Giulio Crisanti
Personale di pittura. ‘L’informale, l’antinaturalistico, il non figurativo del suo linguaggio non sono mai puramente astratti, ne’ comportano assenza d’intenzionalita’ lirica o la genericita’ di un gratuito agire estetico’.
Comunicato stampa
Si potrebbe dire che nel lavoro di Crisanti l’emozione delle forme procede, quadro per quadro, stagione per stagione, dalle opere giovanili fino all’attuale attivissima maturità, verso una sintesi plastica progressiva, sempre più filtrata, rastremata, distillata dalla sua sensibilità interiore, dall’accumulo di memorie, sentimenti, riflessioni che il tempo costruisce attorno alla coscienza e al pensiero.
Fondamentale nell’economia interiore della sua espressività è la tensione morale che da sempre la sostiene, una tensione che è fatta principalmente di una dichiarata solidarietà con gli uomini e con il loro destino, di condivisione avvertita e dolente dei problemi, delle alienazioni inaudite, delle contraddizioni sollevate quotidianamente contro l’umanità dalla Storia in atto.
I “soggetti” generali della sua pittura sono difatti intrecciati da sempre a questi contenuti, a queste preoccupazioni. E pertanto l’informale, l’antinaturalistico, il non figurativo del suo linguaggio non sono mai puramente astratti, né comportano assenza d’intenzionalità lirica o la genericità di un gratuito agire estetico.