Giulio Saverio Rossi – Un’immagine ci tiene prigionieri
Il progetto espositivo è concepito per rappresentare un nuovo capitolo nella riflessione sulla pittura quale dispositivo di indagine critica sullo statuto delle immagini nell’epoca attuale, distintiva della poetica di Rossi.
Comunicato stampa
Quartz Studio è lieto di presentare Un’immagine ci tiene prigionieri, la prima mostra personale a Torino dell’artista italiano Giulio Saverio Rossi (Massa, 1988), a cura di Alessandra Franetovich. Il progetto espositivo è concepito per rappresentare un nuovo capitolo nella riflessione sulla pittura quale dispositivo di indagine critica sullo statuto delle immagini nell'epoca attuale, distintiva della poetica di Rossi.
Giulio Saverio Rossi (Massa, 1988) vive e lavora a Torino. Ha studiato pittura all’Accademia di Venezia e all’Accademia Albertina di Torino. L’artista lavora sul ripensamento della pittura come controparte rispetto al dominio dell’immagine digitale. Al centro della sua ricerca c’è l’idea di “ecologia dello sguardo”: condizione sospesa fra immagine, materialità e temporalità della fruizione. Il suo lavoro è stato presentato in mostre collettive ed eventi in musei, gallerie e spazi indipendenti in Italia e all’estero. Fra le sue mostre personali: Rodopsina (Ombrelloni Art Space, Roma, 2022); De-clouding (M.A.D, Firenze, 2021); Il giardino di notte (Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno, 2021); Prima di un’immagine dopo di un quadro (CAR DRDE, Bologna, 2021); Nuova Scuola delle Nuvole e della Nebbia (Sichuan Fine Arts Institute, Chongqing, Cina, 2019); Chiasmo (Giorgio Galotti – Alley, Torino, 2019); Ogni cosa rappresa (CAR DRDE, Bologna, 2018); No Subject (Localedue, Bologna, 2017). L’artista è rappresentato da CAR DRDE, Bologna.
Alessandra Franetovich è dottore di ricerca in storia dell'arte contemporanea, critica e curatrice.
Quartz Studio ringrazia l’artista Giulio Saverio Rossi e la curatrice Alessandra Franetovich.
La mostra resterà aperta dal 4 novembre 2023 al 20 gennaio 2024, su appuntamento.
Giulio Saverio Rossi (Massa, Italy, 1988) lives and works in Turin. He studied painting at the Academy of Venice and the Albertina Academy in Turin. As an artist, his work reconsiders painting as a counterpart to the domain of the digital image. At the center of his work is the idea of the 'ecology of the gaze' a condition suspended between image, materiality, and the temporality of its use. His work has been featured in group exhibitions and events in museums, galleries, and artist spaces in Italy and abroad. Among his solo exhibitions are: Rodopsina (Ombrelloni Art Space, Rome, 2022); De-clouding (M.A.D, Florence, 2021); Il giardino di notte (Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno, 2021); Prima di un’immagine dopo di un quadro (CAR DRDE, Bologna, 2021); Nuova Scuola delle Nuvole e della Nebbia (Sichuan Fine Arts Institute, Chongqing, China, 2019); Chiasmo (Giorgio Galotti – Alley, Turin, 2019); Ogni cosa rappresa (CAR DRDE, Bologna, 2018); No Subject (Localedue, Bologna, 2017). The artist is represented by CAR DRDE, Bologna.
Alessandra Franetovich has a Ph.D. in Contemporary Art History and is a critic and curator.
Quartz Studio would like to thank the artist and the curator Alessandra Franetovich.
The exhibition will be open from November 4, 2023, to January 20, 2024, by appointment.
image credit:
oil on linen
courtesy the artist