Giuliano Vangi – L’enigma della bellezza

Informazioni Evento

Luogo
GIPSOTECA E MUSEO ANTONIO CANOVA
Via Antonio Canova 74 , Possagno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Tutti i giorni, escluso il lunedì. Orario 9.30 - 18.00.

Vernissage
11/05/2014

ore 11

Contatti
Email: infobiennale@itacagallery.com
Sito web: http://www.biennaleasolo.org
Editori
GIORGIO MONDADORI
Artisti
Giuliano Vangi
Curatori
Giovanni Faccenda, Mario Guderzo
Generi
arte contemporanea, personale

Nell’ambito della terza edizione del Premio Internazionale Biennale d’Arte di Asolo, la mostra di sculture e disegni dell’artista toscano alla Gipsoteca di Possagno.

Comunicato stampa

È dedicata allo scultore toscano Giuliano Vangi la mostra “L’enigma della bellezza” in programma al Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno dall’11 maggio al 15 giugno 2014. Organizzata da Itaca Investimenti d’Arte, in collaborazione con la Fondazione Canova, l’esposizione, a cura di Giovanni Faccenda e Mario Guderzo, si inserisce nell’ambito delle terza edizione del Premio Internazionale Biennale d’Arte di Asolo.
Le opere di Giuliano Vangi (Barberino del Mugello, 1931), scultore figurativo di fama internazionale, al quale nel 2002 è stato dedicato un museo in Giappone a Mishima, dialogheranno idealmente con le opere di Antonio Canova conservate alla Gipsoteca di Possagno, in un confronto vivo e affascinante fra passato e presente.
Scrive uno dei curatori Giovanni Faccenda: «L’opera plastica di Vangi insiste, da sempre, in quei territori misteriosi della materia dove risiede l’enigma della bellezza. Giusto il talento manuale, le fertili risorse immaginifiche, nonché l’infinita sapienza artigianale di un autore che pare già stabile in quell’ideale simposio in cui concorrono i nostri grandi scultori antichi (da Arnolfo di Cambio a Donatello, da Ghiberti a Cellini) possono dischiudere il sipario di simili, vertiginosi orizzonti, al solito sospesi tra etica ed estetica, veduta e visione, realtà e sogno.
Tali apici dell’arte di ogni tempo accolgono oggi Vangi come uno degli ultimi virtuosi in grado di raggiungere altezze e profondità ugualmente remote, spiriti rimasti sconosciuti nel vasto susseguirsi dei secoli, entità – le penseresti, infine, così – nelle quali è facile percepire l’afflato purissimo della verità e il senso ultimo di un enigma che Vangi, magister optimus, ha saputo segretamente svelare.»
La mostra, composta da sculture e disegni, come sempre nell’opera di Vangi, mette al centro la figura umana ritratta con forti connotazioni esistenziali ed espressionistiche, spesso ponendo il tema della lotta dell’uomo contemporaneo contro le avversità.