Giuliano Sale – The Usual Captivity
Crag Gallery inaugura la mostra personale di Giuliano Sale.
Comunicato stampa
Crag Gallery inaugura la mostra personale di Giuliano Sale nella sede di via Giolitti 51 a Torino, dal titolo “The Usual Captivity”, nelle date dal 6 maggio al 26 giugno 2021 (inaugurazione 6-7-8-9 maggio 11/13 – 15/20).
L’artista, noto nel panorama della pittura figurativa italiana e non solo, per questa mostra ha realizzato un ciclo di lavori inediti, nati durante la pandemia che ha costretto al distanziamento nonché al ritiro sociale.
A differenza di tanti altri mestieri, professioni o vocazioni, quella dell’Arte, del suo momento creativo, della sua visione pittorica, è per Giuliano Sale la forma apoteotica di cattività; è il momento glorificato di sottrazione dall’ambiente più naturale, quello in mezzo agli altri, che per i lavori di Giuliano Sale risulta necessario.
E’ la forma di autoisolamento innata nel modo di lavorare dell’artista, un internamento necessario all’apertura del lavoro pittorico. Ne risulta un pieno di corpi ammassati ma solitari, di linee che si confondono, di oggetti iconici e di rimandi, in perfetto equilibrio tra di loro.
La cattività è nei soggetti delle opere di Giuliano Sale una condizione a lui intrinseca, possiamo dire una cattività di rito, un esilio naturale.
Le opere parlano di vite in modo irriverente, crudo, ironico, intervallate da momenti di delicatezza e quotidianità. Le scene ed i ritratti nascono da uno spirito di osservazione profondo e da esperienze interiorizzate dall’artista; si esplicano, immagine per immagine, accostando e sovrapponendo raffigurazioni a segni evocativi e contestualizzanti, mediante scelte pittoriche fortemente figurative intervallate da dettagli pittorici più gestuali ed istintivi.
Le rappresentazioni e gli sguardi ci obbligano ad entrare nel rituale dell’artista, un misto di simbolismo e realtà, in una narrazione apparentemente caotica, ma di fatto assolutamente meticolosa. Ogni elemento ha il suo spazio, ogni scelta pittorica ha una sua logica, precisa e ferma.
L’artista ben conosce l’interiorità dei suoi soggetti, dal punk che voleva assomigliare a Bowie a coloro che si trovano ad essere protagonisti di una deposizione, tra i partecipanti più o meno coinvolti di una festa, ai tre anarchici che forse non lo sono così tanto.
Oltre al ritratto, un altro elemento ricorrente è la nudità raffigurata in chiave realistica, talvolta erotica, che lascia trasparire la forte empatia che l’artista ha verso la realtà e l’essere umano: non c’è giudizio morale o estetico, non ci sono confini tra giusto e sbagliato, ma prese di coscienza di diverse realtà che ci vengono restituite secondo la sua visione.
La pittura di Giuliano Sale è generosa, basta abbandonarsi ad essa.
La mostra si inserisce nel programma che caratterizza la ricerca della galleria impegnata a scoprire e presentare artisti emergenti e parallelamente volta a valorizzare la pittura contemporanea di protagonisti già conosciuti come Giuliano Sale.