mostra. Per l'artista, l’uso di tale colore non è semplicemente legato a elementi naturalistici come il mare o il cielo, ma costituisce, con le sue innumerevoli sfumature, l'astrazione di molteplici pensieri.
Il lavoro di Giulia Napoleone è strettamente legato al suo vissuto, alle cose da lei amate e percepite. L’intento del suo processo artistico è quello di restituire l’immediatezza della percezione, la quale non viene intesa unicamente come atto sensoriale, bensì comporta l’interpretazione che consolida il rapporto che noi stessi instauriamo con l’esterno. L’ oeuvre di Napoleone è stata coinvolta nel fenomeno della percezione sin dagli anni 60, seconda decade della sua carriera artistica, reduce dallo studio condotto, al riguardo, dall’artista futurista Giacomo Balla.
La sua pratica comprende tecniche e medium differenti, che spaziano da incisioni a tempere, da acquarelli a disegni, ed è sempre stata guidata dall'interesse di creare un'esperienza estetica elevata, attraverso un approccio sobrio e metodico. Il suo studio varia dall'esplorazione della composizione con opere monocromatiche degli anni '50 e '60, all'uso del colore, emerso a metà degli anni '70; in particolare il colore blu, che descrive come "versatile" per tutte le sue diverse tonalità. Nonostante sia caratterizzato da una grande varietà, il suo corpus di opere è accomunato da una natura mutevole, in continua metamorfosi, in grado di svelare significati sempre nuovi che variano in base alla connessione creata fra l’opera e i suoi “lettori”.
Nata a Pescara nel 1934, romana d'adozione e ora con casa studio nelle terre etrusche del Viterbese, Giulia Napoleone si distingue per le sue opere astratte su carta sulle quali interviene con inchiostro, acquerello o matita. Creando i suoi paesaggi interiori o, come li chiama lei, "paesaggi di punti", si riferisce al suo lavoro come a "un viaggio che può fermarsi a volte, ma non ha destinazioni né punti di arrivo.È un cammino verso". La sua carriera artistica inizia a Roma, dove si trasferisce nel 1957 per studiare all'Accademia di Belle Arti. In quegli anni sviluppa importanti amicizie con artisti e scrittori, tra cui Giorgio Morandi, Marino Mazzacurati, Carlo Levi e Alberto Moravia. Morandi, in particolare, le consiglia di concentrare la sua pratica sulla realizzazione di opere su carta. Lavorando per la maggior parte della sua vita in isolamento, è rimasta fedele a questo mezzo, perfezionandolo nel corso di mezzo secolo e sviluppando uno stile inconfondibile. Analogamente al lavoro di Agnes Martin, Napoleone si è allontanata sia dal vocabolario gestuale dell'Espressionismo astratto sia dalle ripetizioni sistematiche del Minimalismo. Le sue opere su carta, intime e infinitamente sottili, richiedono un attento esame dei loro sfumati effetti percettivi.
Il lavoro di Napoleone è stato esposto in importanti gallerie e istituzioni, tra cui la Galleria Numero, Firenze, nel 1963; la Galleria dell'Obelisco, Roma, nel 1973; la Quadriennale Nazionale d'Arte, Roma, nel 1986 e nel 1999; Musée des Beaux-Arts de la Ville, Le Locle, Svizzera, nel 1990; Palazzo Martinengo, Brescia, nel 1995; Museo di Villa dei Cedri, Bellinzona, Svizzera, 2001; Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, Firenze, 2011. Nel 2018 Napoleone ha avuto una grande retrospettiva alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.