Giuliano Giuman – Last time
Giuliano Giuman, Last time. Una mostra che celebra i suoi 50 anni di attività con oltre 40 opere in esposizione a Perugia.
Comunicato stampa
Un'ultima volta “creativa” che documenta una fase che per intensità, pienezza e tensione rivela l’ispirazione ultimativa e potente della piena maturità dell'artista umbro, confrontandosi, in modo inusuale e imprevedibile, con temi archetipici dell’umanità di tutti i tempi. Lontana da intenzioni celebrative, Last time non sarà un’antologica ma una finestra aperta sulla produzione attuale dell’artista, punteggiata da pochi e mirati rimandi alla sua storia, che si è intrecciata con le vicende più rilevanti dell’arte contemporanea internazionale, dal concettuale al ritorno alla pittura fino alla peculiare cifra musicale. Antesignano della ricerca con il vetro, che lo caratterizza nel panorama internazionale da alcuni decenni, Giuman vi fa confluire i presupposti concettuali del suo lavoro, uniti a una perizia tecnica straordinaria. Tesa a costruire un’ipotesi di lettura coerente della nuova stagione creativa, sempre più libera nella inedita freschezza dei lavori in vetro di matrice postconcettuale, l'esposizione è costituita da opere recenti e quasi tutte appositamente realizzate.
Promossa d’intesa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo MIBACT, dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, dal Comune di Perugia, dall’Università per Stranieri di Perugia e dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, l'esposizione è curata da Fabio De Chirico, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria e da Bianca Pedace, e si terrà fino al 12 aprile 2015. La mostra si articolerà in più sedi, di elevato valore simbolico, nel centro storico della città di Perugia: dagli spazi della Galleria Nazionale dell’Umbria e del Comune a Palazzo dei Priori, che ospiteranno il percorso principale, a quelli dell’Università per Stranieri, al Museo dell’Accademia.
GIULIANO GIUMAN. LAST TIME - L'EVENTO
Last time documenta una fase che per intensità e pienezza, per la sua tensione, rivela l’ispirazione ultimativa e potente della piena maturità, confrontandosi, in modo inusuale e imprevedibile, con temi archetipici dell’umanità di tutti i tempi. Il mito, il sacro, gli elementi, la storia dell’arte, la polis, l’identità: Polifemo ferito nella grotta dei Ciclopi, Narciso riflesso e innamorato di se stesso, Medusa, Apollo alludono a un alfabeto antico dell’immaginario occidentale, così come le opere dedicate alla grande metafora del viaggio. Il sacro e la sfera religiosa, riassunti nella meditazione sottilmente formale e iconografica dell’installazione intitolata Ultima Cena, si accompagnano a una riflessione sulla storia dell’arte, in bilico sulla soglia del museo. Il percorso è visivamente dominato da un’opera misteriosa di dimensioni ambientali, site specific, che modifica la luce della gigantesca sala Podiani. Tornare a cristallizzare ciò che è essenziale, rastremando i dati, è l’intento emblematicamente riassunto nella serie degli elementi, proposizione filosofica che bilancia la scoperta, definitiva, di una dimensione evolutiva e impermanente dell’identità, sentita invece come mobile, progressiva e soprattutto dialettica. La mostra si conclude con una dichiarata adesione concettuale, che ritorna alle origini dell’itinerario dell’artista: l’affermazione relazionale dell’autoritratto “Io sono le persone che ho incontrato” chiude il cerchio aperto dall’azione partecipativa e relazionale della mostra di Giuman a Palazzo dei Priori nel lontano 1976.
GIULIANO GIUMAN - L'ARTISTA
Giuliano Giuman è nato in Italia, a Perugia, nel 1944. Dopo studi musicali, inizia a dipingere nel 1964. Suo maestro è stato Gerardo Dottori. Dal 1972 lavora per 10 anni sul tema dell’ombra. Oltre alla pittura, per la sua ricerca, utilizza altre espressioni artistiche quali: la fotografia, la musica, l’installazione e la performance. Nel 1982 inizia a lavorare sul rapporto tra pittura e musica. Dal 1985 inizia a lavorare anche su vetro che diventerà il supporto privilegiato. Dal 1993 ha realizzato numerosi manifesti e tutte le scenografie di Umbria Jazz. Dal 1999 al 2013 è docente di “Tecnica della vetrata” all’Accademia di Brera a Milano. Dal 2009 al 2012 è stato direttore dell’Accademia “Pietro Vannucci” di Perugia. Ha vinto numerosi concorsi nazionali per edifici dello stato italiano. Lavora quasi esclusivamente su commissione. Ha tenuto circa 100 mostre personali e 200 collettive in gallerie e musei in Italia ed all’estero.
www.giuman.it