Giulia Piscitelli – Sim Sala Bim
Scegliendo questa nota formula magica come titolo, l’artista sdrammatizza il diretto riferimento alla difficile situazione sociale in cui viviamo, immaginando che improvvisamente tutto cambi come in un incantesimo. In mostra video, sculture e installazioni.
Comunicato stampa
La Galleria Fonti è lieta di presentare Sim Sala Bim la terza mostra personale in galleria di Giulia Piscitelli.
Entrando in galleria il visitatore è investito dall’incessante rumore di una bandiera agitata con forza dal vento. Si tratta dell’audio del video BRICST proiettato nella prima stanza della galleria in cui una bandiera rossa, di quelle utilizzate sulle spiagge per indicare mare grosso o pericolo, sventola su di uno sfondo nero.
La bandiera diventa simbolo di una situazione generale di pericolo ricordandoci che nulla sarà più come prima per l’affermarsi, negli ultimi decenni, di inedite relazioni internazionali, di nuovi assetti territoriali, di una nuova geografia economica in cui i BRICST (acronimo utilizzato per riferirsi ai paesi che condividono una situazione economica in via di sviluppo: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Turchia) riescono ad incarnare e sviluppare le potenzialità della globalizzazione a scapito dei cosiddetti paesi già sviluppati.
Si determina così una crisi che, prima ancora di essere economica, è dei valori ma è anche di appartenenza, parola anacronistica poichè la partecipazione alla comunità è residuo di un passato lontano in cui i rapporti erano stabili e definiti. E’ a tutto ciò che si riferisce ART. 12, (chiaro è il riferimento all’articolo 12 della Costituzione) opera composta da una bandiera italiana da cui pende, scucita, la banda colorata di rosso a dimostrazione che qualcosa di questo storico simbolo di appartenenza è andato perduto.
Si vive in un campo minato, dove ciò che appare attraente diventa pericolo mortale, come è raccontato dall’artista con Campo Paradiso, una serie di mine antiuomo realizzate a foglia d’argento su masonite quasi fossero giocattoli o addirittura torte.
In una situazione così drammaticamente delineata, quindi, l’unica cosa in cui poter sperare è una magia: Sim Sala Bim.
Scegliendo questa nota formula magica come titolo per la mostra, Giulia Piscitelli sdrammatizza il diretto riferimento alla difficile situazione sociale in cui viviamo, immaginando che improvvisamente tutto venga trasformato e migliorato come per incantesimo.
L’incantesimo si concretizza nella scultura, che ha lo stesso titolo della mostra, realizzata utilizzando una tecnica tradizional-popolare con cui l’artista ha irrigidito una vecchia coperta di lana tessuta a mano impregnandola con acqua e zucchero e facendola così ergere su se stessa nella forma di un parallelepipedo.
L’artista, dunque, non si è servita di un trucco per ottenere questo effetto “magico”, ma del proprio impegno nel tempo e di una tecnica manipolatoria complessa, proprio come se fosse un prestidigitatore.
Questa azione performativa, durata alcuni mesi, sottolinea il ruolo del fare e dell’agire come unica possibilità per attuare un qualsiasi cambiamento, come avvenuto nell’opera Guerra/e Pace quando l’artista, con un unico gesto, taglia un’edizione di Guerra e Pace di Lev Tolstoj e si accorge che, tuttavia, la pace può essere di gran lunga più “grande” della guerra.
Giulia Piscitelli è nata a Napoli nel 1965, vive e lavora a Napoli.
Mostre Personali Selezionate: 2012: Kayne Griffin Corcoran, Santa Monica CA; 2011: Contested Zones, CUBITT Gallery, London; Rischi minori, Fondazione Giuliani, Rome; 2010: Beige, Fondazione Morra Greco, Naples; 2009: Protocollo, Galleria Fonti, Naples; 2008: Ballhaus, RISO Museo d’Arte Contemporanea, P alermo; 2006: Selected video works 1989-2002, Galleria Fonti, Naples. Mostre Collettive Selezionate: 2012: Sõida tasa üle silla ( Ride gently over the bridge), Galerii Noorus, Tartu, Estonia; Radici, Fondazione Malvina Menegaz, Castelbasso; 2011: 54th International Art Exhibition of the Venice Biennale; Italian Video Today: Social and Individual Identity, Crane Arts LLC, Philadelphia; 2010: Trailer park, Teatro Margherita, Bari, Italy; Strange Comfort (Afforded by the profession), Kunsthalle, Basel; Linguaggi e sperimentazioni, Museo MART di Trento e Rovereto, Italy; 2009: Barock, Museo MADRE, Naples; Historias, cuentos y amnesias, La Casa Encendida, Madrid; The Italian Sight, TEA , Tenerife; Eppur si muove ( And yet it moves), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d’Alba (CN)/P alazzo Ducale, Genova; Emergency Room, P AN P alazzo delle Arti, Naples; 2008: Fate presto, Complesso Monumentale di Santa Sofia, Salerno; Italy; Italie Italien Italy Wlochy , ARCOS , Benevento; When things cast no shadow-5th Berlin Biennial for Contemporary Art,,Berlin; dai tempo al tempo, Fondazione Sandretto , Guarene; Camera con vista,, P AN, Naples, Villa Italia Belgrade, Centro Culturale Studentesco, Zagreb; W ere, there, severe,( Thin line), Galleria De March, Milan; 50 Lune di Saturno, T2 Torino triennale, Turin ; 2007: Vesuvius,Moderna Museet Stockholm; 2004: Incursione Vesuviana,50esima Biennale di Venezia in Campania, Mostra D’Oltremare, Naples.