Giulio Iacchetti – Cruciale
Questa mostra presenta una selezione di progetti di Giulio Iacchetti nati da una ricerca lunga cinque anni, che offrono una dimostrazione di come “il progetto possa essere non solo una soluzione a necessità funzionali o a richieste commerciali, ma possa diventare un modo per parlare della propria maniera di vedere e di stare nelle “cose” del mondo” (Beppe Finessi).
Comunicato stampa
La forma della croce è il punto di partenza di questa ricerca progettuale di Giulio Iacchetti: il suo segno (croce come simbolo del divino, come luogo d’incontro, come centro di relazioni) è osservato e analizzato di volta in volta come forma nascosta all’interno della realtà, simbolo portatore di significati religiosi e umani, risultato di una ricerca formale e concettuale.
Scomponendo oggetti e porzioni di spazio, indagando le possibilità costruttive di alcuni materiali, osservando oggetti quotidiani con occhi nuovi, Iacchetti progetta la forma della croce nella struttura alveolare di un mattone forato, operando una sottrazione del modulo-base in un foglio di francobolli, accostando opportunamente morsetti elettrici con le loro viti ad alludere ai chiodi della Crocifissione.
Questa mostra presenta una selezione di progetti di Giulio Iacchetti nati da una ricerca lunga cinque anni, che offrono una dimostrazione di come “il progetto possa essere non solo una soluzione a necessità funzionali o a richieste commerciali, ma possa diventare un modo per parlare della propria maniera di vedere e di stare nelle “cose” del mondo” (Beppe Finessi).
Il volume “Cruciale” (cm 16,5 x 21, brossura, 64 pagine, testi in italiano e inglese, 12,00 euro, progetto grafico di Leonardo Sonnoli) è pubblicato dalle Edizioni Corraini e comprende testi di Beppe Finessi, Paolo Biscottini, Marco Sammicheli e fotografie di Max Rommel.
La mostra “Cruciale 20 croci di Giulio Iacchetti” è stata precedentemente ospitata presso il Museo Diocesano di Milano. L’articolo “Croci / Giulio Iacchetti vs...” di Marco Minuz è apparso in “Inventario 02” (un progetto editoriale diretto da Beppe Finessi, promosso e sostenuto da Foscarini, edito da Corraini).
Giulio Iacchetti si occupa di industrial design dal 1992 progettando per marchi quali Alessi, Danese, Foscarini, Globo, Grom, Lavazza, Moleskine, Panasonic, Pandora Design, Sambonet e Skitsch. All’attività di progettista alterna l’insegnamento presso numerose università e scuole di design, in Italia e all’estero. Tra i caratteri distintivi del suo fare c’è la ricerca e la definizione di nuove tipologie oggettuali, come il Moscardino, posata multiuso biodegradabile per cui, nel 2001, si aggiudica, con Matteo Ragni, il Compasso d’Oro ed entrata a far parte della collezione permanente del design al MoMA di New York. Con l’ideazione e il coordinamento del progetto collettivo Eureka Coop, realizzato per Coop Italia, ha portato il design nella grande distribuzione organizzata e caratterizzato la nuova generazione del design italiano. Nel 2009 questo progetto gli è valso il Premio dei Premi per l’innovazione conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana.