Giulietta Cavallotti – Andata e ritorno
Un’ anima che si riflette sul finestrino e nel riflettersi serba intera il proprio mistero indecifrabile. Ma a sua volta il riflettersi di sé stessi vale, in queste tele miti il riflettersi del mondo che scorre privo di stazioni ove sostare. Fra l’io e l’altro da sé si realizza in tal modo una simbiosi che è cifra e Leitimotiv di queste opere. H.G.
Comunicato stampa
Dal 1 al 6 Novembre presso la Galleria Del Moro “Andata e ritorno” Breve viaggio attraverso la mostra personale di Giulietta Cavallotti
Non si può non provare una sensazione di malinconia nell'osservare questi quadri di Giulietta Cavallotti che proseguono una ricerca sul tema iniziata nel 2008 e sancita dalla mostra romana "Soavità e pessimismo".
Vi si agita dentro un duplice contenuto di abbandono spirituale e di blando conforto. Il moto del treno che arriva o parte e il riparo di un vagone al cui interno un'anima osserva il mondo scorrere fuori.
Un' anima che si riflette sul finestrino e nel riflettersi serba intera il proprio mistero indecifrabile. Ma a sua volta il riflettersi di sé stessi vale, in queste tele miti il riflettersi del mondo che scorre privo di stazioni ove sostare.
Fra l'io e l'altro da sé si realizza in tal modo una simbiosi che è cifra e Leitimotiv di queste opere.
H.G.
Giulietta Cavallotti nasce a Roma. Laureata in Lettere moderne si avvicina alla pittura ad olio da autodidatta. Nel 2002 approfondisce gli studi pittorici frequentando un corso specialistico per affinare talune tecniche espressive: dal disegno con la sanguigna al carboncino, all’acquarello, dai pastelli acquerellati all’acrilico, fino a ritornare all'approfondimento della tecnica ad olio. Da tali esperienze nasce l’esigenza di provare nuove tecniche a lei congeniali, come ad esempio quei procedimenti materici che contemplano l’utilizzo di stucco, materiali alimentari e sabbiature. Dal 2005 frequenta la RUFA ( Libera Accademia di Belle Arti a Roma) dove esamina a fondo il disegno del nudo, la tecnica ad olio e altre tecniche miste, con la guida inizialmente di Tullio de Franco e poi di Fabrizio Dell’Arno. Dal 2008 pratica la scultura con la guida di Davide Dormino. Ha partecipato a diverse mostre collettive di pittura e scultura a Roma e nel Lazio, tra le personali ha partecipato a Via dei Coronari presso la Galleria Amedeo Del Vecchio, e presso la Torretta Valadier di Ponte Milvio a Roma con la mostra “Il viaggio”. Ha partecipato a diversi premi tra cui “Premio Terna” , “Premio Celeste” , “Celeste Prize” e ha vinto il premio "Astarte" di Santa Severa nel 2009; è stata selezionata tra i vincitori al premio pittura Saturarte di Genova nel 2011. Nel 2010 ha frequentato il corso di fotografia digitale sotto la guida del fotografo Silvio Mencarelli. Vive e lavora a Roma